Primo Piano
CORONAVIRUS Ricciardi (Oms): “Allarme da ridimensionare, il 95% dei pazienti guarisce”
CORONAVIRUS Walter Ricciardi, componente del Comitato esecutivo dell’Oms e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso di una conferenza con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha dichiarato: “Dobbiamo ridimensionare questo grande allarme”.
Ricciardi ha continuato: “È giusto non sottovalutare il coronavirus ma la malattia va posta nei giusti termini. Su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente. 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario. Il 5% è gravissimo e di questi il 3% muore. Peraltro tutte le persone decedute avevano già delle condizioni gravi di salute. È molto importante che il paese sia unito per fronteggiare questi due focolai e per evitare diventino una epidemia. Le misure prese vanno nella direzione giusta. Si stanno prendendo in questo momento tutte le misure necessarie anche in raccordo con gli altri paesi. Sia quelli confinanti che vedremo oggi che quelli semi-confinanti.
C’è un accordo totale anche con la Commissione europea e con l’Oms sulle misure che stiamo prendendo. Qualche cosa si è persa nel fatto che la Costituzione attribuisce allo Stato solo programmazione, determinazione e finanziamento. Ma tutti i meccanismi di organizzazione e gestione sono affidati alle Regioni. Questo al contrario di altri paesi che hanno un’unica linea di comando e hanno meno casi rispetto a noi. Per quanto riguarda le mascherine, alla persona sana non servono a niente. Servono per proteggere le persone malate e per proteggere il personale sanitario”.
SEGUICI SU TWITTER
-
Video6 giorni ago
Uomo pericoloso crea il panico sotto la Metro VIDEO
-
Roma e dintorni6 giorni ago
Nuovi modelli di abitare sostenibile e inclusivo, si è svolto ‘Comunicare l’Abitare’
-
Ultime Notizie Roma6 giorni ago
Roma: trend ancora positivo per le compravendite immobiliari, ma il mercato è molto variegato
-
Attualità6 giorni ago
Tragedia al Luna Park: Stefano Cena, il giostraio, cade sotto i colpi di un branco a Capena