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RAGGI Al via un luogo di confronto – Consulta sviluppo

RAGGI Al via un luogo di confronto – Consulta sviluppo
Cosi’ su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi:
“Un luogo di confronto aperto a tutte le forze produttive e alle parti sociali, per promuovere una nuova visione di Roma nei prossimi decenni. Questo e’ #FabbricaRoma 2030-2050, l’iniziativa lanciata insieme a Marcello De Vito presidente dell’Assemblea Capitolina e grazie alla quale nascera’ la ‘Consulta per lo Sviluppo di Roma. Roma si candida cosi’ a diventare un laboratorio di partecipazione attiva e costruttiva. Con Fabbrica Roma 2030/2050 e l’istituzione della Consulta raccoglieremo e condivideremo le migliori idee per lo sviluppo: riqualificazione urbana, semplificazione amministrativa, smart city e sviluppo del 5G, mobilita’ sostenibile, fino a turismo e commercio, green economy ed economia circolare. Questi sono i cinque settori su cui lavoreranno altrettanti laboratori tematici, con il compito di elaborare proposte e incentivare il coinvolgimento dei cittadini”.
“Potranno aderirvi enti di ricerca e università, ordini professionali, società partecipate, associazioni di categoria e di consumatori, comitati cittadini rappresentativi dei territori. I coordinatori dei laboratori tematici faranno parte anche del Comitato tecnico-scientifico composto da sindaco, presidente dell’Assemblea Capitolina, un consigliere di maggioranza e un consigliere di opposizione, il presidente dell’Agenzia per la qualità dei servizi pubblici locali. Avrà il compito di analizzare lo stato di avanzamento delle iniziative in materia di sviluppo e innovazione e organizzerà il ‘Forum annuale di Roma Capitale’: un incontro internazionale di dibattito e confronto con la partecipazione delle capitali europee e mondiali. L’obiettivo e’ diffondere la conoscenza dello stato di attuazione di piani, programmi e progetti promossi dell’Amministrazione, e una visione condivisa della città nei prossimi decenni”.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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