29 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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CORONAVIRUS Dipendente presidenza del Consiglio contagiato

Un dipendente della presidenza del Consiglio contagiato dal coronavirus. A denunciare il caso sono i sindacalisti Angelo Ariniello, Alessandra Barbacini, Paola Borrelli, Roberto D’Ancona, Giovannantonio Marini, Bruno Stramaccioni. I sindacalisti, tramite una lettera, chiedono “l’immediata chiusura del palazzo e l’immediata segnalazione alle autorità sanitarie territorialmente competenti del verificarsi del caso e dei nominativi del personale venuto a contatto stretto con l’affetto da Covid-19, affinché vengano prese le necessarie misure per evitare ulteriori diffusioni del contagio”.

Il dipendente della presidenza del Consiglio trovato positivo al coronavirus lavora negli uffici della logistica e dell’informatica di via della Mercede, sede distaccata di palazzo Chigi. Ma non solo. Anche due viceministri, Anna Ascani e Pierpaolo Sileri, hanno riferito di essere positivi al coronavirus. Con un post sui social la Ascani ha dichiarato: “Come sapete da sabato pomeriggio sono in isolamento domiciliare. Purtroppo, qualche ora fa, si sono manifestati i primi sintomi riconducibili al coronavirus. Per questo motivo ho effettuato il tampone che è risultato positivo. È fondamentale rispettare le indicazioni sanitarie. Se fossi uscita avrei incontrato molte più persone. Ringrazio il personale medico che sta lavorando assiduamente, con turni senza sosta. Ora ho solo qualche linea di febbre e un po’ di tosse ma mi sento bene. Visto che molti lo chiedono chiarisco che ho fatto il tampone come è previsto per chiunque sia in isolamento obbligatorio per contatto con un caso certo (io lo sono dallo scorso sabato) e presenti i sintomi. A 24h dal tampone ho saputo che sono positiva”.

Sempre tramite i social il viceministro Sileri ha raccontato: “Alcuni giorni fa ho avuto un contatto con un sospetto positivo. Appena mi sono accorto di avere dei sintomi mi sono isolato e ho iniziato a lavorare a pieno ritmo da remoto. Test positivo. Ho seguito da subito tutti i protocolli stabiliti dal ministero. Mia moglie e mio figlio stanno bene. Seppur nella stessa casa abbiamo diviso gli ambienti. Io e mia moglie siamo tornati a telefonarci come all’inizio della nostra storia. E ci facciamo forza insieme”.

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