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STADIO ROMA Il Codacons: “Catastrofico un impianto a Tor di Valle”. E annuncia…

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STADIO ROMA Il Codacons: “Catastrofico un impianto a Tor di Valle”. E annuncia…

STADIO ROMA Il Codacons ha espresso le proprie perplessità sulla costruzione del nuovo impianto dei giallorossi. Ciò dopo la conferenza stampa di questa mattina voluta dalla Sindaca Raggi.

STADIO ROMA Il Codacons: “La relazione del Politecnico di Torino sullo Stadio della Roma non fa altro che confermare come, allo stato attuale, sia del tutto improponibile realizzare la nuova struttura a Tor di Valle, a causa dei gravi problemi di mobilità”. Il Codacons ha inoltre fatto ricorso al Tar contro la costruzione dell’impianto…

LE PAROLE DEL PRESIDENTE RIENZI

Queste le parole del presidente del Codacons Carlo Rienzi: “Fa sorridere come i tecnici interpretino in modo assolutamente personale il significato del termine ‘catastrofico’ usato dal Politecnico nella relazione preliminare sui flussi di traffico. L’unica verità è che per la città sarebbe catastrofico avere uno stadio a Tor di Valle. Un’area che non garantisce il regolare afflusso dei tifosi con rischio di paralisi totale della viabilità in occasione delle partite. Realizzare lo Stadio a Tor di Valle senza aver prima creato collegamenti efficienti con la struttura favorisce le speculazioni edilizie e danneggia la città e gli stessi tifosi. Su tale punto e sugli altri motivi di ricorso dovrà ora pronunciarsi il Tar del Lazio, dinanzi al quale pende una istanza del Codacons. Nell’attesa invitiamo il sindaco Raggi a confrontarsi con i cittadini, aprendo un tavolo di discussione sullo Stadio della Roma con i tecnici del Codacons, del Comune e della A.S. Roma“.

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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