Cronaca
Rapinarono un portavalori – arrestate le Guardie giurate

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, hanno eseguito questa mattina un’ordinanza cautelare a carico di quattro persone ritenute responsabili, una per rapina aggravata e le altre tre per ricettazione e autoriciclaggio. I provvedimenti sono scaturiti a seguito delle indagini condotte in merito alla rapina del primo giugno 2018, in via Aurelia 1287, zona Massimina Casal Lumbroso, in danno di un furgone portavalori della società Sipro, nel corso della quale quattro malviventi, armati di fucili automatici, hanno assaltato il blindato e, dopo aver immobilizzato e disarmato le guardie giurate, hanno asportato oltre 1.800.000 euro.
All’esito delle indagini sono stati delineati con precisione i ruoli ricoperti dai destinatari del provvedimento, ovvero C.A., guardia giurata in servizio sul portavalori il giorno della rapina in qualità di autista, è ritenuto essere il basista della rapina, il quale ha agevolato i quattro sodali che materialmente hanno posto in essere l’assalto, mentre P.D., B.L e Z.E. hanno rivestito il ruolo di riciclatori dell’ingente somma di denaro trafugata. Nel corso delle indagini i militari hanno sequestrato 310.000 euro circa in contanti, provento della rapina, occultati in un doppio fondo predisposto appositamente nella vasca da bagno dell’abitazione di uno degli arrestati. I provvedimenti, che dispongono la custodia cautelare in carcere per due degli indagati e l’obbligo di presentazione alla P.G. per altri due soggetti, sono stati notificati ai quattro correi presso le rispettive abitazioni. I due destinatari della custodia cautelare in carcere sono stati associati presso il carcere di Roma – Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Cronaca
Concertone: Ho fatto arrestare loro, e ora sono di nuovo liberi di nuocere alle donne

#Scopri la reazione choc dell’amica della vittima al Primo Maggio: espulsione tunisini o vera giustizia? #PrimoMaggioScandalo #CasoMolestie
La testimonianza esclusiva
L’amica della ragazza che ha denunciato le molestie durante il concertone del Primo Maggio a Roma si è finalmente espressa sulla notizia dell’espulsione dei tre giovani tunisini arrestati in piazza. In un momento di tensione nazionale, le sue parole stanno accendendo curiosità e dibattiti, lasciando tutti a chiedersi se questa misura sia davvero una vittoria per le vittime.
Cosa ha rivelato l’amica
Secondo fonti vicine alla vicenda, il commento dell’amica non è solo un semplice sfogo, ma un appello che potrebbe cambiare il corso delle indagini. Con un tono carico di emozione, ha descritto i fatti come un incubo che ha segnato per sempre la loro serata, insinuando dubbi su come la giustizia stia gestendo casi del genere e invitando tutti a riflettere sulle misure di sicurezza ai grandi eventi. Questa rivelazione è destinata a catturare l’attenzione di chi segue da vicino lo scandalo.
Cronaca
Concertone, i pm sui molestatori: “Avrebbero dovuto restare in carcere. Ora sono liberi”

#StudentiInFuga La procura ha cercato due volte di arrestare tre studenti in un caso che sta facendo impazzire tutti, prima che il governo intervenisse in modo drammatico!
La Richiesta Sconvolgente dell’Arresto
Immaginate la tensione: la procura ha inoltrato ben due richieste per bloccare tre studenti, forse coinvolti in qualcosa di misterioso e inaspettato. Che segreto nascondevano questi giovani? Le indagini si erano intensificate, alimentando curiosità su possibili legami internazionali che potrebbero cambiare tutto.
L’Intervento Inatteso del Governo
Ma ecco il colpo di scena: prima che l’arresto potesse diventare realtà, il governo è entrato in scena con una mossa rapida e decisiva, richiedendo il rimpatrio dei tre. È una svolta che fa sorgere mille domande: cosa ha spinto le autorità a intervenire così in fretta, e quali dettagli nascosti stanno emergendo? Non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia elettrizzante!
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