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In arrivo nuova sospensione delle cartelle esattoriali?

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cartelle esattoriali

Il governo Conte pare sia intenzionato ad andare incontro ai cittadini prorogando i tempi di sospensione delle cartelle esattoriali, dei pignoramenti e dei debiti erariali.

Come sanno bene i nostri lettori, il Coronavirus ha stravolto tantissime cose, fra queste c’è anche la procedura di riscossione. Da fonti vicino al Ministero di via XX settembre dovrebbe essere in arrivo una buona notizia per i cittadini romani alle prese con le cartelle esattoriali. Infatti dal ministero dovrebbe arrivare una ulteriore sospensione degli atti di accertamento e delle cartelle esattoriali – già fissata al 31 maggio 2020 – fino al 30 settembre 2020 nonché della sospensione dei pignoramenti esattoriali per tutti i debiti erariali. Tali nuove misure dovrebbero infatti essere al varo da parte del Governo in un nuovo decreto nonostante il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, abbia già dichiarato che oltre 8,5 milioni tra cartelle e accertamenti fiscali sarebbero già pronti a partire dal 31 maggio 2020.

ALTRA NOVITA’ SUI PIGNORAMENTI?

Il Governo Conte bis è già al lavoro anche per l’introduzione di una norma che potrebbe prevedere la sospensione dei pignoramenti dell’Agenzia delle Entrate, già in atto, sugli stipendi dei contribuenti italiani. Se queste novità non saranno confermate da Palazzo Chigi, ricordiamo ai lettori che dal 1 giugno 2020 l’Agente della Riscossione potrebbe cominciare a notificare nuove cartelle esattoriali.

Avvocato Daniele Starace

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51enne muore soffocato da un boccone, nipote aggredisce l’infermiere in ospedale

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La Tragica Notizia

La notizia della morte per soffocamento di un parente ha scatenato un violento attacco contro un infermiere, durato fino all’arrivo di altri operatori sanitari.

Eventi nel dettaglio

Un tragico incidente ha avuto luogo nel Frusinate, in località Foresta a Cervaro, all’ora di pranzo. Un uomo mentre stava mangiando un pezzo di pane, si è soffocato. I presenti hanno prontamente chiamato il 118, ma purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Ben presto, al pronto soccorso è arrivato anche il nipote dell’uomo, che, sconvolto, ha attaccato un infermiere. In risposta è stata richiesta la presenza dei carabinieri.

La Morte per Soffocamento

L’uomo, un 51enne disabile, durante il pranzo con la sua famiglia ha iniziato a tossire in seguito all’ingestione di pane, mostrando i primi sintomi di soffocamento. La situazione è rapidamente peggiorata, fino al punto da richiedere l’intervento del 118, come riportato dall’Agenzia Nova. Gli operatori del 118, provenienti dall’ospedale di Cassino, hanno incontrato i parenti dell’uomo in auto mentre lo stavano portando verso l’ospedale. L’uomo era già incosciente. Nonostante gli immediati e disperati tentativi di rianimazione e di liberare le vie respiratorie, l’uomo è deceduto poco tempo dopo.

Aggressione all’Infermiere

In seguito alla tragedia, è arrivato al pronto soccorso il nipote dell’uomo deceduto, un giovane di 25 anni. Dopo essersi reso conto della morte del parente, ha preso a manifestare la sua rabbia ed ha aggredito un infermiere. Nonostante l’intervento dei carabinieri il venticinquenne ha continuato a colpire l’infermiere fino a quando non è stato fermato. La salma del 51enne è stata trasportata all’ospedale di Cassino, dove anche l’infermiere ha ricevuto le cure necessarie. Le azioni del venticinquenne sono ora oggetto di indagine.

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Arresto dopo due mesi per l’aggressore accusato di tentato omicidio

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Arrestato un uomo di 38 anni accusato di tentato omicidio a Tarquinia

Un uomo di 38 anni è stato arrestato e trasferito nel carcere di Civitavecchia, accusato di aver accoltellato un altro uomo a Tarquinia nel mese di febbraio.

Fatti e Circostanze del Caso

L’uomo, identificato dai carabinieri del Nucleo Operativo di Tuscania, è accusato di tentato omicidio nei confronti di un quarantasettenne. La vittima è stata aggredita con un’arma da taglio, subendo ferite profonde. Dopo l’aggressione, le forze dell’ordine ed il pronto soccorso sono prontamente intervenuti, trasportando l’uomo ferito d’urgenza all’ospedale per le gravi ferite subite.

Dettagli sull’Aggressione

L’accaduto risale al mese di febbraio in Tarquinia, una località nel litorale nord di Roma, in provincia di Viterbo. Dopo l’attacco, la vittima è stata rapidamente condotta al pronto soccorso e ricoverata per gravi lesioni da arma da taglio. Durante una lite, l’aggressore avrebbe estratto un coltello, presumibilmente per questioni legate allo spaccio di sostanze stupefacenti, come emerso dalle indagini.

Le Indagini e l’Arresto del Sospetto

All’arrivo dell’allarme, le indagini sono state avviate dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tuscania. Le forze dell’ordine hanno iniziato servizi di osservazione e controllo sul territorio per identificare l’autore dell’aggressione. E ci sono riusciti: l’uomo di 38 anni è stato identificato e consegnato all’autorità giudiziaria di Civitavecchia, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per lui.

Localizzazione e Spostamento in Carcere dell’Individuo

Successivamente, i Carabinieri hanno trovato l’uomo mentre viaggiava lungo la via Aurelia, al ritorno da una trasferta. L’uomo è stato quindi trasferito presso la Casa Circondariale di Civitavecchia con l’accusa di tentato omicidio.

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Ricollocamento di migliaia di sanpietrini a Roma: ecco il processo

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La storia dei sanpietrini di Roma con l’ingegnere Stefania Nardocci

Abbiamo recentemente esplorato la storia dei famosi sanpietrini di Roma insieme all’ingegnere Stefania Nardocci del dipartimento lavori pubblici e infrastrutture di Roma Capitale.

Conosciuti sia da abitanti che turisti, i sanpietrini (o sampietrini) di Roma sono diventati uno dei simboli principali della città. Questi caratteristici blocchetti di leucitite, una roccia vulcanica comune nelle zone dei Colli Albani e del Viterbese, sono l’essenza del selciato che costituisce molte delle strade di Roma. Tuttavia, ci sono diverse domande sulla loro origine, sul perchè portano questo nome e sulla loro varietà. Per dare risposta a queste domande, abbiamo intervistato l’ingegnere Stefania Nardocci.

L’origine del nome sanpietrino

L’origine del nome “sanpietrino” può essere facilmente indovinata da un abitante di Roma. Questo termine è nato nel 1725, quando Monsignor Ludovico Sergardi, allora prefetto ed economo della Fabbrica di San Pietro, decise di utilizzare i sanpietrini per ripavimentare la piazza della Basilica, che a quel tempo era in pessime condizioni.

Secondo alcuni storici, la decisione di fare questa scelta derivò da un incidente in cui la carrozza del papa Benedetto XIII Orsini rischiò di ribaltarsi a causa del terreno malmesso della piazza. Questi blocchetti di pietra, noti anche come “serci”, esistono in diverse dimensioni e forme, variando di gran lunga in base alla loro stratificazione e finalità specifiche.

Previsioni di lavori per il Giubileo 2025

Uno degli ultimi dati forniti dal Campidoglio segnala che a Roma esistono circa 65 milioni di sanpietrini, che possono coprire all’incirca 100km lineari di strada. Attualmente, sono in corso lavori di riqualificazione e sostituzione dei sanpietrini in diverse zone della città, incluso Via dell’Ara Massima di Ercole e Clivo dei Publicii nel quartiere Aventino.

Questi lavori di rifacimento, coordinati dal Dipartimento dei Lavori pubblici, prevedono due diversi interventi che dovrebbero concludersi entro l’estate. Una volta terminati, verranno posizionati più di 100mila sanpietrini nuovi per valorizzare la storica passeggiata che dal Circo Massimo conduce all’Aventino.

Questi trabalzi sono dettati dalla necessità di preparare la città per il Giubileo del 2025 e prevedono la rimozione dei sanpietrini da zone ad alto flusso per spostarli in strade storicamente più significative e meno frequentate.

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Ragazzo 19enne muore dopo operazione allo stomaco per dimagrire: indagini in corso

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Denuncia di omicidio colposo dopo la morte di un giovane che aveva subito un intervento per dimagrire

Un 19enne è deceduto in seguito ad un intervento chirurgico per dimagrire. Le circostanze della sua morte stanno ora facendo oggetto d’indagine, in particolare si sta cercando di stabilire una possibile correlazione tra l’intervento realizzato nella clinica di Arezzo e la morte avvenuta a Roma, dove il ragazzo risiedeva.

Un intervento dagli esiti tragici

Filippo Cocci, un ragazzo diciannovenne che pesava 160 chilogrammi, aveva deciso di sottoporsi a una riduzione dello stomaco in una clinica di Arezzo, ma pochi giorni dopo l’operazione, è morto. Dopo la dimissione, il giovane ha iniziato a manifestare forti dolori addominali, degenerati poi in una condizione fatale.

Apre l’inchiesta la Procura di Roma

In risposta a questo drammatico evento, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Alcune cartelle cliniche sono state sequestrate e un’autopsia è prevista per il prossimo venerdì: l’esame contribuirà a stabilire le cause del decesso e una possibile causalità fra l’operazione e la morte del ragazzo.

Il decorso post-operatorio fino alle drammatiche conseguenze

Dopo l’intervento eseguito a metà aprile, Filippo era stato dimesso lunedì 21 aprile e poi aveva fatto ritorno a casa sua a Roma. Poi, i dolori addominali sono iniziati il giovedì successivo, portandolo al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Nancy, dove pareva che tutto fosse nella norma.

L’intervento del 118 e la tragica fine

Il giorno dopo le sue dimissioni, i dolori sono diventati insopportabili fino al punto che Filippo non riusciva più a camminare. Il servizio di emergenza 118 è stato chiamato, ma Filippo è arrivato in ospedale solo tre ore dopo e, purtroppo, circa quaranta minuti dopo il suo ricovero, è deceduto.

Le indagini in corso

Subito dopo il decesso del ragazzo, il padre con i suoi legali ha presentato denuncia per omicidio colposo ai carabinieri della stazione Medaglie d’Oro. Un’autopsia è stata programmata per stabilire se vi sia una correlazione fra l’operazione nella clinica di Arezzo e la morte del giovane e, se sì, per individuare i responsabili.

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Grave incidente – Trasporto d’emergenza al Gemelli di Roma

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Incidente Domestico Causa Gravi Ustioni a Bambino

Un terribile incidente domestico ha causato gravi ustioni a un bambino di 18 mesi. Il piccolo si è rovesciato addosso acqua bollente, riportando ferite gravi a collo e torace. Dopo l’accaduto, è stato subito trasportato al policlinico Gemelli di Roma per le cure del caso.

L’incidente è avvenuto in un attimo. Il piccolo residente ad Orte ha finito per rovesciarsi su dell’acqua bollente. Le gravi ustioni e l’età del bambino hanno reso necessario l’intervento dell’elisoccorso, che ha trasportato il bambino all’ospedale romano.

Cosa E’ Accaduto

La vicenda si è svolta domenica pomeriggio, 28 aprile 2024. Il bambino residente ad Orte, nel Viterbese, era a Terni, in Umbria, al momento dell’incidente. Secondo le informazioni disponibili, si è trattato di un tragico incidente domestico con l’acqua bollente causando severe ustioni al piccolo. I soccorritori del 118 sono stati allertati e hanno trasportato il piccolo all’ospedale locale, il Santa Maria di Terni.

La Prima Fase di Cura e il Trasferimento a Roma

L’ospedale ha immediatamente prestato le cure necessarie, intraprendendo la prima fase di cura finalizzata alla stabilizzazione del bambino. Date le gravi ustioni, in particolare quelle al collo e al torace, è stato deciso di attivare l’elisoccorso e di trasferire il piccolo a una struttura più avanzata.

Lo spostamento d’urgenza è avvenuto verso il policlinico Gemelli di Roma. Il piccolo, accompagnato da un team di supporto medico e dalle forze dell’ordine, è stato immediatamente trasferito alla terapia intensiva pediatrica. Nonostante le condizioni gravi, il bambino non è in pericolo di vita.

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Primo Maggio: temporali forti in arrivo

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Previsioni Meteo: Tempesta prevista sulla Festa dei Lavoratori

Oggi si registra un bel tempo, ma secondo le previsioni tutto cambierà nella giornata di mercoledì primo maggio, in occasione della Festa dei Lavoratori. A Roma sono previsti forti temporali sia in mattinata che nel corso del pomeriggio, ma in generale è previsto un forte maltempo su tutto il territorio regionale.

Cambiamento del Tempo previsto per il Primo Maggio

La giornata di oggi, martedì 30 aprile, sarà caratterizzata da bel tempo con temperature sopra la media su tutto il territorio del Lazio. Tuttavia, nella giornata di mercoledì primo maggio, tutto dovrebbe cambiare. A Roma ed in tutto il Lazio, sono previsti forti temporali con un calo significativo delle temperature, che torneranno sotto le medie stagionali. Le temperature minime si aggireranno intorno ai 10 gradi mentre le massime non dovrebbero superare i 18/19 gradi nelle ore più calde della giornata. Secondo le previsioni dei principali siti meteo, il maltempo dovrebbe persistere fino a venerdì. Potrebbe tornare il bel tempo nel weekend, ma i meteorologi non hanno ancora conferma a riguardo.

Previsioni Diffuse da Ilmeteo.it

Secondo gli esperti del sito IlMeteo.it, il Ponte del Primo Maggio sarà caratterizzato dal maltempo. Nella giornata di mercoledì si prevede “un marcato peggioramento del tempo, particolarmente evidente nel Nord Ovest. Con il passare delle ore, il maltempo si estenderà a tutte le regioni nord-occidentali, comprese ampie zone dell’Emilia Romagna e i settori più a ovest del Veneto. In parallelo, l’atmosfera diventerà progressivamente più instabile su tutta la fascia centrale tirrenica, fino alla Campania. In queste aree, i fenomeni atmosferici potranno essere particolarmente intensi, con frequenti temporali e occasionali grandinate. Da non sottovalutare le temperature, che nelle aree colpite dal maltempo faranno registrare un netto calo”. Un nuovo aumento della pressione è previsto tra venerdì e sabato.

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Processo per l’omicidio del 14enne Alexandru Ivan a Roma: quattro indagati

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Omicidio Alexandru Ivan: Giudizio immediato per i sospetti

Un giudizio immediato è stato stabilito per i quattro presunti responsabili dell’omicidio del 14enne Alexandru Ivan. Il ragazzo è stato assassinato nel parcheggio della stazione della Metro C Pantano nel gennaio scorso.

Il luogo della sparatoria

Dettagli dell’omicidio

La Procura di Velletri ha richiesto e ottenuto il giudizio immediato per i quattro sospetti dell’omicidio di Alexandru Ivan. Il 14enne è stato ucciso con un colpo di pistola nel parcheggio della stazione della metro C Pantano, situata tra Roma e Montecompatri, la notte tra il 12 e il 13 gennaio. Il processo inizierà il 4 ottobre presso la Corte d’Assise di Frosinone, e l’accusa per gli imputati è omicidio volontario in concorso.

Dinamica dell’omicidio

L’annessi dettagli del caso riferiscono che l’omicidio è avvenuto nel cuore della notte. Alexandru era in un’auto con il compagno della madre nel parcheggio della stazione della Metro C Pantano. Altre auto arrivarono sul posto, e furono sparati diversi colpi di pistola. Un colpo colpì Alexandru all’addome, che morì poco dopo.

Due giorni dopo l’incidente, Corum Petrov, 24enne, si presentò ai Carabinieri dichiarando di essere stato presente durante l’incidente. Dopo, gli investigatori fermarono il cugino di Petrov, Dino Petrov, che era fuggito a Treviso. L’ultimo indagato, Massimo Komarov, alias Janko, di 26 anni, è accusato anche lui di essere stato presente al momento dell’omicidio. L’accusa per tutti e quattro i sospetti è omicidio in concorso.

Le ipotesi sull’omicidio di Alexandru

Il movente dell’omicidio dell’adolescente rimane poco chiaro. Lo zio del ragazzo ha dichiarato che “L’obiettivo non era nessuno. Prima hanno sparato in aria, poi hanno colpito Alexandru ed è morto. Se avessero voluto colpire qualcuno, l’avrebbero fatto subito. Sostengo che sia stata una trappola”. Egli ha riferito i fatti di quella notte dopo aver sentito da alcuni presenti che prima dell’omicidio ci sarebbe stata una lite in un bar, seguita a un diverbio banale.

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Incendio nei canneti adiacenti alla pista ciclabile

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Incidenti al Stadio Olimpico di Roma

Nella notte è scoppiato un incendio nelle vicinanze dello Stadio Olimpico, precisamente a ridosso della pista ciclabile di Via Capoprati. Le cause dell’incendio restano ancora da determinare.

Dettagli dell’Incendio

L’incendio si è diffuso rischiando le banchine del fiume Tevere intorno all’1:30 del mattino, in prossimità dello Stadio Olimpico di Roma, all’altezza del bar River. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a domare le fiamme in un’ora. Le indagini per determinare le cause dell’incendio sono ancora in corso.

Area di Rischio

L’incendio si è verificato vicino alla pista ciclabile di Via Capoprati, nell’incrocio tra il Ponte Duca d’Aosta e il Lungotevere Maresciallo Diaz. Questa è un’area particolarmente pericolosa a causa della presenza di canneti facilmente infiammabili. Le fiamme hanno bruciato una vasta area di vegetazione vicino alle banchine del fiume.

I Vigili del Fuoco Intervengono

I vigili del fuoco hanno risposto all’incendio con un’autopompa serbatoio e con il supporto di un’autobotte. Grazie a loro, l’incendio è stato circoscritto e impedito di diffondersi lungo l’intera banchina, dove di solito sono parcheggiate auto e biciclette. Una densa nuvola di fumo era ancora visibile per gran parte della notte nelle zone di Ponte Milvio e Flaminio.

Reazioni Sociali

Sui social media, il gruppo Welcome to Favelas ha condiviso un video dell’intervento dei vigili del fuoco. Nel video si può vedere l’autocisterna che aiuta a limitare i danni e a impedire che le fiamme si diffondessero alla vicina banchina. Gli utenti hanno espresso preoccupazione per la presenza dei canneti infiammabili, suggerendo che dovrebbero essere rimossi per prevenire incidenti simili in futuro. Molti utenti hanno espresso il loro disappunto per la situazione, sottolineando l’urgente necessità di una migliore gestione delle aree in riva al fiume.

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Visita familiare a Roma

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Tragedia in Via Labicana

Una tragica morte di un turista americano ha svegliato la zona di Esquilino a Via Labicana. Il signore, di 77 anni, ha accusato un malore mentre stava camminando lungo la strada.

Il Mancamento

Il turista americano, in vacanza a Roma con alcuni familiari, era percorreva via Labicana, all’altezza del civico 49, nella zona di Esquilino. Poco dopo le ore 10.00, ha avuto un mancamento.

Intervento della Polizia

L’uomo si è adagiato vicino allo spartitraffico che separa la carreggiata laterale da quella centrale. Una pattuglia del I gruppo centro della polizia locale di Roma Capitale, nel corso del suo servizio di vigilanza nella zona dell’Esquilino, si è resa conto della situazione.

Rianimazione e Morte

I vigili urbani sono subito intervenuti e hanno allertato il 118. Gli operatori sanitari, giunti sul posto con l’ambulanza, hanno cercato di rianimare il turista, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. L’uomo è deceduto per il malore e la sua salma è stata portata in ospedale.

Il Viaggio Che ha Portato alla Tragedia

Un viaggio di relax per godere delle bellezze di Roma con i familiari si è trasformato in tragedia per il turista americano di 77 anni. Erano da poco passate le 10.00 del mattino di lunedì 29 aprile, quando l’uomo si è accasciato a terra in via Labicana, nel cuore della città.

Tentativi di Rianimazione falliti

L’uomo ha cominciato ad avvertire i primi sintomi nei pressi della Basilica di San Clemente, a pochi metri dalle fermate della metropolitana di Colosseo e Manzoni. Gli agenti del I gruppo centro della polizia locale di Roma Capitale sono immediatamente intervenuti e hanno chiamato il 118. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, l’anziano turista è deceduto.

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Stabilimento Precedentemente Frequentato dai VIP

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Incendio allo Stabilimento La Casetta di Ostia: una struttura storica

Un incendio si è sviluppato all’interno dello storico stabilimento La Casetta di Ostia. Negli anni passati, questo luogo è stato un rinomato punto di ritrovo per il jet-set.

Il fuoco ha preso vita all’interno del noto stabilimento balneare La Casetta di Ostia. Da quanto è stato possibile apprendere, le fiamme hanno interessato alcune cabine del locale ormai abbandonato da tempo, situato lungo il lungomare Amerigo Vespucci. Parte della struttura è stata completamente devastata e una nuvola di fumo nero si è sollevata dal luogo dell’incendio. Al momento, le cause dell’incendio sono sconosciute.

La Casetta: da meta VIP a struttura abbandonata

Molti anni fa, La Casetta era una delle più popolari località balneari di Ostia, frequentata dai vip per trascorrere piacevoli giornate sulla spiaggia del litorale romano. Tra i clienti regolari, per citarne alcuni, c’erano politici come Giulio Andreotti e Ugo La Malfa e la presentatrice Alessia Marcuzzi.

Lo stabilimento La Casetta è stato chiuso e abbandonato diversi anni fa. I problemi giudiziari sono iniziati negli anni ’90, con una chiusura forzata per un presunto abuso edilizio. Da allora, lo stabilimento è stato completamente abbandonato: i sigilli sono stati infranti più volte dai vandali e l’erosione del litorale ha causato gravi danni alle strutture del locale.

Il declino di La Casetta

Nonostante l’assoluzione per il presunto abuso edilizio, alla scadenza della concessione, il Comune di Roma ha deciso di mettere all’asta La Casetta, ponendo fine alle speranze di un ritorno alla vita del famoso stabilimento balneare. Da allora, lo stabilimento è rimasto totalmente abbandonato e le strutture rimaste sono degenerate.



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