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Politica

Al via la riforma: stop alla prescrizione

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Al via la riforma: stop alla prescrizione

Scatta la nuova prescrizione, la riforma contenuta nel ddl Anticorruzione approvato lo scorso anno e meglio noto come ‘Spazzacorrotti’ da oggi entra in vigore.

Il provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale un anno fa, il 16 gennaio del 2019, contiene “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione. Nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”, prevedeva appunto che la riforma sulla prescrizione entrasse in vigore non prima dell’anno successivo.

Questo perché durante la trattativa dell’allora maggioranza gialloverde la Lega ottenne un anno di tempo per mettere in campo una riforma complessiva del diritto processuale penale e civile. Così da stabilire una durata massima per i processi, soprattutto penali. Riforma che però ancora non c’è. Intanto è cambiata la maggioranza di governo ma non le critiche alle norme sulla prescrizione. Che, sin dall’inizio, sono state al centro di un duro scontro con magistrati e penalisti, e che rischiano di mettere a dura prova la tenuta del governo.

Un vertice a hoc sul tema giustizia è fissato per il 7 gennaio. La riforma-bandiera dei 5 stelle prevede che la prescrizione sia sospesa dalla sentenza di primo grado o dal decreto di condanna. In sostanza la prescrizione termina di decorrere a partire dal primo grado di giudizio, senza alcuna distinzione però tra sentenza di condanna e di assoluzione. Dunque tutto ‘congelato’ fino alla data di esecutività della sentenza che definisce il giudizio o alla data di irrevocabilità del decreto penale.

È inoltre modificata la norma sulla decorrenza della prescrizione con riferimento al solo reato continuato. Il termine della prescrizione decorre, per il reato consumato, dal giorno della consumazione; per il reato tentato, dal giorno in cui è cessata l’attività del colpevole; per il reato permanente dal giorno in cui è cessata la permanenza. La novità riguarda il reato continuato, per il quale il termine di prescrizione decorre dal giorno in cui è cessata la continuazione.

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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