Cronaca
ROMA Raccolta straordinaria rifiuti ingombranti

“Ammontano a circa 140 le tonnellate di rifiuti urbani e ingombranti consegnate questa mattina dai cittadini nei municipi dispari della Capitale. Il tutto nel corso del secondo appuntamento del 2019 con la campagna ‘Il tuo quartiere non è una discarica’, organizzata da Ama in collaborazione con il Tgr Lazio”. Questo il comunicato dell’Ama.
“In 26 siti (19 ecostazioni allestite per l’occasione e 7 centri di raccolta fissi) oggi è stato possibile raccogliere i normali rifiuti ingombranti (sedie, letti, divani, scaffalature, materassi, ecc), i Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche come computer, televisori, stampanti, telefonini, frigoriferi, lavatrici, condizionatori, ecc.) ed altri materiali particolari (come pile, oli esausti, contenitori con residui di vernici e solventi). Ama provvederà a differenziare secondo la categoria merceologica (legno, ferro, plastica, altri metalli) i rifiuti riciclabili raccolti e ad avviarli alle rispettive filiere di recupero. L’iniziativa ‘Il tuo quartiere non è una discarica’ tornerà domenica 17 marzo nei municipi pari.
Ama ricorda ai cittadini che sono a disposizione altri due canali, gratuiti e facilmente accessibili, per disfarsi dei rifiuti ingombranti, elettrici, elettronici e di tutti quei materiali che non devono essere assolutamente conferiti nei cassonetti stradali. Gli utenti possono infatti utilizzare i centri di raccolta aziendali, aperti tutti i giorni e dislocati in più aree della città. Oppure ricorrere al servizio di ritiro a domicilio per i materiali fino a 2 metri cubi di volume. Questo prenotabile al ‘ChiamaRoma’ 060606 o compilando il modulo on-line sul sito web aziendale. Tutte le informazioni sul corretto smaltimento dei rifiuti ingombranti sono comunque disponibili su www.amaroma.it. O ancora, contattando il numero verde 800.867.035″.
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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