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Fabio Volo shock, frasi sessiste ad Ariana Grande

Fabio Volo shock – Volano frasi pesanti contro la cantante idolo delle teeneger
Fabio Volo shock – Lo scrittore e conduttore radiofonico, durante la sua trasmissione Il Volo del Mattino su Radio Deejay ha esternato alcune frasi nei confronti della pop star Ariana Grande ormai idolo delle teeneger da diversi anni. Il tutto a causa del suo nuovo video 7 rings in cui balla e canta, video che non è molto piaciuto a Volo, ecco le sue parole che stanno facendo discutere, sulla cantante che stanno facendo il giro del mondo
Fabio Volo: “A un certo punto c’è una che si chiama Ariana Grande, bellissima ragazzina, mora. Sembra abbia 15 anni, vestita di rosa, tutta sexy. Se vado a una festa e una viene vestita così dico “chi è ‘sto p*”. Le donne sono come i fiori, in base ai colori e ai profumi attirano un certo tipo di uomo. Se tu hai paura perché sei insicura e quindi esageri con la sessualità attirerai solo gente che ti vuole sdraiare. Questa ragazzina è a quattro zampe, in ginocchio, impecorata che muove il culo e fa “l’ho visto, mi piace, lo voglio, ce l’ho/lo prendo”, lo scrittore reputa il video: un richiamo sessuale, pensa io padre di due femmine vado a lavoro, faccio le mie cose, mentre una società mi sta imputtanand* la figlia. Ma non è possibile sia legale, che una per cantare una canzone si metta a quattro zampe, vestita da mignott* e muova il cul* facendo “I want it, I got it…”.
Sono arrivate molto critiche da parte dei fan della cantante che sono intervenuti per difenderla anche ricordando alcuni episodi, come questa fan: “Ma questo moralista dell’ultima ora non è quello che si è spogliato nudo durante l’intervista alla Alessia Marcuzzi per le Iene?” e molti altri a seguire. L’argomento in queste ore sta facendo molto discutere, specialmente sui social.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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