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Cronaca

ROMA Controlli anti spaccio della Polizia: sequestrati kg di ‘roba’

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ROMA Controlli anti spaccio della Polizia: sequestrati kg di ‘roba’.

ROMA Controlli anti spaccio della Polizia in varie zone della città. In azione gli agenti del commissariato Celio, che, coadiuvati dai colleghi di Trevi, hanno effettuato appostamenti ed osservazioni presso lo stallo della stazione Tiburtina. In manette è così finito O.A., cittadino nigeriano 21enne. In suo possesso è stato rinvenuto, nascosto in una borsa in tela blu, 1.036 kg di marijuana.    

In Piazza Ragusa, invece, durante un controllo, è stato arrestato dagli Agenti del Commissariato di P.S. San Giovanni S.D., un italiano di 29 anni. E’ accusato di produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacente. In suo possesso, l’uomo aveva 21 dosi di cocaina, del peso lordo complessivo di gr. 5.94. Altri gr. 74.8 della medesima sostanza e circa 5 gr. di mannite sono stati invece rinvenuti e sequestrati presso la sua abitazione.

E passiamo al parco Colle Oppio, dove gli agenti del Commissariato Viminale hanno tratto in arresto, per spaccio di stupefacenti, J.M., africano di 30 anni. I poliziotti lo hanno pizzicato durante alcuni servizi di osservazione, all’interno del Parco, di incontri finalizzati alla cessione di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato colto in flagranza di reato, con gr. 2,07 lordi di marijuana e 10,00 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio.

Altro fermo in via Giolitti, angolo via Mamiani, ad opera degli uomini del Commissariato di P.S. “Esquilino”. In manette è finito K.O., 34enne anche lui africano, accusato di spaccio di sostanza stupefacente del tipo eroina e resistenza a P. U. Gli agenti lo hanno fermato durante un controllo anti spaccio nei pressi del Mercato Esquilino, fiorente piazza di spaccio molto frequentata da tossici. Notato aggirarsi in zona con fare sospetto, è stato alla fine fermato in un supermercato, dove si era rifugiato per sottrarsi ai controlli. Una volta fuori dall’esercizio, l’uomo ha provato a resistere attivamente agli Agenti, espellendo inoltre dalla bocca, forse nel tentativo di disfarsene, un involucro con 15,7 gr. di eroina. Insieme alla sostanza, il 34enne aveva anche euro 120,00, probabile provento dell’attività illecita.

Il Quartiere Laurentino 38 è stato invece teatro di un’operazione di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente. In arresto, ad opera degli uomini del Commissariato “ Esposizione”, è finito un italiano di 47 anni, B. A.,  accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana. In suo possesso gli agenti hanno rinvenuto euro 390,00 e di 4,80 gr di hashish. Nella sua abitazione sono stati invece rinvenuti 47,9 grammi di hashish e 14,20 grammi di una sostanza vegetale di colore verde essiccata.

Manette ai polsi, in via Gino Nais, ad opera del personale del Commissariato Prati, per un Italiano di 43 anni, B. A., per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. In possesso l’uomo aveva gr. 0,3 di hashish, mentre circa gr. 500 di marijuana e gr. 6 di cocaina erano nella sua abitazione.

Durante un appostamento in via Floridiana, invece, è stato arrestato, per lo stesso reato, un uomo di 43 anni, B. A.. In suo possesso sono stati rinvenuti 32 gr. lordi di marijuana e circa 6 gr. di cocaina, nascosti in una custodia per occhiali. Presso l’abitazione dell’uomo sono stati trovati 9 involucri con 471 gr. di marijuana.

Controlli in viale Paolo Ferdinando Quaglia, Casilino, hanno portato all’arresto, da parte degli Agenti del Reparto Volanti hanno arrestato un ragazzo di 18 anni, M. C.. Accusato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, in suo possesso aveva 100 gr. di hashish.

Stessa sorte per un 41enne romano, che gli stessi agenti del Casilino hanno trovato in via di Torrenova con 100 grammi di hashish, suddivisa in due involucri, e denaro contante.

Intervenuti per sedare una lite in Circonvallazione Nomentana tra un uomo ed una donna, gli agenti del commissariato San Lorenzo e Sant’Ippolito, arrivati all’interno dell’appartamento, hanno percepito un forte odore di marijuana. Perquisito l’immobile, i poliziotti hanno scoperto 17 grammi di marijuana , un bilancino di precisione e 280 euro in contanti. R.LF. 25 anni, originario di Foggia è stato arrestato. 

Ieri, infine, gli agenti del Commissariato Torpignattara hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio, A.L., pregiudicato romano di 45 anni agli arresti domiciliari. I poliziotti gli avevano appena notificato un decreto di scarcerazione quando lo hanno trovato in possesso di 0,4 di hashish e 0,4 di metanfetamina e di un bilancino si precisione. 

INTANTO APPELLO DI MATTARELLA SUL CORONAVIRUS 

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Ma è normale chiudere via Tiburtina per lo street food?

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Via Tiburtina chiusa

Oggi la via Tiburtina è chiusa al traffico per consentire la 3 giorni dedicata allo street food. Una scelta che non è proprio il massimo per diversi motivi: il primo è che da oggi il traffico su via Tiburtina è impazzito per un evento privato che ha messo in seria difficoltà tutto il tratto di strada intorno ai quartieri adiacenti, tipo Casal Bertone, Casal Bruciato e Portonaccio.

Ci auguriamo che gli organizzatori e soprattutto le istituzioni del Municipio IV abbiano riflettuto su una location che di fatto sta in mezzo alla strada senza misure di sicurezza adeguate perché proprio a due metri dagli stand che somministrano cibi e bevande, le autovetture e i mezzi pubblici scorrono a velocità elevate.

Sicuramente dal Municipio avranno pensato anche ad altri posti per lo street food e sicuramente non c’era nemmeno un’alternativa, ma i disagi al traffico sono notevoli e la location, per così dire insolita, lascia più di qualche perplessità. La domanda nasce spontanea “Ma non c’era un altro posto per fare lo street food? La scelta del municipio ha spaccato in due il quartiere fra contrari e i favorevoli all’evento enogastronomico.

Ilaria Salis candidata alle Europee. Alla faccia delle persone perbene 



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Roma le moschee sono 53 ma solo 1 è riconosciuta

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Roma e l’Islam: Una Mappa delle Moschee Abusive

Roma è sempre più la capitale dell’Islam in Italia. La crescente minaccia del terrorismo di matrice islamica ha indotto il Viminale a mappare le moschee abusive presenti in città. Sono luoghi di culto spesso nascosti tra seminterrati e garage, in cui può annidarsi la radicalizzazione. In questi luoghi, infatti, si possono nascondere quei “lupi solitari”, spesso martiri della guerra santa. Nonostante l’apparenza della Grande Moschea, il principale centro culturale islamico d’Italia, molte strutture in cui i musulmani pregano sono costantemente monitorati dall’intelligence italiana.

Censimento delle Moschee Abusive

Attualmente, il censimento effettuato dai dipartimenti di sicurezza, guidati dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, attesta l’esistenza di 53 moschee abusive. Un numero che risulta molto più alto rispetto alle 30 censite dieci anni fa dall’antiterrorismo. Quest’ultimo, in un dossier, aveva rivelato un numero decisamente maggiore di strutture di preghiera illegali. Grazie alle sempre più incisive investigazioni, abbiamo assistito a un raddoppio del numero di centri culturali censiti. Questo ha permesso di mettere in luce una rete di imam integralisti e predicatori di odio, pronti a indottrinare le menti dei più giovani con la dottrina fondamentalista del martirio.

Contrastare l’illegalità e il Terrorismo

Questi “bacini” di illegalità non possono più essere tollerati, soprattutto alla luce degli attentati cruenti scatenati in Europa da terroristi islamici. Per questo l’allerta delle nostre forze dell’ordine è massima, come dimostra l’arresto del super terrorista del Tagikistan Ilkhomi Sayrakhmonzoda, fermato non appena sbarcato a Fiumicino. Numerose operazioni hanno portato a sventare diversi tentativi di atti terroristici in Italia. Le indagini dell’Antiterrorismo sono proiettate a 360 gradi, includendo anche l’analisi del dark web, le intercettazioni e il controllo dei testi nelle moschee abusive.

Le 53 Moschee Abusive: Situazione e Monitoraggio

Le 53 moschee abusive di Roma sono organizzate in capannoni, garage, seminterrati, appartamenti e spesso sono illegali ma tollerate. Esse sono suddivise in base al livello di rischio di radicalizzazione terroristica: nessun rischio, mediamente a rischio e rischio maggiore. Il ministro e le forze dell’ordine monitorano costantemente almeno la metà dei centri mappati, in quanto considerati a medio o alto rischio. Il monitoraggio dei luoghi e delle persone, insieme ad altri strumenti di controllo e prevenzione, rappresenta oggi uno dei principali strumenti per contrastare la radicalizzazione e il terrorismo.

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Natale di Roma, dal 19 fino al 21 aprile. Tutte le info sulla XXIV edizione

Un appuntamento imperdibile per tantissimi romani e turisti quello del Natale di Roma, Un evento che ogni anno diventa sempre più importante.

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Natale di Roma

Natale di Roma, tutto nella Capitale per la grande festa cittadina che rievoca l’amore per la romanità

Roma si prepara a celebrare la XXIV edizione dei Festeggiamenti del Natale di Roma, un evento straordinario dedicato alla storia e alla cultura della Città Eterna. Dal 19 al 21 aprile, il Circo Massimo e altri luoghi iconici della città si trasformeranno in scenari viventi dell’antica Roma, accogliendo circa 1800 rievocatori provenienti da 16 paesi europei.

I festeggiamenti, noti per essere il più grande evento al mondo di rievocazione storica dell’antica Roma, offriranno al pubblico un viaggio indimenticabile nel tempo, con ricostruzioni storiche, tornei, riti religiosi e civili che daranno vita alla magnificenza del passato romano. Come già fatto per le idi di Marzo.

Il Natale di Roma quest’anno avrà come tema il “Roma Regina Viarum”, ovvero la celebrazione delle antiche strade romane, simbolo di connessione e sviluppo dell’Impero. L’evento ha ricevuto importanti patrocini e auspici, tra cui quelli del Parlamento Europeo, del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e di Roma Capitale. Per ulteriori dettagli e il programma completo degli eventi, si può consultare il sito web ufficiale www.natalidiroma.it.



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Botte alla Sapienza tra studenti per Palestina e polizia, 2 gli arresti

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Studenti della Sapienza Caricati dalla Polizia

Un numero di studenti dell’università la Sapienza di Roma, che erano in corteo per la Palestina, sono stati fermati dalla polizia su viale Regina Elena. Quest’ultimo evento si è svolto al di fuori dell’istituzione universitaria.

Studenti Arrestati Durante Corteo

Gli studenti carichi della Sapienza sono stati trattenuti dalla polizia fuori dall’istituzione mentre era in corso un corteo per la Palestina. Durante l’evento, due studenti sono stati fermati e portati al commissariato. Entrambi sono stati arrestati, uno per danneggiamento aggravato e l’altro per resistenza aggravata. Entrambi saranno processati per direttissima domani mattina a piazzale Clodio.

Spostamento degli Studenti Learn Verano

Successive alle cariche, gli studenti si sono spostati a Piazzale del Verano, in attesa che i colleghi arrestati lascino il commissariato. Durante questo tempo, la polizia era in assetto antisommossa.

Dichiaraioni degli Studenti sulla Carica della Polizia

“Dopo la carica, la polizia ha fermato due dei nostri compagni e ci ha impedito di raggiungere la questura – dicono gli studenti presenti durante l’incidente. Anche se il Senato ha condannato il massacro e chiesto il cessate il fuoco, lo consideriamo solo un tentativo di pulirsi la coscienza. Le loro risposte alle nostre richieste sono vergognose, così come le cariche della polizia.”

Richieste di Dimissioni e Nuovamente Blindate dal Senato Accademico

“La risposta della Sapienza alla nostra mobilitazione è stata nuovamente un Senato Accademico blindato e la celere – dicono gli studenti della Fgc. L’università è disposta a caricare i suoi studenti piuttosto che ascoltare le istanze di migliaia tra studenti, ricercatori e professori. Chiediamo che la rettrice si assuma le sue responsabilità: dimissioni immediate!”

Continuano le Tensioni alla Sapienza

Tuttavia, continua l’occupazione della Sapienza da parte degli studenti pro Palestina. Nel tentativo di fare fronte agli eventi, gli studenti avevano annunciato la mobilitazione in linea con la riunione del Senato Accademico, chiedendo di prendere una posizione contro il genocidio in Palestina. Questa mattina, due studenti si sono incatenate all’ufficio del Rettorato per richiedere “la fine degli accordi dell’università con Israele e le dimissioni della Rettore Polimeni dalla fondazione Med Or”.

Risposta della Sapienza alle Manifestazioni

Nel pomeriggio, il Senato Accademico dell’università la Sapienza ha rifiutato di sospendere gli accordi di ricerca con gli enti di ricerca israeliani, anche se ha condannato l’escalation militare in Palestina. Le giustificazioni fornite indicavano che l’istituzione respinge l’idea che il boicottaggio della collaborazione scientifica internazionale, la rinuncia alla libertà d’insegnamento e di ricerca, possano favorire la pace e il rispetto della dignità umana.

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Roma, Rogo di Primavalle, Il Pd municipale non mantiene la parola e continua a lavorare

I consiglieri di Fratelli d’Italia del XIV Municipio accusano il Partito Democratico per lo sgarbo istituzionale

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Roma, Il Rogo di Primavalle – Era la notte del 16 aprile 1973 quando Stefano e Virgilio Mattei furono crudelmente arsi vivi nella propria abitazione nel quartiere Primavalle a Roma. La loro tragica “colpa” era quella di essere figli del segretario della locale sezione del Movimento Sociale Italiano. Questo barbaro crimine segnò profondamente non solo la città, ma l’intera nazione, durante gli anni tumultuosi degli “anni di Piombo”.

In rispetto e memoria di questa terribile tragedia che colpì il nostro territorio, Fratelli d’Italia ha concordato, durante la conferenza dei capigruppo del Municipio XIV, di interrompere le attività politiche per la mattinata odierna. Questo permetterà a tutti i consiglieri di partecipare alle diverse cerimonie commemorative istituzionali previste, con la presenza dei rappresentanti della Camera dei Deputati, della Regione Lazio e del Comune di Roma.

Tuttavia, questa richiesta concordata è stata disattesa nei fatti dalla maggioranza guidata dal Partito Democratico, poiché diverse commissioni si sono regolarmente tenute. Questo comportamento rappresenta un grave affronto istituzionale, contrastando con lo spirito di condivisione e pacificazione che stiamo faticosamente costruendo da anni e che auspichiamo il Presidente del Municipio possa condannare fermamente. Così in una nota i consiglieri di Fratelli d’Italia del Municipio XIV, Stefano Oddo, Alberto Mariani, Valentina Torresi e Domenico Naso.

“È fondamentale ribadire con fermezza il nostro impegno nel preservare viva la memoria di questo tragico evento – ha aggiunto il deputato e coordinatore romano di Fratelli d’Italia, Marco Perissa – Non solo come mero esercizio di ricordo, ma come condanna inequivocabile di ogni forma di violenza. Come ha giustamente sottolineato questa mattina Antonella Mattei, sorella di Stefano e Virgilio, dobbiamo essere un esempio per le giovani generazioni, insegnando loro che la violenza non rappresenta mai la soluzione per risolvere le divergenze, ma è piuttosto la causa di nuove e più profonde divisioni.”

Come istituzioni, è nostro dovere assicurare che tali atrocità non vengano mai dimenticate e che il ricordo di Stefano e Virgilio Mattei sia un costante monito contro l’odio politico e l’intolleranza.



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Fiano, 68enne scomparso e poi trovato morto in tragiche circostanze

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Fiano morto

Cronaca Roma – La sala operativa del comando di Roma, incaricata fin da ieri sera di coordinare le ricerche di un uomo disperso, un residente di Fiano di 68 anni, ha lavorato incessantemente insieme all’UCL (Unità Cinofile da Lavoro) e al Nucleo TAS (Tutela Ambientale e Speleoalpino) con il supporto della Squadra VF (Vigili del Fuoco) di Montelibretti, del Nucleo sommozzatori e del Nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale). La ricerca si è estesa anche all’utilizzo di un elicottero dei Vigili del Fuoco. Purtroppo, oggi è stato fatto il tragico ritrovamento del corpo senza vita dell’uomo presso la diga di Nazzano.

L’operazione di ricerca ha coinvolto un ampio spettro di risorse, tra cui volontari della Protezione Civile, carabinieri, personale dell’Enel e il servizio di emergenza 118. Nonostante gli sforzi congiunti delle varie agenzie e dei volontari, la tragica conclusione della ricerca ha portato alla scoperta del corpo dell’uomo disperso, lasciando un segno di dolore e tristezza nella comunità locale.



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Roma, Bruttissimo incidente a Torre Maura. Coinvolte 3 autovetture, un decesso

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Incidente a Torre Maura

Cronaca Roma – Incidente a Torre Maura, alle prime luci dell’alba, su via Casilina, nel quartiere del VI Municipio, di fronte al ristorante “Paglia e Fieno” a due passi dal mercato Rionale e appena dentro il grande Raccordo Anulare.

Ancora da accertare le esatte dinamiche ma, a quanto riferito dagli abitanti del quartiere c’è stato un incidente alle prime luci dell’alba, intorno alle sei e mezza. Un’autovettura di tipo Audi, ha tamponato un mezzo pesante e poi c’è stato un frontale con un’altra automobile che proveniva nel senso opposto. Nell’impatto una persona ha perso la vita.

La via Casilina è stata chiusa in attesa del pubblico ministero e per consentire ai vigili urbani per i rilievi stradali. Sul posto anche Anas per ripulire il manto stradale. La strada è stata chiusa al traffico. I vigili urbani del VI Municipio nella’ arco del tempo della chiusura del tratto stradale, si sono occupati di dirigere il traffico in quanto in prossimità dell’ incidente si trova l’ Ospedale Casilino e il G.R.A. nonostante ciò sono forti le ripercussioni sul traffico cittadino.

Seguono Aggiornamenti.

Riproduzione riservta.



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A Roma una chiesa prega affinché l’aborto non venga inserito nei diritti fondamentali della UE

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La giornata di preghiera e digiuno indetta dalla Parrocchia romana dei Santi Antonio e Annibale Maria per oggi, in occasione della votazione al Parlamento Europeo riguardante l’inserimento dell’aborto fra i diritti fondamentali dell’UE, rappresenta un momento di profonda riflessione e impegno spirituale.

La Chiesa cattolica, insieme ad altre istituzioni e comunità religiose, si oppone fermamente a questa prospettiva, considerando l’aborto non solo un atto contrario alla promozione della vita, ma anche una grave violazione dei diritti umani. La proposta di rendere l’aborto un diritto fondamentale è vista come un tentativo di promuovere una cultura di morte e di negare il valore e la dignità della vita umana, specialmente quella più vulnerabile e indifesa.

L’invito alla preghiera e alla supplica a Maria, madre della Vita, riflette l’importanza della dimensione spirituale nella lotta contro l’aborto. La partecipazione all’adorazione eucaristica e alla supplica comunitaria rappresenta un gesto di solidarietà e impegno nella difesa della vita, un’opportunità per esprimere con forza la contrarietà a questa proposta legislativa e per invocare la protezione divina sulla vita umana, soprattutto quella dei più deboli e indifesi.

La lettera del Parroco Padre Pasquale Albisinni sottolinea l’urgenza di agire e testimoniare la propria opposizione all’aborto, invitando i fedeli a non essere tiepidi nella difesa della vita e nella testimonianza dei valori evangelici. Questo appello richiama l’importanza di un impegno concreto e coerente, sia nella preghiera che nell’azione, per contrastare la cultura dell’aborto e promuovere una cultura della vita e della solidarietà.

In un momento in cui si discute di questioni così cruciali per la dignità umana, è fondamentale che la comunità religiosa si faccia portavoce dei valori evangelici e si opponga con fermezza a qualsiasi proposta legislativa che minacci il diritto alla vita e la dignità della persona umana. La preghiera e la supplica a Maria rappresentano un importante momento di unione e testimonianza nella difesa della vita e nella promozione di una cultura della solidarietà e della fraternità.



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Cronaca

Ma quale accoglienza, via certa gente da Roma. Inasprire le pene per le borseggiatrici

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Metro Roma borseggiatrici

Roma stop alle borseggiatrici sulla metro! Ma ci rendiamo conto oppure no di quanto la nostra civiltà europea, le nostre città, la nostra città Roma la capitale d’Italia, sia caduta così in basso?

Accoglienza, inclusione, tolleranza. A chi? Verso i delinquenti, verso gli stupratori, verso gli spacciatori, verso i criminali? Ma ci rendiamo conto che dobbiamo inasprire le pene per i borseggiatori? Vogliamo mettere in sicurezza chi si comporta correttamente, oppure dobbiamo ancora continuare a subire più di quanto stiamo subendo, tutti i giorni sui mezzi pubblici della Capitale?

Addirittura ora sulla metro di Roma, le faide di stranieri, sottolineiamolo, litigano per chi deve avere il diritto a rubare. Conto cosa fa il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, cosa dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri?

Ma ci rendiamo conto che urgentemente serve un inasprimento delle pene per questa gente che non deve stare qua in città? Non servono a nulla, non ci portano niente, non sono una ricchezza per la nostra nazione. Sono soltanto dei problemi.

Dove sta il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che faceva tutta la patriota? “Non siamo schiavi dell’America“, “Abbassiamo la benzina“, “Controlliamo l’immigrazione“. Dove sta, voi l’avete vista? La premier la prende la metro tutti i giorni da Anagnina a Battistini?

 

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Roma, Donna aggredita in metro a 8° mese di Gravidanza. Ma i Rom che valore danno alla città?

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Brutale attacco a donna incinta su metro di Roma: Sospetti per il racket di scippo

Cronaca Roma– In una scioccante serie di eventi, i passeggeri della metro B di Roma sono stati testimoni di un aspro attacco a una donna incinta che tentava di difendersi. La vittima, attaccata con calci e pugni, è stata poi lasciata a terra, i suoi assalitori si ritiene risiedano nel campo Rom di Castel Romano. Seguendo le informazioni pervenute, gli agenti sono riusciti a identificare tre sospetti, in relazione a un probabile racket di scippo nelle stazioni della metropolitana. La testimonianza della vittima e un video virale, pubblicato sulla pagina “Welcome to Favelas”, hanno avuto un ruolo decisivo nella loro identificazione.

“Sono incinta, non voglio più rubare”

La vittima del pestaggio, una borseggiatrice Rom che ha dichiarato di non voler più rubare a causa della gravidanza, è stata gravemente ferita e terrorizzata. Questo incidente ha scatenato un’ondata di paura tra i pendolari.

Condizioni della vittima

La donna, di origine croata e di 39 anni, è stata ricoverata all’ospedale a seguito dell’assalto violento. Maria Secic è attualmente in condizioni critiche al Policlinico Umberto I. Il parto è stato indotto poche ore dopo il suo ricovero, e fortunatamente il bambino sta bene. Maria, tuttavia, meno. Ha subito diverse fratture in tutto il corpo, inclusa la faccia, e sarà presto sottoposta a un intervento chirurgico. Le autorità temono che potrebbe essere costretta dai suoi parenti o conoscenti a ritirare la sua testimonianza.

Gli aggressori

Gli organi di sicurezza sono attivamente alla ricerca degli assalitori. Questa aggressione nella stazione di Termini potrebbe rivelare ulteriori dettagli riguardanti un possibile racket di borseggio gestito da uomini Rom. In molte occasioni, le donne vengono usate in queste operazioni poiché tendono a sfuggire alla sorveglianza e raramente finiscono in prigione. Maria Secic ha rivelato di essere stata attaccata perché le era stato riferito che il suo “guadagno” non era sufficiente, menzionando i tre assalitori come organizzatori dell’attività del racket di scippo. L’intera operazione è ora al centro di un conflitto riguardante le zone e i turni di “lavoro” tra latini e Rom, come dimostrato dagli eventi recenti che coinvolgono un colombiano e un venezuelano. Fonte



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