29 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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ROMA Muore dopo intervento: 13 medici indagati

ROMA Muore dopo intervento: 13 medici indagati.

ROMA Muore dopo intervento. Una vicenda costata l’iscrizione nel registro degli indagati a ben tredici medici. Vittima un paziente, deceduto dopo un’operazione alla vescica in un ospedale di Roma. L’accusa pendente a carico dei medici indagati è di omicidio colposo. Con una serie di “negligenze e imperizie”, nel luglio dello scorso anno avrebbero causato la morte di un sessantenne di Sonnino, in provincia di Latina. Ne è convinto il pubblico ministero Pietro Pollidori, che ha notificato ai medici coinvolti l’avviso di chiusura delle indagini. Ora si attende la richiesta di rinvio a giudizio e l’eventuale apertura del processo. Dei medici indagati, quattro al momento dei fatti erano in servizio a Villa Betania e nove al Cristo Re. Si tratta di chirurghi, urologi e rianimatori.

A far scattare le indagini la denuncia della vedova, che, assistita dal suo avvocato Giovanni Battista Reali, ha chiesto chiarezza sulle cause della morte del marito. Secondo l’autopsia, il sessantenne sarebbe stato stroncato da un’infezione settica a seguito dell’intervento chirurgico. Sottoposto a due interventi durati ben quindici ore, l’uomo ha vissuto quaranta giorni di calvario. Si era recato alla clinica romana di Villa Betania per una colica renale, motivo per cui i medici hanno optato per una cistectomia totale, con asportazione di vescica e prostata.

L’operazione è durata più a lungo del previsto, poi l’uomo sarebbe stato trasferito d’urgenza nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Cristo Re. Qui, secondo la procura, sarebbe stato trascurato diversi giorni prima di un secondo intervento, necessario per far fronte a una grave infezione. Da qui sarebbero sopraggiunte le complicazioni e, successivamente, la morte.

INTANTO COLPO DI SCENA NELLE INDAGINI SULL’OMICIDIO DI LUCA SACCHI

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