Cronaca
OSTIA Madre e figlio arrestati dai carabinieri

OSTIA — Proseguono i controlli dei Carabinieri della stazione locale nell’ottica del contrasto allo spaccio di stupefacenti sul litorale lidense: in manette madre e figlio. Ad Acilia, le forze dell’ordine hanno perquisito due minorenni in via Serafino da Gorizia, trovandoli in possesso di circa 25 grammi di hashish già suddivisi in dosi. Le successive perquisizioni domiciliari hanno consentito di rinvenire ulteriori 16 grammi della stessa sostanza, 120 grammi di cocaina e del materiale per il peso e il confezionamento della droga. I due giovani sono stati tratti in arresto insieme alla madre di uno dei due per detenzione ai fini di spaccio. La donna, una 43enne con a carico precedenti di polizia, è stata trattenuta nelle camere di sicurezza dell’Arma, mentre i minori sono stati affidati ai propri familiari in attesa dell’udienza di convalida. Sempre ad Acilia, nella serata di ieri, i Carabinieri hanno arrestato un 23enne in esecuzione dell’ordine di carcerazione dell’Autorità giudiziaria per reati relativi al traffico di stupefacenti. Il giovane è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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