“Salvini? Dopo un anno non mi ha ancora chiesto scusa“, Ilaria Cucchi risponde così a proposito dell’invito rivolto l’anno scorso dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini alla famiglia Cucchi per un incontro pacificatore dopo le dichiarazioni offensive del leader della Lega.
Ilaria Cucchi attacca Salvini: “È passato un anno e Salvini non è più ministro. Però oggi è venuto a casa mia, nel mio quartiere Tor Pignattara. Certamente non è venuto qui per me e per chiedere scusa ma per raccogliere le firme degli abitanti contro la sindaca Virginia Raggi e per fare campagna elettorale. Sicuramente è venuto a raccontare che se buttiamo tutti gli extracomunitari di cui Tor Pignattara è stracolma risolviamo i problemi del quartiere. E la cosa grave è che la gente gli crederà“.
La Cucchi commenta anche le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Il problema è l’ovazione del pubblico. Chi rappresenta e si vanta di rappresentare le istituzioni parla alla pancia di quelle persone che vogliono sentirsi dire esattamente quello. Qui sembra che dobbiamo sacrificare le vite e i diritti degli altri, così viviamo tutti meglio. La gente invece deve pensare alla possibilità che un giorno possa capitarle quello che è successo alla mia famiglia e a mio fratello. Non ci pensa perché i diritti degli altri non le interessano. La gente è estremamente ignorante su questo. E invece i diritti riguardano tutti. Sui diritti non si scende a compromessi. Non possiamo far passare il concetto secondo cui i diritti degli altri sono sacrificabili. Queste persone che continuano a fomentare l’odio devono riflettere sul fatto che, se passa questo concetto, magari domani i diritti violati saranno i loro“.
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