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ROMA Eataly ‘Festa delle Birre Artigianali’

ROMA Eataly presenta la nuova edizione della ‘Festa delle Birre Artigianali’. Più di cento birre in degustazione. Dal 28 febbraio al 1 marzo nel punto vendita di via Ostiense un nuovo appuntamento con il meglio della produzione birraria italiana e internazionale.
Dal 28 febbraio torna a grande richiesta da Eataly la ‘Festa delle Birre Artigianali’. Il terzo piano del punto vendita ospiterà le eccellenze produttive di Agrilab, Alta Quota, Baladin, Birra dell’Eremo, Birra Losa, Birra Oxiana, Birra Salento, Birranova, Birreria Eataly, Birrificio Decimoprimo, Birrificio del Doge, Birrificio Il Mastio, Birrificio Indipendente Elav, Birrificio Pontino, Brewfist, Cantaloop, Ecb, Evoque Brewing, Il Birrificio Cagliari, La Casa Di Cura, La Fucina, Maltovivo, Mastri Birrai Umbri e Rebels.
Una grande festa nel corso della quale si potranno degustare le migliori etichette italiane e internazionali, incontrare i mastri birrai e approfondire le conoscenze sul mondo della birra. Si inizia il 28 febbraio alle ore 18.00 con il Ballo delle Debuttanti, l’anteprima delle birre inedite 2020 a cura di ‘Cronache di Birra’. Le novità del panorama birrario scenderanno in pista per la prima volta. Una occasione unica in Italia per assaggiare in anteprima tante specialità.
Gli approfondimenti sul mondo della birra proseguiranno sabato 29 febbraio dalle ore 18.30 alle 19.15 con ‘Birre e produttori a confronto: talk con U.D.B.’. Un incontro con i birrai più importanti del festival per discutere e degustare le loro eccellenze. Sempre con gli esperti di U.D.B. sabato 29 febbraio, 1° turno dalle ore 19.00 alle 19.45 e 2° turno dalle ore 20.00 alle 20.45, si potrà prendere parte ai Beer Trail. Un tour di quattro tappe presso i birrifici presenti al festival per andare alla scoperta delle tecniche che rendono unica ogni birra.
Si replica anche domenica 1 marzo dalle ore 13.00 alle 13.45 e dalle ore 14.00 alle 14.45. Dalle ore 16.00 alle 17.00 si potrà fare un Tour del Birrificio di Eataly con il mastro birraio Fabio Mazzone. Un’altra interessante opportunità per immergersi nel mondo della birra e dipanare ogni dubbio e curiosità. Per i piccoli visitatori sarà disponibile da Eataly un’area gratuita al terzo piano a cura di Pop Lab.
Alla Festa si potranno assaggiare i cartocci di arrosticini, olive ascolane e patatine fritte di Scottadito, il Truffle Cheeseburger (pane cotto a legna ‘Panificio Merghè’, hamburger 180gr ‘Macelleria Galli’, lattuga romana, pomodoro, maionese al tartufo home made, bacon, crunch di cipolla e cheddar), il Friariello Burger (pane cotto a legna ‘Panificio Merghè’, hamburger 180gr ‘Macelleria Galli’, bacon, friariello ripassato aglio e peperoncino, scamorza e maionese al pepe home made) e il Pulled pork (spalla di maiale cotta al barbecue e sfilacciata, salsa barbecue e coleslow) di The Factory.
Da abbinare alle birre anche ravioli maiale e verza, pollo e verza e verdure di Dumpling, le bruschette di caciocavallo impiccato nella versione Gusto semplice (pane di Matera bruscato e caciocavallo), gourmet (pane di Matera bruscato, caciocavallo e aggiunta di tartufata con miele Millefiori del Pollino e scaglie di peperone crusco di Senise), pancetta (base con pane di Matera bruscato, pancetta di suino nero, caciocavallo e aggiunta di scaglie di peperone crusco di Senise o tartufata a scelta) e anche il tagliere lucano (tocchetti di caciocavallo, chips di crusco, salame e soppressata lucana con tarallucci al finocchietto di Matera).
Ad addolcire il tutto il Kruffin espresso di Casa Manfredi disponibile con crema pasticciera, gianduia e lampone. Non c’è festa che si rispetti senza musica. Gli Spaghetti Band animeranno le serate di venerdì e sabato con live music a partire dalle ore 21.00. Domenica sarà la volta del dj set con Solko dalle ore 13.00 alle 15.00 e a seguire Christian Orlandi dalle ore 19.00 alle 21.00. Sponsor tecnico della Festa delle Birre Artigianali è Texclusive. Media partner Cronache di Birre e Spaghetti Unplugged. ORARI: venerdì 28 febbraio dalle ore 18.00 alle 02.00. Sabato 29 febbraio dalle ore 18.00 alle 02.00. Domenica 1° marzo dalle ore 12.00 alle 23.00.
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Meteo
Meteo Roma. Le previsioni per il primo weekend di agosto

Roma tra sole e rovesci: il meteo di fine luglio e inizio agosto
Negli ultimi giorni, Roma ha vissuto un clima estivo piuttosto variabile. Dopo un inizio settimana caratterizzato da cielo sereno e temperature elevate, con massime che hanno superato i 32°C, mercoledì 30 luglio si è verificato un improvviso peggioramento che ha portato rovesci pomeridiani in alcune zone della città, accompagnati da un abbassamento delle temperature.
Il meteo a Roma per il fine settimana
Questa variazione era stata anticipata da un allerta meteo gialla, diramata dalla Protezione Civile, che ha raccomandato prudenza soprattutto nelle ore centrali del pomeriggio. Tuttavia, secondo le previsioni meteorologiche, il maltempo sarà solo passeggero. A partire da giovedì 31 luglio, il sole tornerà a splendere su tutta la Capitale, con temperature massime attorno ai 32°C e minime comprese tra i 18 e i 20°C. Anche venerdì 1 e sabato 2 agosto il tempo si manterrà stabile, con giornate prevalentemente soleggiate e un leggero vento che renderà il caldo più sopportabile.
Domenica 3 agosto, invece, potrebbe portare qualche rovescio pomeridiano, specialmente nelle zone periferiche. Da lunedì 4 agosto il meteo tornerà nuovamente stabile, con giornate calde, cielo sereno e condizioni favorevoli sia per chi resta in città sia per chi considera approfittare del bel tempo per una gita fuori porta. Come ogni estate romana, tra afa, sole e qualche pioggia a sorpresa, il tempo ci ricorda sempre quanto sia importante non dare nulla per scontato e quanto sia fondamentale rimanere aggiornati con le previsioni quotidiane, adottando le giuste precauzioni, soprattutto per chi è trascorre molte ore fuori casa.
Attualità
Kipin, Il biglietto da visita digitale che salva alberi e connette persone

In un mondo sempre più connesso e digitale, anche il gesto più semplice, come quello di consegnare un biglietto da visita, sta subendo una profonda trasformazione. Ma cosa succede quando innovazione tecnologica, attenzione all’ambiente e cura per l’identità aziendale si incontrano?
Nasce Kipin, una piattaforma che sta rivoluzionando il concetto di biglietto da visita, trasformandolo in uno strumento intelligente, completo, sostenibile e perfettamente integrabile nei flussi aziendali. Kipin non è solo un prodotto, è una visione. Dietro l’idea c’è Cristiano Vitolo, sviluppatore appassionato fin dall’età di dieci anni, che dopo anni di esperienza tra web agency, multinazionali e startup ha deciso di creare qualcosa che potesse fare la differenza, non solo nella sua vita, ma nel mondo intero. Così è nata una piattaforma capace di rispondere a un bisogno concreto: creare biglietti da visita digitali belli da vedere, facili da condividere e capaci di evolvere con chi li utilizza.
L’idea che nasce da un bisogno personale
Come spesso accade, le grandi idee nascono da necessità personali. Vitolo sentiva l’esigenza di gestire più biglietti da visita con identità grafiche differenti, per i vari progetti che seguiva. La prima versione di Kipin era pensata per singoli professionisti, ma presto le richieste delle aziende hanno indicato una nuova strada, dando vita a una piattaforma pensata anche per le realtà corporate, con funzionalità avanzate e integrazioni pensate per reparti sales, HR e marketing.
Kipin non è l’ennesima app per scambiarsi il numero di telefono. È invece un ecosistema totale, completo, un ponte tra la presentazione e la relazione, tra il design e la funzionalità, tra il primo incontro e il prossimo contratto. Kipin nasce infatti da chi ha sbagliato, imparato e solo dopo costruito.
Un impatto reale sull’ambiente
Oltre l’innovazione tecnologica, Kipin porta con sé un importante messaggio ambientale. Ogni anno, miliardi di biglietti da visita cartacei vengono stampati e rapidamente gettati via, ben l’88% di essi finisce nella spazzatura già poco dopo essere stato consegnato.
Kipin propone un vero e proprio cambio di paradigma: niente più sprechi di carta, niente più abbattimenti di alberi. Anzi, più utenti si iscrivono, più alberi vengono piantati. “Abbiamo già compensato oltre 86 tonnellate di CO2.” afferma Vitolo, sottolineando come la sostenibilità sia parte integrante della visione dell’azienda. Non a caso, molte realtà del mondo green sono tra le prime ad aver adottato Kipin.
Il biglietto da visita che non si perde (e che evolve)
Il cuore dell’offerta è una piattaforma accessibile da qualsiasi dispositivo connesso a Internet. Il biglietto da visita digitale di Kipin non si perde mai, resta sempre aggiornato, condivisibile e facilmente modificabile in tempo reale, ogni card può essere personalizzata nel layout, nei colori, nel font e perfino nell’URL. Inoltre, ogni utente può gestire più versioni del proprio biglietto, scegliendo cosa condividere e con chi, a seconda del contesto. Le funzionalità sono davvero molteplici: QR code dinamici, conferme di lettura, analytics su visualizzazioni e interazioni, accesso tramite Single Sign-On (SSO), ma anche integrazioni con Zapier, applicazioni, CRM e directory aziendali.
L’attenzione al design fa la differenza
In un tempo in cui tutto è standard, Kipin punta invece sulla personalizzazione visiva.
I template proposti dalla piattaforma sono solo un punto di partenza, ogni cliente può ricevere una card completamente su misura, in linea con la propria brand identity. Questo rende Kipin non solo uno strumento funzionale, ma anche un veicolo potente per l’immagine aziendale.
“Passare al digitale non deve significare perdere identità.” spiega Vitolo.
“Anzi, al contrario, il nostro obiettivo è aiutare le aziende a valorizzare la propria immagine, con un biglietto che è anche uno strumento di marketing e comunicazione.”. L’interfaccia utente della piattaforma è intuitiva, pensata per offrire un’esperienza fluida anche a chi ha poca dimestichezza con gli strumenti digitali.
Oltre l’app: card fisiche intelligenti
Per chi invece desidera ancora oggi un oggetto fisico da poter mostrare e portare con sé, Kipin ha sviluppato anche soluzioni NFC personalizzabili, come le card in bambù incise al laser, le card in acciaio premium, i bracciali e tag NFC da 18mm (i più piccoli sul mercato italiano). Tutti i dispositivi sono riutilizzabili e collegati al proprio biglietto da visita digitale, che può essere aggiornato o riassegnato in caso di necessità. Anche qui, l’obiettivo è unire innovazione, estetica ed ecosostenibilità, tutto con un sistema di sicurezza che consente, in caso di smarrimento, di sospendere la card direttamente dalla console di gestione. Kipin non ha potuto contare su grandi investimenti, anzi, ha costruito la sua crescita passo dopo passo, autofinanziandosi, testando sul campo, sbagliando e riprovando.
Un approccio che oggi ripaga con una base clienti in costante espansione e una reputazione solida nel mondo del digital networking. Dal 2017, Kipin si è quindi evoluta senza l’intervento di investitori esterni, una crescita organica guidata da ascolto dei clienti, testing e miglioramento continuo, ogni funzionalità oggi disponibile è nata da un bisogno reale, sperimentato in prima persona dallo stesso team.
I numeri premiano l’iniziativa: la piattaforma è oggi utilizzata attivamente da oltre 40.000 utenti, adottata anche da imprese strutturate con oltre 4.000 dipendenti, il numero di condivisioni dei biglietti da visita sopra 1 milione e mezzo. Tutte le figure che hanno bisogno di presentarsi (ed essere ricordate), creare connessioni in modo professionale e sostenibile, possono oggi usufruire di una piattaforma come quella di Kipin.
Guardando al futuro: identità digitale e AI
Nei prossimi anni, l’obiettivo di Kipin è diventare uno standard per l’identità digitale. Quindi, non solo biglietto da visita, ma anche pass digitale per fiere, eventi, incontri, un unico strumento per presentarsi e connettersi. La visione di lungo periodo punta a rendere Kipin una piattaforma orizzontale, capace di dialogare con tutte le principali tecnologie e dispositivi utilizzati nel mondo del business.
In arrivo anche nuove funzionalità basate sull’AI, soprattutto per la gestione avanzata dei contatti e dei lead. Un modo per unire ancora di più tecnologia e praticità, offrendo alle aziende strumenti concreti per aumentare la produttività e migliorare il ROI delle attività commerciali.
Non chiamatela startup
Anche se nata nel 2017, quindi una realtà giovane e innovativa, oggi Kipin non si riconosce più nell’etichetta di “startup”. Dopo anni di sviluppo costante, crescita organica e consolidamento di una base clienti stabile, Kipin è un’azienda strutturata, solida e completamente indipendente, capace di camminare con le proprie gambe senza investimenti esterni. La sua storia parla di resilienza, ma soprattutto di affidabilità: un team tecnico stabile, un prodotto maturo e un modello di business sostenibile sono oggi la garanzia di una piattaforma pensata per durare, evolversi e accompagnare le aziende nel lungo periodo. Perché l’innovazione, qui, non è più una promessa. È realtà quotidiana.
La forza di crederci (anche nei momenti difficili)
Come ogni progetto imprenditoriale, anche Kipin ha vissuto momenti di incertezza, ma è proprio in quei momenti che la visione di lungo periodo e la passione per l’innovazione hanno fatto la differenza. “Ci sono stati momenti in cui ho pensato di mollare tutto, ma l’amore per il progetto e la consapevolezza che non aveva ancora espresso tutto il suo potenziale mi hanno spinto ad andare avanti.” confida Vitolo.
M oggi Kipin è pronta per il salto, diventare il punto di riferimento per il networking digitale sostenibile in Italia (e non solo). “Connection and trees growing together”, uno slogan, una missione, una promessa mantenuta.
Per maggiori informazioni
Sito Internet: https://kipin.app
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