Cronaca
ACILIA Morta la neonata ricoverata: la madre accusata di omicidio

È morta la neonata ricoverata in ospedale a Roma, dove era arrivata sabato in codice rosso con gravi ferite sul corpo a poche ore dalla nascita avvenuta in casa ad Acilia, nella periferia sud della capitale.
Morta la neonata di Acilia. I medici al momento del ricovero avevano riscontrato sul corpo della piccola diverse ferite, lividi e soprattutto un profondo trauma cranico. La madre, una trentenne italiana di origini svedesi, aveva raccontato che la piccola era caduta scivolandole dalle mani. Ma le lesioni sembrano compatibili con delle percosse.
Nei confronti della donna la Procura ha subito contestato il reato di tentato omicidio che ora diventerà omicidio volontario. “È caduta dal letto dopo il parto”, la difesa della madre della neonata morta. La donna avrebbe detto agli investigatori di non essersi resa conto di aspettare un bambino. A trovare la piccola in terra in una pozza di sangue, avvolta in un asciugamano e con il cordone ombelicale ancora non reciso, la madre della donna. A quel punto la nonna della bambina ha chiamato il 118, che l’ha portato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Bambin Gesù, dove è morta due giorni dopo.
La madre, fermata domenica, si trova agli arresti domiciliari. Il pm Antonia Giammaria ha chiesto la convalida del fermo per l’accusa di omicidio volontario. L’interrogatorio di convalida, se le condizioni fisiche della donna lo consentiranno, dovrebbe avvenire già oggi. Sulla vicenda indaga la Procura di Roma. Gli inquirenti dovranno capire la dinamica dei fatti e i motivi delle ferite. In particolare, se il trauma cranico sia dovuto a una caduta accidentale come sostiene la donna, da una manovra sbagliata della mamma oppure per le percosse subito appena venuta alla luce. Una risposta definitiva arriverà dall’autopsia che la Procura ha già disposto.
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Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
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