Cronaca
ROMA Strade chiuse e bus deviati per la maratona

Strade chiuse e bus deviati per la maratona. Questo il percorso della Maratona di Roma: partenza e arrivo sui via dei Fori Imperiali.
Dalle 7.30 chiuse progressivamente piazza Venezia, via del Teatro Marcello, via Petroselli, piazza Bocca della Verità, via dei Cerchi, piazza Porta Capena, viale Aventino, piazza Albania, viale Marco Polo, via Colombo, viale Marconi, viale Ferdinando Baldelli, via Ostiense, via Marmorata, piazza dell’Emporio, lungotevere Aventino, lungotevere dei Pierleoni, lungotevere de’Cenci, lungotevere dei Vallati, lungotevere dei Tebaldi, lungotevere dei Sangallo, lungotevere dei Fiorentini, piazza Paoli, lungotevere Tor di Nona, lungotevere Marzio, ponte Cavour, piazza Cavour, via Crescenzio, piazza Adriana, piazza Risorgimento.
E ancora, viale Giulio Cesare, viale delle Milizie, via della Giuliana, piazzale Clodio, viale Mazzini, piazza Mazzini, lungotevere Oberdan, lungotevere della Vittoria, ponte Duca D’Aosta, lungotevere Flaminio, viale della XVII Olimpiade, viale Tiziano, piazza Apollodoro, piazza delle Belle Arti, lungotevere delle Navi, passeggiata di Ripetta, piazza Augusto Imperatore, via del Corso, piazza di Spagna, via Due Macelli, via del Tritone, largo Chigi, via Tomacelli, via di Monte Brianzo, via Zanardelli, corso Rinascimento, corso Vittorio Emanuele, largo Argentina, via del Plebiscito, piazza Venezia.
La riapertura delle strade è prevista intorno alle 17. Da inizio servizio chiusa la fermata Colosseo della metro B. Deviate le linee bus lungo il percorso. I particolari sul sito di Atac. Per garantire sicurezza e servizi adeguati in campo anche la Protezione Civile di Roma Capitale. 180 unità tra coordinatori e volontari nei presidi del Circo Massimo, delle Terme di Caracalla, di Piazza Venezia, dei Fori Imperiali e del Colosseo. Impegnata anche Ama che mette a disposizione circa 170 operatori, oltre 60 mezzi tra furgoncini, spazzatrici, lava-strade, cassoni scarrabili, autobotti e compattatori, assistiti da un’officina mobile.
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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