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Cronaca

ROMA Controlli antidroga in vari quartieri: 14 arresti

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ROMA Controlli antidroga in vari quartieri: 14 arresti e sequestri a raffica.

ROMA Controlli antidroga in vari quartieri. Ad operarli gli agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti e dei commissariati della Capitale.

Nel quartiere di Tiburtino 3°, V.S. 25enne romano con precedenti, ufficialmente “coltivatore di canapa legale”, è stato arrestato dagli agenti del commissariato San Basilio. A suo carico un’accusa di detenzione di sostanza stupefacente.

I poliziotti lo monitoravano da diverso tempo e alla fine con un escamotage gli hanno fatto visita. Entrati nell’abitazione, con l’ausilio prezioso di “Wumm” il cane poliziotto della Squadra Cinofili della Questura, hanno rinvenuto e poi sequestrato circa 3 Kg di “maria”, oltre a materiale per il confezionamento. In soffitta hanno inoltre trovato una “mini serra”, con all’interno 2 ventilatori da tavolo, 1 faro specifico per orto culture e 1 telo nero utilizzato per la copertura della serra.  

In zona Prati, invece, cocaina è stata rinvenuta in un’innocua lattina di bibita gassata, riposta sul sedile di una macchina. Stratagemma con cui un 18enne pensava di sfuggire agli eventuali controlli. Sfortunatamente per lui, in zona piazzale degli Eroi, è stato scoperto dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Prati. A bordo della sua autovettura, oltre alla droga, i poliziotti hanno rinvenuto anche denaro in contante.  Presso il suo domicilio sono stati invece trovati 12 semi di hashish. P.M., albanese di origine, è stato allora arrestato, mentre il veicolo è stato posto sotto sequestro amministrativo.

E passiamo a Colle Oppio. Dove un cliente, su una panchina presente all’interno del parco, stava attendendo il ritorno del pusher con la droga appena chiesta. Lo spacciatore, distante alcuni metri, dietro delle siepi presenti sul posto, aveva infatti preso un fazzoletto, lanciandolo a terra verso il cliente. La scena è stata però notata dai poliziotti del commissariato Celio che sono intervenuti e li hanno fermati entrambi. Il cliente, segnalato alla locale Prefettura, è stato trovato con il fazzoletto contenente circa 5 grammi di “maria”, appena acquistati. Il pusher,  identificato per F.M. , gambiano residente in Sicilia,  è stato trovato con alcune dosi già pronte e denaro in contante.

Sempre gli agenti del commissariato Celio,  in via Giolitti, hanno arrestato  N.T., 40enne del Burundi, che nascondeva nella cintura un involucro contenente 535 grammi di eroina.

Alla Sala Operativa della Questura è stato invece segnalato un viavai di persone all’interno di uno stabile di via Cesare Tallone, in disuso da diverso tempo. Sono stati dunque inviati sul posto gli agenti del reparto Volanti e dei commissariati Prenestino e San Basilio. Entrati nell’edificio, i poliziotti hanno trovato un cittadino straniero che alla loro vista ha cercato di allontanarsi. Fermato ed  identificato per S.B.C., nigeriano di 34 anni in Italia senza fissa dimora, è stato controllato. Nello zaino che aveva con sè gli agenti hanno trovato circa 500 grammi di marijuana. Arrestato, è stato poi messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Ancora i poliziotti di Prenestino hanno arrestato due persone in due diversi quartieri della Capitale. La prima C.O. 21 enne originario del Gambia, in Italia senza fissa dimora: controllato in zona Tor Sapienza, è stato trovato in possesso di circa 38 grammi di hashish. La seconda, I.M., romano di 42 anni, trovato con circa 60 grammi di cocaina.

Fuori della stazione metro Lodi, i poliziotti di Trastevere hanno notato un uomo, zaino in spalla, che ha iniziato a guardarsi intorno con fare sospetto. Immediatamente controllato, dentro lo zaino aveva un involucro in plastica contenente circa 1Kg di marijuana. K.D. 25enne del Mali, sprovvisto di documenti e in Italia senza fissa dimora, è stato arrestato.  

In Piazza Manfredo Fanti, gli agenti del commissariato Viminale hanno arrestato in flagranza di reato D.B., 19enne originario del Mali. Il ragazzo stava cedendo marijuana, alcune dosi della quale sono state sequestrate.

A Torrino, invece, i poliziotti di Esposizione hanno arrestato S.F., 41enne romano, ex guardia giurata, che aveva avviato una fiorente attività di spaccio. Gli agenti ne hanno perquisito l’abitazione, trovando diverse dosi di cocaina, eroina ed hashish, sostanza da taglio, 1 flacone di metadone nonché 1450 euro in contanti. 

Monteverde. Sin da subito insofferente al controllo degli agenti del commissariato di zona, in via G. Bolognetti, C.A. 22enne albanese in Italia senza fissa dimora, è stato trovato in possesso di alcune dosi di “polvere bianca”. I poliziotti le hanno rinvenute all’interno di un pacchetto di caramelle, insieme a 465 euro in contanti.

3 persone sono state infine arrestate dagli agenti della Polizia di Stato di  Casilino, tutti in via dell’Archeologia, in due diverse giornate. Tra i fermati, I.E. romano di 25 anni, ed E.L.I. 31enne del Marocco,  trovati in possesso di alcune dosi di cocaina. Insieme a loro, V.A. , 22enne  originario di Olbia e residente in provincia di Milano, con precedenti di polizia specifici, trovato con circa 30 grammi di cocaina.

INTANTO SOGNO INFRANTO PER GIGI PROIETTI SULL’AS ROMA

Cronaca

Una vampata dalla macchina del gas della cucina, trasferita urgentemente a Roma

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Piedimonte San Germano – Una donna è stata trasportata d’urgenza a Roma perché si è bruciata con la fiamma del gas della cucina. La dinamica dei fatti è che la signora sessantenne si trovava nella sua abitazione e, appena accesso il fornello è partita la fiammata che ha preso i vestiti che a loro volta hanno continuato a bruciare addosso alla signora. Bisogna sempre controllare gli ugelli della macchina del gas che appunto possono provocare questi problemi.

La povera signora ha riportato ustioni di I e II grado ed è stata trasportata immediatamente in elicottero al Centro Ustionati nell’ospedale Sant’Eugenio a Roma per le ferite riportate sul volto e sul corpo.

Subito i familiari hanno chiamato l’ambulanza che a loro volta hanno pensato bene di portarla a Roma, all’ospedale in zona Eur. Il fatto è accaduto nelle campagne in via Capo di Lago nel comune di Piedimonte San Germano, al confine con la frazione Piumarola di Villa Santa Lucia, nel sud della provincia di Frosinone.



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Cronaca

Taxi Roma, manifestazione contro la multinazionale Uber e non solo

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Stamattina è andata in scena la manifestazione dei tassisti romani in Piazza San Silvestro nel cuore di Roma.

L’ira dei tassisti romani è contro Uber e il peso che la multinazionale pian piano sta avendo nelle scelte dei governi che sembrino appoggiare l’azienda di Google. Fumogeni, bombe carta e slogan al presidio dei tassisti. Campanacci e cori da curva.

Clima bollente questa mattina in piazza San Silvestro a Roma. Circa 500 persone, si sono raccolte fra la piazza e via del Tritone, che è rimasta bloccata. Fumogeni, campanacci, bombe carta e cori “Uber, Uber, vaff…”, “Le multinazionali non le voglio”, “Bittarelli pezzo di m…”, “Chi non salta è un uberino”, “Ladri, papponi, fuori dai c…”. Arringano alla folla in dialetto anche i rappresentanti dei tassisti napoletani. I manifestanti issano fra le altre le bandiere dell’Usb, di Uritaxi, di Taxi Torino, di Satam Cna, di Uiltrasporti.



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Cronaca

Mattatoio, Lite fra macellai finisce nel sangue. Un accoltellato gravissimo

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Lite tra dipendenti in azienda a Roma, grave un accoltellato

Cronaca Roma – Stamattina al Mattatoio è successo un fatto gravissimo. Una lite fra due macellai è sfociata in un accoltellamento intorno alle 6 di mattina in un’azienda che opera nel settore delle carni in via Palmiro Togliatti a Roma.

A quanto ricostruito dalla polizia, che indaga sulla vicenda, un italiano di 36 anni ha colpito con un coltello un uomo di 41 anni al torace, gamba e braccio. Il ferito è stato trasportato in codice rosso in ospedale dov’è stato ricoverato in prognosi riservata e in pericolo di vita. Arrestato il 36enne. Da chiarire i motivi della lite. Indagano gli agenti del Distretto San Basilio.



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Velletri, Droga nel carcere. 33 arresti blitz dei Carabinieri

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Velletri 33 arresti

Cronaca di Roma – Su delega della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri, nei confronti di 33 persone.

Queste persone, di cui 5 donne, sono prevalentemente italiane, ma ci sono anche individui di origine marocchina, algerina, romena e brasiliana. Tra loro, 11 sono destinatarie di custodia cautelare in carcere e 22 agli arresti domiciliari. Sono gravemente indiziate, a vario titolo, per i reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione ed accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di soggetti detenuti. Sedici di queste persone sono già detenute in carcere.

Le indagini hanno rivelato vari episodi di spaccio all’interno della casa circondariale di Velletri, oltre a due episodi di estorsione, per percosse e minacce subite da uno degli indagati e da alcuni familiari per forniture di sostanze stupefacenti non pagate, commessi tra gennaio e giugno 2023. Il traffico di droga, introdotta nei pacchi destinati ai detenuti, ha generato un volume d’affari di circa 80.000 euro.

L’operazione è il risultato di un’indagine articolata e complessa, inizialmente mirata a contrastare lo spaccio nell’area veliterna e dei Castelli Romani. I Carabinieri hanno raccolto gravi elementi indiziari riguardanti l’introduzione abituale di droga nei pacchi diretti ai detenuti. La droga, composta principalmente da hashish e cocaina, veniva nascosta insieme a generi alimentari confezionati sottovuoto e beni di prima necessità. La droga veniva distribuita all’interno del carcere solo dopo che i parenti dei detenuti avevano pagato tramite ricariche su carte prepagate, portando spesso a conflitti interni per il mancato pagamento.

Al carcere di Velletri droga e telefonini

La rete di relazioni tra i soggetti indagati era complessa, con numerosi passaggi di mano tra mittenti e destinatari reali della corrispondenza illecita. I flussi di denaro venivano gestiti attraverso carte prepagate intestate a prestanome. In tre casi, i Carabinieri, con il supporto della Polizia Penitenziaria, sono riusciti a intercettare i pacchi contenenti droga, sequestrando cocaina e hashish.

È stato inoltre scoperto che alcuni detenuti utilizzavano telefonini per comunicare con i familiari, ordinare droga e minacciare i parenti per il mancato pagamento. L’origine e il metodo di ingresso dei telefonini nel carcere restano ancora da chiarire.

L’operazione su larga scala ha coinvolto oltre 100 militari e un elicottero, principalmente del Comando Provinciale Carabinieri di Roma, con il supporto del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri e dei Comandi Provinciali di Latina, Rieti, Viterbo, Frosinone e Chieti.



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Cronaca

Taxi Roma “Pronti a Fare le barricate se Gualtieri non si ravvede”

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Taxi Roma

Taxi Roma s’infiamma la battaglia contro la giunta di Roberto Gualtieri che vuole far pagare le nuove licenze taxi anche a chi il taxi già lo guida da diversi anni e soprattutto, visto che fino a oggi le licenze dei taxi erano sempre usciti a titolo gratuito e soprattutto perché a quanto trapela per gli Ncc le nuove licenze dovrebbero essere a titolo gratuito.

“Pronti a fare le barricate, se Gualtieri non si ravvede”



così in una nota il presidente del Comitato Sostituti alla guida taxi di Roma Capitale, Paolo Macioci.

Negli ultimi giorni sono uscite su alcuni quotidiani delle indiscrezioni su criteri e costi per il bando di concorso per il rilascio di nuove licenze taxi ed Ncc. Iniziamo col dire che non ci  risulta nessuna interlocuzione continua con le associazioni di categoria, tantomeno con noi, ci viene da pensare che il Sindaco si confronti solo con alcune sigle in gran segreto. Se dovessero essere vere le indiscrezioni riportate da alcuni organi di informazione, siamo pronti ad incrociare le braccia e se non dovesse bastare, ricorreremo ad ogni azione legale possibile”.

Taxi Roma impossibile pagare 70.000 euro per le nuove licenze

Il presidente continua della dell’associazione continua “70.000 euro per avere una licenza taxi a Roma per chi  da anni dà un servizio per il comune alla cittadinanza, è una cifra inaccettabile, Gualtieri è molto bravo a parlare di precariato, un pò meno bravo a risolverlo, si ravveda e soprattutto si confronti con noi, ci sembra che i suoi collaboratori non abbiano spiegato al meglio la nostra situazione”.

In conclusione il Comitato Sostituti precisa:
“Un sostituto alla guida dovrebbe secondo le indiscrezioni, avere i titoli, passare un esame scritto, uno orale e pagare 70.000 euro, se non riuscisse in tutto questo, non potrebbe avere una licenza ma potrebbe continuare a fare il tassista come sostituto. Quindi secondo il Comune di Roma, per avere una licenza taxi bisogna essere ricco e plurilaureato, probabilmente ha intenzione anche il sindaco di partecipare al bando. Mentre da quello che apprendiamo le autorizzazioni Ncc saranno gratuite, una disparità di trattamento incomprensibile. Questa è l’amministrazione che per storia dovrebbe star dalla parte dei più deboli, non ci sembra proprio”.

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Roma, Autobus del Cotral esce fuori strada sul Raccordo Anulare

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Raccordo Anulare

Momenti di panico stamattina per un incidente sul Grande Raccordo Anulare di Roma, dove un autobus del Cotral è uscito fuori dalla carreggiata all’altezza della Rustica, in direzione Tor Bella Monaca.

L’incidente dovrebbe essersi verificato intorno alle sette di mattina per cause ancora da chiarire. Oltre all’autobus blu della Regione Lazio è rimasta coinvolta anche un’altra autovettura. Non si sanno ancora le dinamiche dell’incidente e si ci sono feriti. Sul posto la Polizia stradale e forti rallentamenti sul traffico nella carreggiata interna con code che arrivano fino alla Centrale del Latte. Roma è la capitale degli incidenti stradali 

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Elicottero Drago 140 in azione per soccorrere motociclista a Cervara di Roma

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Cervara di Roma

Elicottero Drago 140 in azione per soccorrere motociclista a Cervara di Roma

Cervara di Roma – Alle ore 16.00 di oggi, la sala operativa del comando di Roma ha inviato la squadra VF 14/A di Subiaco e l’elicottero VF Drago 140 con a bordo il personale Elisoccorritore, per soccorrere un motociclista coinvolto in un incidente su una strada sterrata di montagna a Cervara di Roma.



Il motociclista si trovava in compagnia di altri motociclisti quando è caduto rovinosamente. Immediatamente allertati, i vigili del fuoco sono intervenuti con l’elicottero Drago 140 per il recupero del ferito.

Una volta individuato, il personale elisoccorritore è stato calato con il verricello sul luogo dell’incidente. Dopo aver stabilizzato e imbragato il motociclista, lo hanno elitrasportato in Località Campaegli, dove ad attenderlo c’erano i sanitari del 118, il personale VF di Subiaco e i carabinieri.

Dopo le prime cure sul posto, il ferito è stato trasferito in ospedale per le opportune cure mediche.

L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e l’utilizzo dell’elicottero Drago 140 sono stati fondamentali per garantire un soccorso rapido ed efficace al motociclista.

Ancora una volta, i vigili del fuoco dimostrano la loro professionalità e il loro impegno nel soccorrere i cittadini in difficoltà, anche in zone impervie come quelle montane.

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Cronaca

Roma Tuscolano, Parcheggia sul marciapiede e gli apparecchiano sul cofano

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Protesta di Lorenzo Valente

Cronaca Roma Tuscolano – Lorenzo Valente, un attivista del gruppo bringyourbiketv, ha protestato in modo originale contro un SUV che bloccava il marciapiede, creando un ostacolo per i pedoni. La sua iniziativa ha riscosso molto successo sui social media.

Azione Virale

L’azione protestataria di Valente consisteva nel fare “un pranzo” sul cofano del SUV. Questo è successo a Roma, in zona Tuscolana. L’automobilista che aveva parcheggiato la sua auto ostruendo buona parte del marciapiede, ha causato non pochi problemi ai passanti, in particolare agli anziani, ai passeggini e alle carrozzine. Il risultato? Il cofano della sua auto si è trasformato in un tavolo da trattoria grazie all’intervento di Valente, che ha sistemato su di esso tovaglietta, piatti, bicchieri e posate. Inoltre, sotto il tergicristallo è stato lasciato un biglietto molto esplicito che affermava: “A Roma si dice parcheggiata a cazzo de cane”.

Roma e il Problema della Sosta Selvaggia

Questa iniziativa ha incontrato il favore di molti, poiché a Roma il problema della sosta selvaggia è molto sentito, soprattutto da coloro che hanno una mobilità ridotta. Infatti, la presenza di strade piene di buche, marciapiedi stretti e dissestati, e l’assenza di scivoli, rendono il camminare a piedi molto impegnativo. Se a tutto ciò si aggiunge il mancato rispetto delle regole di parcheggio da parte di automobilisti e motociclisti, diventa chiaro che muoversi a piedi può diventare un’impresa ardua.

Reazioni alla Protesta

Tra le reazioni alla protesta, alcune persone suggeriscono di adottare sanzioni basate sul reddito, come avviene in Finlandia. Altri commentano sulla mancanza di educazione dimostrata da alcuni automobilisti. Molti si domandano quale sia stata la reazione del proprietario del SUV quando ha scoperto che la sua auto era stata trasformata in un tavolo da pranzo. Fonte



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Cronaca

Trullo, 32enne arrestato per aver gambizzato un ragazzo su un monopattino

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Sommario dell’evento

Cronaca Roma – Il caso riguarda un incidente avvenuto la scorsa estate, dove un giovane su un monopattino è stato avvicinato da un’auto e successivamente ferito con un’arma da fuoco. Dopo una lunga indagine, l’assunto autore del tentativo di omicidio è stato recentemente messo sotto custodia, nonostante il silenzio che ha circondato l’incidente.

Arresto e procedura legale

Le forces dell’ordine hanno emesso un ordine di custodia cautelare questa mattina per un uomo trentaduenne che viene indagato per il tentativo di omicidio avvenuto a Trullo l’estate passata. Direzione Distrettuale Antimafia ha supervisionato l’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato. Dopo mesi di inchiesta, la richiesta di arresto è stata presentata al Tribunale di Roma ed è stata approvata dal Gip.

I Dettagli dell’incidente

Il caso risale al tardo pomeriggio del 20 luglio a Trullo quando un ragazzo su un monopattino elettrico è stato preso di mira con colpi di pistola da un conducente in un’utilitaria. Secondo la ricostruzione degli eventi fatti dalle forze dell’ordine, l’uomo arrestato quest’oggi sarebbe stato la persona dietro l’aggressione. Nonostante la reticenza del ragazzo durante l’indagine, gli investigatori sospettano che conoscesse l’aggressore. Dopo avere riportato le ferite, invece di chiamare i servizi d’emergenza sul luogo dell’incidente, il ragazzo si è trascinato in un bar e ha chiamato sua madre per venirlo a prendere e portarlo in ospedale.

Indagini e conclusioni

Gli investigatori hanno individuato l’uomo grazie alle riprese di videosorveglianza della zona, rivelando indizi chiave per l’indagine. Il sospettato, già noto alle forze dell’ordine, ora deve rispondere delle accuse di tentato omicidio e violazione delle leggi in materia di armi. L’uomo è ora in custodia a disposizione della magistratura per un interrogatorio di garanzia. La conclusione dell’interrogatorio non è ancora stata resa pubblica. Fonte



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Cronaca

Cappellano arrestato per aver introdotto droga in carcere: Don Maurizio Verlezza

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Scoperta choc: droga in un pacco destinato ai detenuti

Cronaca Roma – Era previsto come un pacco di necessità per i detenuti, ma conteneva droga. Lo stupore della polizia penitenziaria è stato enorme quando ha scoperto che chi doveva fornire assistenza spirituale e favorire il reinserimento sociale era stato la stessa persona a introdurre la sostanza stupefacente all’interno delle mura carcerarie.

Sembra fosse il cappellano del carcere di Velletri, un sacerdote di 63 anni e parroco dell’Istituto Salesiano di Genzano, a portare la droga. Maurizio Verlezza, parroco del centro religioso di via Mazzini e direttore dell’oratorio Don Bosco, è finito in manette. Una figura nota in tutto il territorio nazionale per il suo lavoro nel volontariato.

Don Maurizio in possesso di droga e denaro

Don Maurizio, recentemente nominato curato della struttura carceraria di Velletri, è stato trovato in possesso di quasi un chilo di marijuana e oltre cinquanta grammi di cocaina. Nella perquisizione del suo appartamento all’interno della struttura salesiana dei Castelli, è stata trovata una notevole somma di denaro. Il pacco, nascosto con cura tra indumenti e articoli per l’igiene personale, conteneva anche due smartphone, presumibilmente utilizzati per comunicare con l’esterno. L’arresto del religioso ha scosso la comunità di fedeli di Genzano che lo ha sempre considerato un solido punto di riferimento.

Il Paese sotto shock

Seguendo la procedura standard, è stata effettuata una perquisizione della casa del parroco nella quale sono stati trovati e sequestrati oltre ventimila euro in contanti, nascosti nell’alloggio occupato dal prete, ex capo della chiesa San Marco di Latina. La figura del cappellano in un’istituzione penitenziaria è parte del trattamento di riabilitazione poiché fornisce il supporto religioso ad ogni detenuto. Quest’ultimo ha il diritto di visitare ogni cella senza essere accompagnato dagli agenti, per garantire massima riservatezza sia durante il sacramento che durante la conversazione con il detenuto.

Quest’operazione dellapolizia penitenziaria rientra nell’ambito delle indagini carcerarie. Precedentemente, una madre in visita al figlio detenuto aveva introdotto droga e poi è stata scoperta ed arrestata. Adesso, il sacerdote è stato detenuto in attesa di essere ascoltato dall’autorità giudiziaria di Velletri.

Precedenti e tendenze inquietanti

Questo non è il primo caso di cappellani coinvolti in simili scandali. Due anni fa in Sicilia è stato arrestato un francescano che, tra l’altro, era stato carabiniere prima di prendere i voti. Più recentemente, il prete straniero Milan Palkovic, 58 anni, in visita a Roma con un gruppo di connazionali, è stato fermato dalla polizia in piazza San Pietro con una pistola ad aria compressa, un cacciavite e un taglierino. I sospetti degli investigatori cadono sul un pellegrino, ritenuto il vero proprietario del borsello con la pistola, il quale avrebbe potuto consegnarlo al sacerdote per eludere i controlli di sicurezza del Vaticano. Fonte



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