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SHOCK – Viene tradito e si getta dal 13imo piano

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SHOCK – Viene tradito e si getta dal 13imo piano

Un impiegato delle poste, ha scoperto la relazione tra sua moglie e un altro uomo. Viene tradito e si getta dal 13imo piano

Viene tradito e si getta dal 13imo piano – Un uomo, L.G., prima di togliersi la vita, ha deciso di lasciare una lettera scritta sul proprio profilo Facebook. Nella lettera parla di come sua moglie la sua vita è andata in fumo, compreso il tradimento di sua moglie. Ecco la lettera:

Un amore può finire, ma non con questi modi. Dopo 16 anni insieme e 5 gravidanze non si può accettare che la persona che hai sempre rispettato e trattato al meglio ti riempia di cattiverie e bugie. Ti tenga per mesi sul filo dicendo che devi fare di più, ti devi impegnare, devi dimostrare che funzioniamo mentre va a prendere il pisello di M. lun-mer-ven dalle 13.20 alle 14.14 che è pure sposato con 2 figli piccoli. Come un cazzo di orologio svizzero malato. In un parcheggio, come una poverina. Io glielo dicevo guarda che stai distruggendo tutto. Ma no, che dici, dammi tempo per pensare. L’ho detto anche a lui due giorni dopo che M. mi disse che avevamo problemi e l’avevo sgamato”.

E lui ha detto che ci avrebbe aiutato, che era giusto così, che dovevamo risolvere prima i nostri problemi, andare da un terapista. E intanto, dietro avevano una storia da mesi. Per andare in ufficio adesso faceva la miss. Con A. prima di capire tutto adesso la chiamavamo Miss tutti i giorni. Che presa per il culo. Sono dimagrito 8kg, vedeva che dormivo 3 ore a notte per mesi, soffrivo, gestivo diabete e CFS, ma niente, non me lo diceva. Prendeva per il culo il papà delle sue bambine, con S. di 2 anni e A. devastata come me per quello che succedeva. Ali una sera è scoppiata a piangere e ha detto: vojo mamma quella di prima! Ma le settimane passavano e lei continuava con le zozzerie, ma non parlava. Non veniva da me”.

Non c’era modo. Alla fine ho dovuto mettere un investigatore, che m’ha fatto vedere quello che le avevo detto il primo giorno in cui mi disse della crisi, le cose più brutte. Perché ne doveva uscire pulita, doveva allontanare che avevo scoperto mauro, diceva che le avevo rovinato una vera amicizia. Porca troia. Mi sparava bugie assurde. Alla fine dopo che erano uscite le foto, mi fece anche delle strane rivelazioni, che chiamava battute, mi ha detto chissà se M. mi paga le tette finte come ha fatto con la moglie? Chissà se mi sposa in seconde nozze? Cioè queste cose le diceva a me. In questo periodo ho combattuto come un drago, ho provato a fare tutto per salvare la nostra famiglia, ma era già tutto deciso, un labirinto con una sola strada aperta, quella della separazione”.

Io voglio sapere quando questa passione sarà finita, dentro casa cosa le cambierà? Guardo le foto di tutti questi anni della nostra famiglia, vedo i video di A. piccola e mi sembra bellissimo. Fino a qui è una storiaccia di merda, me ne potrei fare una ragione. Il brutto sono le conseguenze. E a queste non ci sto dentro. Non ci sto dentro a vedere M. e quel coglione di M. che giocano alla famiglia con le mie bambine. Non ci sto dentro a gestirle insieme a quella presenza ingombrante di M. e della sua famiglia che occuperanno tutto. Non ci sto dentro a rimanere con 5-600 euro al mese. Non ci sto dentro a non poterla perdonare per come ha condotto questa separazione con bugie schifose e zozzerie e rimanere nel risentimento. Non ci sto dentro a ricostruire a 45 anni e con tutti i cazzi di salute che ho una vita tutta storta. Non ci sto dentro a dovermi sentire poverino”.

“Purtroppo, non ci sto dentro. Penso che il nostro rapporto potesse avere i problemi che hanno i rapporti dopo 16 anni, ma io ero qui, disposto a qualsiasi modifica per il bene della coppia o della famiglia. Mi sono messo e avrei potuto ancora mettermi in discussione in tutti i modi sani. Ma niente. Per M. o è come dice lei. O come dice lei. Credo che questo sia un gesto egoistico orrendo, forse il primo gesto egoistico della mia vita, ma non ci sto dentro. Dei ragazzi non riesco neanche a parlare perché il cuore mi si dilania, spero che mi perdonino un giorno. Non è stato semplice vivere in questo corpicino. Fede, A. e S. papà vi ha amato con tutta la forza che un padre può avere, vi seguirò da lassù e sarò vicino a voi e vi proteggerò con un sorriso ogni secondo. Vi aiuterò in ogni difficoltà e sarò felice per ogni traguardo”.

“Amori miei grandi. (Papàliggi e Pipeppa per sempre) Sono stato uno spensierato cucciolone per gran parte della vita. Ho amato le persone a cui volevo bene e amato alla follia la mia famiglia. Non avrei mai creduto che M. mi potesse fare questa cosa in questo modo. Se fosse accaduto al contrario l’avrei accompagnata per la mano, le avrei parlato fino allo sfinimento, le avrei dato gli strumenti di cui avesse avuto bisogno. A me ha sfilato la famiglia da un giorno all’altro e amen. M., T e M. se stavate pensando di venire al mio funerale, evitate, mi fate vomitare. M. vaffanculo, sei una merda”.

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Cronaca

Omicidio di Stefania Camboni uccisa a coltellate. La riflessione sull’accaduto

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Omicidio di Stefania Camboni uccisa a coltellate. La riflessione sull’accaduto

Fregene – Una donna di 60 anni, è stata trovata senza vita nella sua abitazione in Via Agropoli.

L’allarme per l’ennesimo fatto di cronaca nera, è scattato ieri 15 maggio intorno alle 7, quando il figlio, rientrato a casa, ha scoperto il corpo riverso in una pozza di sangue ed ha subito chiamato i soccorsi.

Secondo quanto accertato fino ad ora, la donna è stata colpita con numerose coltellate, tutte concentrate nella zona del torace.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ostia, il personale del 118, la squadra scientifica e il pubblico ministero di Civitavecchia. Non è stato riscontrato nessun segno di effrazione, questo rafforza l’ipotesi che l’aggressore fosse una persona conosciuta dalla vittima.

Nella stessa villetta vivono anche il figlio della donna e la sua compagna, ciascuno in una parte separata dell’abitazione. Entrambi sono stati ascoltati dagli investigatori. Nessuno risulta al momento in stato di fermo, ma l’attenzione è concentrata su chi era presente in casa al momento dell’aggressione.

Non lontano dall’abitazione, a circa 200 metri, è stata trovata una Hyundai Tucson, auto spesso utilizzata da Stefania. Il veicolo era finito contro una recinzione con il muso rivolto verso il basso, il finestrino lato guida abbassato e, nelle vicinanze, il portafoglio della vittima. Dettagli che potrebbero far pensare ad un tentativo di depistaggio o fuga.

Nel frattempo, gli investigatori stanno setacciando la zona alla ricerca dell’arma del delitto e ascoltando testimoni, tra cui un uomo proprietario di una seconda auto parcheggiata davanti alla casa.

Il corpo è stato trasferito all’ospedale per l’autopsia, che servirà a stabilire l’ora esatta della morte e la dinamica dell’aggressione.

Una vicina ha raccontato che nessuno ha sentito rumori sospetti durante la notte. Ha poi ricordato il marito di Stefania, molto conosciuto in zona per aver giocato a calcio nel Maccarese e nella Lazio Primavera, scomparso cinque anni fa. Stefania lascia due figli.

Dietro ogni fatto di cronaca nera c’è sempre molto più di ciò che viene detto nei titoli. L’omicidio di Stefania Camboni, avvenuto in un contesto familiare apparentemente tranquillo, è un tragico promemoria di quanto la violenza possa nascondersi anche nei luoghi e tra le persone che consideriamo più sicuri.

È inquietante pensare che l’assassino possa aver agito senza lasciare segni evidenti, magari proprio approfittando di un rapporto di fiducia.

Come può accadere tutto questo nel silenzio di una notte? Come può una vita spegnersi così brutalmente senza che nessuno senta, veda ed intervenga?

Perché la sicurezza non è solo una questione di serrature, ma di consapevolezza, relazioni sane e capacità di ascolto, anche quando tutto sembra normale.

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MPM: l’espansione, i premi e le nuove sfide per il 2025

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MPM: l’espansione, i premi e le nuove sfide per il 2025

Opera, 14 Maggio 2025,

Per MPM il 2024 è stato un anno di grande espansione e trasformazione. Con una crescita del 13%, l’azienda milanese ha consolidato la sua posizione come leader nel settore civile e industriale delle soluzioni impermeabilizzanti liquide e delle pavimentazioni in resina.

Uno dei successi più significativi dell’anno appena trascorso riguarda l’importante incremento di volumi per gli impermeabilizzanti liquidi, che hanno superato le pavimentazioni in resina, diventando il primo asset aziendale.

Parallelamente, MPM ha registrato un’espansione significativa nel settore della distribuzione, sia in Italia, grazie alla rete di rivenditori B2B, sia all’estero, con un forte sviluppo della rete internazionale. Questo gli ha permesso di consolidare la sua presenza nei mercati chiave e di ampliare capillarmente l’offerta del Made in Italy nel mondo.

Riconoscimenti 2024: un anno di successi

Tali risultati sono stati notati anche a livello internazionale: l’impegno di MPM per l’innovazione ha conquistato due prestigiosi premi. STARFLEX ULTRA FR è Zloty Gold Medal, il prodotto più innovativo dell’anno: un impermeabilizzante in resina altamente performante che aderisce su tutto senza compromessi, riduce i tempi di posa del 50% ed è certificato per durare anche fino a 30 anni. Assegnato dalla commissione tecnica di BUDMA, la fiera internazionale dell’edilizia, rappresenta una conferma del forte impegno dell’azienda nel senso dell’innovazione sostenibile, nonché della posizione di MPM nel panorama internazionale. Il secondo importante riconoscimento è il Waterproofing and Flooring Systems Company of the Year in Italy, attribuito dalla rinomata rivista Construction Business, dedicata ai professionisti del settore e a imprenditori di successo.

Il futuro che ci aspetta: le novità del 2025

Dopo un anno di successi ed evoluzioni positive, il 2025 si prospetta altrettanto entusiasmante. Crescita e sviluppo continueranno attraverso tre pilastri fondamentali. Innanzitutto: nuovi prodotti. L’ampliamento della linea STARFLEX porterà sul mercato soluzioni Made in Italy ancora più tecnologiche e semplici da applicare, alcune delle quali uniche nel loro genere.

In secondo luogo, MPM ha inaugurato un nuovo spazio dedicato alla formazione, unico in Italia, nell’Headquarter di Opera. Attraverso sessioni giornaliere di formazione specifica, i partecipanti avranno l’opportunità di conoscere a trecentosessanta gradi le due principali linee di prodotti MPM: gli impermeabilizzanti liquidi Starflex, tra i più certificati al mondo, e le pavimentazioni in resina Duroglass.

Con questo progetto, MPM sottolinea l’interesse nel creare una rete di professionisti capaci di assicurare ai propri clienti risultati d’eccellenza. Conoscere in modo approfondito tecnologie all’avanguardia e padroneggiarne le metodologie di applicazione eleva la qualità delle lavorazioni edili e promuove uno standard professionale competitivo, fattore indispensabile in un mercato in costante cambiamento.

Un impegno che riflette la competenza di MPM nel restare al passo – e anticiparlo – con la crescente domanda di soluzioni avanzate e performanti nel settore edile, che valutino attentamente le nuove esigenze ambientali e che tutelino la salute umana.

www.mpmsrl.com 

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