Cronaca
ROMA CASAMONICA La testimonianza integrale di Fazzari

ROMA CASAMONICA – Le parole di Massimiliano Fazzari nel corso del maxiprocesso.
ROMA CASAMONICA La testimonianza integrale di Fazzari. “A Roma nessuno si mette contro i Casamonica”, ha affermato Massimiliano Fazzari, il collaboratore di giustizia ascoltato nel corso del maxiprocesso che vede imputate 44 persone.
“C’è qualche gruppo che potrebbe fronteggiarli, ma preferiscono accordarsi con loro, nessuno ci si mette contro, sono tanti: se tu vai in 6 loro tornano in 20”, ha affermato il pentito.
Massimiliano Fazzari ha poi proseguito spiegando: “Quando abbiamo iniziato a non pagare gli interessi per un prestito sono iniziate le minacce, che arrivavano da Massimiliano Casamonica. C’era il timore che potesse accadere qualcosa e ci siamo allontanati da Roma. Ho anche pensato di scendere in Calabria per risolvere il problema in maniera diversa, ovvero far intervenire i miei cugini o qualche amico appartenente all’Ndrangheta”.
Rispondendo alle domande del pm, Fazzari ha inoltre parlato dell’ascesa dei Casamonica e dei rapporti con la Banda della Magliana: “Si sono fatti strada recuperando crediti per conto della Banda della Magliana. Vittorio, lo chiamavano il re, e dopo essere scesi dall’Abruzzo avevano preso contatti con la banda della Magliana”.
“Offrono prestiti, di solito chiedono il 20%, a me il 10% perché ero amico”, ha detto il pentito, “si pattuisce il tempo per restituire il 20% mensilmente che sono solo gli interessi, puoi pagare anche per 10-20 anni finché non hai consegnato tutto il capitale, se salti un mese gli interessi aumentano, fanno come vogliono”, chiarendo che “lì poi sono botte, se hai un locale ti levano il locale, se hai una casa ti levano casa”.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
-
Cronaca7 giorni ago
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!
-
Video7 giorni ago
Ladri in casa come entrano in casa ed i trucchi per sapere se ci siete #furto #casa #criminalità VIDEO
-
Roma e dintorni6 giorni ago
Morte in mare ad Anzio, Piero ed Enrico Arioli non ce l’hanno fatta
-
Calcio6 giorni ago
La Roma acquisti 2 campioncini. Piccoli lupacchiotti crescono