28 Marzo 2024

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ROMA La Corte dei Conti bacchetta il Campidoglio: il motivo delle contestazioni.

ROMA La Corte dei Conti bacchetta il Campidoglio. «Accertamento di una serie di profili di non regolarità nelle gestioni dal 2008 al 2017» e «individuazione di puntuali adempimenti conseguenziali da parte dell’Amministrazione in esito alla pronuncia». Queste le contestazioni mosse dalla Sezione di controllo per il Lazio. Nel mirino la gestione finanziaria e contabile, dal 2008 al 2017, di Roma Capitale e i rapporti finanziari tra gestione ordinaria e gestione commissariale.

Quello della Corte dei Conti è un «giudizio complessivamente non positivo sugli squilibri latenti in ordine al bilancio di Roma Capitale occasionati dalle numerose problematiche rilevate, che hanno posto in evidenza la non completa trasparenza delle scritture e reso difficile il collegamento di debiti e crediti dovuti alle operazioni di reimputazione con i giustificativi contabili originari attestanti, relativi ai debiti e crediti verso terzi al fine di una più chiara definizione dell’indebitamento pregresso trasferibile alla gestione commissariale, nonché della coerente pianificazione delle necessarie coperture finanziarie».

«Si tratta – sottolinea la Corte – in particolare di carenze nelle scritture di riconciliazione e di atti di riaccertamento e/o di ricognizione di crediti e debiti espunti ab initio dal bilancio di Roma, ai disallineamenti con le partite imputate al bilancio commissariale si accompagnano errori di imputazione e irregolarità delle procedure di rettifica, che non rendono facilmente tracciabile la gestione vincolata». «Non esaustivi sono risultati altresì i criteri di quantificazione dei debiti fuori bilancio maturati al 28 aprile 2008» .

«Permangono in specie incertezze nella quantificazione degli oneri da espropriazioni illegittime o occupazioni sine titulo avvenute prima del 28 aprile 2008 (con il rischio di ulteriori contenziosi) e con riguardo ai prestiti flessibili e le aperture di credito da ammortizzare a carico della massa passiva. – ha concluso – Di ciò si dà carico espressamente il legislatore nella legge di bilancio 2019. Anche in tale prospettiva si riafferma dunque il rilievo operativo e funzionale degli adempimenti prescritti, intesi alla individuazione definitiva della massa passiva imputabile con riguardo agli effetti sugli equilibri di Roma Capitale, che la Sezione si riserva di monitorare».

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