29 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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ROMA Picchiata per anni: in casa mura sporche di sangue

ROMA «Caduta accidentale in cucina», «caduta da ciclomotore», «morsi di cane»: queste le scuse con cui Monica (nome di fantasia), picchiata per anni, nasconde le botte ricevute ai medici del pronto soccorso. La verità era che il compagno la picchiava quasi ogni giorno da ben 13 anni.

Una volta per farle più male l’uomo aveva usato addirittura le ante di un armadio distrutto in uno scatto d’ira. Grazie al protocollo EVA, unito all’esperienza degli investigatori della Polizia di Stato, la donna ha trovato il coraggio di denunciare il compagno. L’ultima volta che era stata picchiata era finita in ospedale. E, proprio grazie al protocollo EVA (Esame violenze agite), che segnala i vari referti e interventi ‘sospetti’ gli agenti del commissariato Colombo erano stati messi in allarme. Anche allora la donna, con varie ecchimosi e ulna e radio fratturati, aveva cercato di proteggere il compagno con dichiarazioni fuorvianti.

I poliziotti dopo alcuni giorni hanno rintracciato la vittima nella propria abitazione e li l’agghiacciante scoperta. In casa mobili distrutti e pareti sporche di sangue. Solo alcune ore dopo la donna ha trovato il coraggio di raccontare i 13 anni di violenze subite. Formalizzando la denuncia ha fornito alcune foto che si era scattata dopo le violenze. L’uomo oltre a colpire la compagna con inaudita violenza la minacciava di sfregiarla con l’acido. Il GIP del Tribunale di Roma ha accolto la richiesta degli inquirenti ed emesso una misura cautelare in carcere a carico dell’uomo. Sono stati gli stessi agenti del commissariato Colombo ad eseguire il provvedimento e ad accompagnarlo in carcere.

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