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Cronaca

Atti sessuali con minore. 52enne nei guai

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Atti sessuali con minore. 52enne nei guai

Arrestato dalla Polizia Postale un 52enne, reo di aver consumato atti sesuali con un 14enne. Indagine partita dalla denuncia del padre del minore

Chat, audio e messaggi hanno incastrato l’orco. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, gli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma hanno eseguito una misura cautelare coercitiva emessa a carico di un uomo di 52 anni, N.M. autista di autobus adibiti al trasposto per disabili, accusato di atti sessuali con un tredicenne. L’indagine veniva avviata a seguito della denuncia presentata alla Polizia Postale dal padre del minore il quale, avendo notato il proprio figlio indossare capi di abbigliamento costosi ed oggetti non acquistati dal genitore, si era insospettito. Chieste spiegazioni il denunciante apprendeva che si trattava di regali fatti al proprio figlio da un uomo adulto, conosciuto tramite chat intrattenute sulla piattaforma social denominata “Grind”. Il padre riusciva anche a leggere alcuni messaggi salvati sul cellulare del giovane, scoprendo effettivamente numerose conversazioni a sfondo sessuale intrattenute con un uomo. L’indagine permetteva di identificare il soggetto che veniva quindi sottoposto a perquisizione informatica, personale e domiciliare, dalle quali emergevano numerosi elementi di riscontro. In particolare, l’analisi dei contenuti del materiale sequestrato (telefono e supporti di memoria per computer) consentiva di ricostruire, attraverso i contenuti di una serie di messaggi (anche audio) e foto, il rapporto intrattenuto da tempo dall’adulto con il minore e la consumazione di rapporti sessuali tra i due. Il Pubblico Ministero procedeva, dunque, all’audizione del minore con modalità protette, all’esito della quale, ritenendo grave il quadro indiziario e il rischio di reiterazione di analoghe condotte delittuose, richiedeva al G.I.P. in sede l’emissione di misura cautelare. Il G.I.P. di Roma disponeva, quindi, la misura degli arresti domiciliari per l’uomo che, ora, sarà sottoposto a processo per il grave reato commesso

GROSSO INCENDIO SU VIA APPIA NUOVA

Cronaca

Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

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Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.

Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.

Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.

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Cronaca

Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

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Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.

Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.

Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.

Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?

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