Attualità
ERDOGAN – CONTE L’economia italiana nelle mani del Sultano?
“E’ un grande piacere avere come ospite il caro amico Conte: da quando ha preso l’incarico siamo in stretto contatto”. Queste le parole di Erdogan in occasione dell’incontro con il premier Giuseppe Conte avvenuto il 13 gennaio scorso ad Ankara, nel corso del quale il presidente turco non ha mancato inoltre di ricordare che “l’Italia è partner strategico e alleato” della Turchia.
Delle relazioni tra Italia e Turchia se ne sta discutendo molto nelle ultime ore, specie dopo la decisione di Erdogan di aprire i confini verso l’Europa ai profughi ospitati ad Ankara. L’accondiscendenza dell’Italia nei riguardi del governo turco non potrebbe spiegarsi senza tenere conto degli interessi economici e politici che intercorrono tra i due Paesi. Non solo aziende come Pirelli e Ferrero, ma anche Leonardo, ex Finmeccanica, è presente con sedi in Turchia; per non parlare della Vitrociset, acquistata lo scorso anno dall’ex Finmeccanica e specializzata nel settore della difesa, sicurezza e trasporti, o della Selex ES Elektronik Turkey.
La lista delle imprese italiane che operano o hanno avuto contatti con la Turchia è veramente lunga, e ciò potrebbe spiegare il cauto atteggiamento tenuto dal nostro governo nei riguardi delle iniziative portate avanti dalla Turchia in politica estera.
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