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Cronaca

Filippo Roma e Fabrizio Arioli (Le Iene) liberati dai carabinieri

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Filippo Roma e Fabrizio Arioli (Le Iene) liberati dai carabinieri

L’inviato delle Iene Filippo Roma e il suo operatore Fabrizio Arioli sono stati liberati dalle forze dell’ordine dopo essere stati trattenuti nell’ambasciata della Costa d’Avorio. “I due stavano cercando di intervistare l’ambasciatore della Costa d’Avorio in Italia per chiedergli di un presunto mancato pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti. La sicurezza dell’ambasciata li trattiene all’interno dopo aver sottratto telecamera, schede e microfoni. La polizia italiana non può intervenire” si legge sul sito de Le Iene. “Ci hanno di fatto sequestrato all’interno dell’ambasciata della Costa d’Avorio in Italia, hanno fatto sparire telecamera, microfoni e schede e non ci fanno uscire da qui. Dopo aver visitato una mezza dozzina di rappresentanze diplomatiche, tra cui quella del Camerun, del Sudan e della Turchia, questa mattina siamo venuti all’ambasciata della Costa d’Avorio nella speranza di poter incontrare l’ambasciatore. Pare che l’ambasciata di questo paese avesse regolarizzato la sua posizione debitoria, ma non abbiamo fatto in tempo a chiedere spiegazioni. A un certo punto infatti sono arrivati 4 o 5 uomini della sicurezza e ci hanno tolto tutto, spiegando che non potevamo filmare all’interno. Nel frattempo dall’ambasciata hanno chiamato la polizia, che starebbe per arrivare ma non avrebbero alcun potere, perché l’ambasciata è territorio ivoriano. E da qui, dopo averci sequestrato il materiale, non ci fanno uscire, ci stanno trattenendo” ha raccontato Fabrizio Arioli. Quindi le parole di Filippo Roma: “I carabinieri hanno fatto un po’ una forzatura perché non potevano entrare armati dentro l’ambasciata, che è territorio della Costa d’Avorio. Una volta dentro hanno avviato una lunghissima trattativa con i vertici dell’ambasciata, capitanata dal comandante Valletta, della compagnia Roma centro. Un poliziotto ivoriano mi ha messo le mani addosso e dopo una colluttazione ho salvato il mio telefono. A un certo punto ci hanno detto che saremmo usciti di lì solo se avessimo consegnato i nostri cellulari. Loro sostengono di aver saldato il debito di oltre 70mila euro, ma non ci hanno mostrato i bollettini pagati. Per fortuna è andato tutto bene, ma sono stati momenti di grande tensione”. Telecamera, microfoni e schede, oltre ai cellulari di Filippo Roma e Fabrizio Arioli, sono stati sequestrati dai carabinieri.

Cronaca

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HaiMaiVistoUnOmaggioCosìControverso #AnniDiPiomboScandalo

L’Omaggio a Francesco Cecchin a Roma

In una piazza di Roma, un evento per ricordare Francesco Cecchin, il giovane vittima degli anni di piombo aggredito nel 1979, ha attirato attenzioni inaspettate. Quello che doveva essere un semplice tributo si è trasformato in un momento carico di tensioni, con partecipanti che hanno scandito il “presente” in modi che hanno suscitato curiosità e polemiche.

Gioventù Nazionale e l’Appuntamento Social

Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, ha organizzato un raduno sui social per le 18, proprio davanti al luogo dove Cecchin fu ritrovato. Ma mentre alcuni urlavano il “presente” in modo più contenuto, l’atmosfera si è scaldata con l’arrivo di ex militanti dell’estrema destra, pronti a rendere l’evento ancora più intrigante.

Saluti Romani e Atmosfera Carica

Immagina la scena: mentre la folla si riuniva, alcuni partecipanti hanno alzato il braccio in un saluto romano per “chiamare” il camerata Francesco Cecchin, mescolando ricordi del passato con gesti che continuano a far discutere. È un momento che fa sorgere domande: quanto è ancora vivo quel capitolo oscuro della storia italiana?

Le Misure di Sicurezza in Piazza

Per gestire l’afflusso di curiosi e manifestanti, la via è stata chiusa al traffico e presidiata dalle forze dell’ordine, trasformando una semplice piazza in un vero e proprio teatro di tensioni. Chissà cosa succederà la prossima volta?

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Cronaca

Tumore del colon retto, screening in stallo nel Lazio per mancanza di provette

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Tumore del colon retto, screening in stallo nel Lazio per mancanza di provette

Hai mai immaginato che un semplice blocco possa mettere a rischio la salute di migliaia di persone? #SaluteInPericolo #FarmacieSottoAttacco

Il Blocco Inatteso delle Asl

Le Asl stanno intervenendo in modo drastico, bloccando l’accesso alle farmacie in diverse zone, e questo sta creando un vero e proprio caos. Immagina di dover fare un esame fondamentale per la tua salute, ma improvvisamente tutto si ferma: è esattamente ciò che stanno vivendo migliaia di individui, con appuntamenti che potrebbero saltare da un momento all’altro.

L’Esame a Rischio e le Conseguenze

Questo esame, essenziale per diagnosticare e trattare problemi seri, è ora in bilico a causa di questi blocchi improvvisi. Le persone si chiedono: cosa sta succedendo davvero dietro le quinte? L’urgenza della situazione sta generando preoccupazione e interrogativi, con potenziali ritardi che potrebbero peggiorare le condizioni di molti.

La Promessa di Azione Politica

In mezzo a questa incertezza, il politico D’Amato entra in scena con una dichiarazione forte: “Presenterò un’interrogazione”. Questa mossa potrebbe essere la chiave per svelare i motivi di questi blocchi e trovare una soluzione rapida, lasciando tutti con il fiato sospeso su cosa succederà dopo.

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