Roma e dintorni
ROMA PRATI Allarme topi in una scuola

ROMA PRATI Topi in una scuola nel cuore del quartiere nella zona nord della Capitale. I genitori degli alunni sono stati informati da una comunicazione urgente.
ROMA PRATI E’ allarme topi in un istituto situato nel quartiere zona nord della Capitale. L’istituto scolastico in questone è l’Ic Claudio Abbado – plesso Ermenegildo Pistelli’ di Via Monte Zebio. L’ufficio scolastico regionale per il Lazio, tramite comunicazione urgente, ha ha avvisato “i genitori dei bambini frequentanti la scuola dell’Infanzia Statale a tempo lungo che la presenza di tracce sospette di escrementi in alcune aule potrebbe determinare lo spostamento di bambini in altri spazi“.
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Roma e dintorni
Roma, Labbucci (Municipio I): “Con più strisce blu meno auto in sosta selvaggia, scelta giusta”

(Adnkronos) – “La delibera della Giunta Capitolina che riduce i parcheggi a strisce bianche e aumenta quelli a pagamento è una scelta giusta e attesa che, come Municipio I, avevamo da tempo proposto e sostenuto con convinzione. Serve una svolta che scoraggi l’uso dell’auto privata e favorisca una mobilità più razionale, sostenibile e a misura di chi ha reale bisogno di spostarsi”. Sono le parole di Adriano Labbucci, assessore alla Mobilità del Municipio Roma I sulla decisione del Campidoglio di riorganizzare la sosta su strada.
“Oggi – prosegue Labbucci – la sosta gratuita viene spesso utilizzata in modo irregolare, bloccando la rotazione dei veicoli e incentivando un uso improprio dello spazio pubblico. È ora di restituire ordine e funzionalità a una rete viaria troppo spesso congestionata. A rafforzare la bontà della misura c’è anche il pronunciamento della Corte di Cassazione, che ha chiarito come in aree come il nostro Municipio non vi sia l’obbligo di prevedere sosta gratuita”.
“Con questa scelta possiamo finalmente liberare posti auto per i residenti e migliorare la vivibilità complessiva del centro di Roma. A settembre presenteremo un pacchetto più ampio di interventi per la mobilità, che integrerà questa misura con nuove azioni per decongestionare il territorio e farlo respirare. Parliamo di un’area urbana unica al mondo e – conclude – dobbiamo trattarla come tale”.
Roma e dintorni
Caso Pamela, la mamma: “A Roma strappato striscione e vandalizzata panchina rossa”

(Adnkronos) – Strappato lo striscione in ricordo di Pamela Mastropietro, la 18enne romana violentata, uccisa e fatta a pezzi a Macerata nel 2018, dove c’era scritto ‘Infinitamente manchi….ma ci sei’, e vandalizzata la panchina rossa in sua memoria in piazza Re di Roma nella Capitale. A darne notizia è Alessandra Verni, la mamma della ragazza: “Nel cuore di piazza Re di Roma, è stata nuovamente offesa la memoria di Pamela Mastropietro. Uno striscione che la ricordava è stato strappato e gettato via, la panchina oltraggiata e rigata, fiori buttati a terra un gesto che parla di mancanza di rispetto e di umanità”.
“Sono profondamente stanca e delusa. Ogni atto vandalico è un colpo al ricordo, alla lotta per la giustizia e alla speranza di un mondo migliore – continua – Non saranno questi atti intimidatori e oltraggiosi a fermarmi! La memoria di Pamela e di tutti coloro che sono stati ingiustamente colpiti merita di essere onorata e rispettata”. “Facciamo sentire la nostra voce! Uniti possiamo creare consapevolezza, sensibilizzare e combattere per un cambiamento. Non lasciamo che l’indifferenza prevalga. La memoria è una luce che non deve spegnersi”, sottolinea.
Non è la prima volta che accade qualcosa di simile. Appena giorni fa, il 21 luglio, la mamma aveva fatto sapere di aver chiesto al Comune di Macerata di sistemare l’installazione, vandalizzata, dedicata alla figlia in via Spalato proprio davanti alla palazzina in cui fu uccisa nella cittadina marchigiana. “Sono anni che depredano la memoria di Pamela, ma stavolta è stato molto più forte rispetto alle altre”, sottolinea all’Adnkronos Verni facendo notare che dalla panchina rossa sono state cancellate proprio le parole della scritta che facevano riferimento a Pamela e alla sua memoria. “Io non se Pamela, per la sua storia e quello che rappresenta, dà fastidio a qualcuno o se accade perché sto ancora cercando di darle giustizia o perché stiamo organizzando una manifestazione per tutte le vittime e qualcuno non vuole darci voce – sottolinea Verni – Ma io non mi fermo, vado avanti”.
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