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Cronaca

FIUMICINO Bimbi maltrattati: due maestre d’asilo nei guai

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FIUMICINO Bimbi maltrattati: due maestre d’asilo nei guai

FIUMICINO Bimbi maltrattati: due maestre d’asilo nei guai.

FIUMICINO Bimbi maltrattati. Ciò è costato a due maestre di una scuola d’infanzia della città, M.I. M.A., una sospensione. La decisione è stata presa dal Tribunale di Civitavecchia, dopo un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. Tutto è partito dalla denuncia dei genitori di un piccolo alunno che, da alcuni mesi, mostrava chiari segni di disagio, paura di andare a scuola, scatti d’ira, pianto e aggressività.

Le indagini, rese delicate e complesse dalla giovane età delle vittime, hanno appurato gli inequivocabili comportamenti con cui le due insegnanti mortificavano i bimbi: minacce, continue grida e costrizioni, epiteti ingiuriosi come «scemo» e punizioni, tra cui l’obbligo di rimanere per lungo tempo immobili, seduti con la testa poggiata sul banco, senza poter fare il minimo gesto o emettere suono. Alcuni bambini sono stati inoltre isolati dal resto della classe e messi dietro la cattedra, mentre altri venivano colpiti dalle mani di altri compagni: i primi venivano poi incitati dalle maestre a colpire «più forte», a mò di reazione «occhio per occhio, dente per dente».

Nemmeno il pianto di alcuni scolari ha fermato le due donne, che anzi, quando i piccoli provavano a fuggire dall’aula, li avvicinavano, sollevavano di peso, per poi strattonarli e trascinarli da una parte all’altra della stanza. Gli investigatori, anche attraverso sistemi di intercettazione audio-video, hanno documentato le condotte, costate alle due maestre il provvedimento cautelare da parte del Gip del Tribunale di Civitavecchia. Entrambe, gravemente indiziate, in concorso tra loro, di maltrattamenti fisici e psicologici ai danni dei loro piccoli alunni, sono state sospese e per un anno non potranno ritornare a scuola.

INTANTO ARRESTATO L’ASSASSINO DI UMBERTO RANIERI

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Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

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Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.

Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.

Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.

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Cronaca

Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

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Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.

Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.

Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.

Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?

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