Roma e dintorni
Discarica abusiva e palazzine sopra i rifiuti: partono le indagini su Monte Stallonara
ROMA Avviate le indagini geofisiche a Monte Stallonara

Avviate le indagini geofisiche a Monte Stallonara, la zona di Roma trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto.
Sono partite le indagini geofisiche per l’esplorazione geologica del suolo a Monte Stallonara, la zona di Roma trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto.
Lo scorso 20 agosto a Monte Stallonara, periferia sud-ovest della Capitale, è divampato un incendio di vasta portata, ma anche dopo lo spegnimento il terreno ha continuato a fumare e ad emettere forti odori per diversi giorni. Lamiere, plastica e altri rifiuti potenzialmente pericolosi sono stati rinvenuti in quella che si è scoperto essere una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. E nel contempo è stata avanzata l’ipotesi che le nuove palazzine fossero state costruite sopra i rifiuti.
Il comitato Monte Stallonara si è fatto subito sentire, “spero di poter rimanere qui” aveva dichiarato la presidente. I primi di novembre è stata firmata una convenzione tra Roma Capitale e il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’avviamento di indagini ambientali, interventi di messa in sicurezza e bonifica delle zone all’interno del Parco di Centocelle, della vecchia discarica di Lunghezza e, appunto, di Monte Stallonara.
A seguito delle segnalazioni presentate dal comitato, sono iniziate le indagini geofisiche sul PDZ B50 Monte Stallonara, che si stanno svolgendo proprio in questi giorni, richieste due anni fa dall’allora procuratore capo Pignatone al sindaco di Roma Virginia Raggi.
Le indagini per l’esplorazione geologica del sottosuolo si stanno concentrando nelle zone di via Elmas e via Decimomannu, dove proprio negli ultimi tempi si stavano verificando i primi cedimenti strutturali.
Roma e dintorni
Roma, cadavere sul tetto a Monteverde: forse era un ladro di appartamenti

(Adnkronos) – Potrebbe essere un ladro di appartamenti l’uomo, trovato senza vita ieri pomeriggio sul tetto di un’autorimessa, all’interno di un’area condominiale di via Giovanni Cadolini, in zona Monteverde Vecchio a Roma. A segnalare il cadavere era stato un residente di un palazzo vicino che affacciandosi aveva notato il corpo che presentava lesioni compatibili con una caduta dall’alto e segni di decomposizione.
Escluso da chi indaga il suicidio, mentre si ipotizza che l’uomo potrebbe essere caduto nel tentativo di arrampicarsi. Mentre vanno avanti le indagini dei carabinieri, risposte sulle cause della morte sono attese dall’autopsia disposta dalla procura di Roma.
Roma e dintorni
West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi

(Adnkronos) – Due nuove vittime per il virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L’altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Salgono così a 12 i decessi per il virus West Nile nella Regione.
I numeri della Regione
Nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 18 agosto, hanno certificato 8 nuovi casi (dei quali 2 casi con sindrome neurologica e 5 casi con febbre da West Nile Virus ed un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue, a dimostrazione della sicurezza garantita dal sistema trasfusionale regionale). I nuovi casi sono stati rilevati a Cassino nel frusinate e a Latina, Gaeta e Norma. Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 182.
Le aree coinvolte
Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 160 casi nella Asl di Latina; 11 casi nella Asl Roma 6; 6 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; 3 casi fuori regione, due nella provincia di Caserta e uno in provincia di Isernia; uno in corso di definizione. Dei 182 casi di positività da virus West nile: 41 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 34 persone sono state dimesse; 91 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 12 decessi.
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