29 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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Lo zio di Silvia Romano contro la Ong che l’ha portata in Africa

“Principianti allo sbaraglio”, “Non avevano informato la Farnesina”. Queste le parole dello zio di Silvia Romano intervistato alla Zanzara.

Intervistato su Radio 24 alla Zanzara, il programma condotto da Giuseppe Cruciani in collaborazione con David Parenzo, lo zio di Silvia Romano ha difeso la nipote e parlato della Ong con la quale è andata in Africa. Lo zio di Silvia, Alberto Fumagalli, ha riferito che l’altro giorno “mi hanno mandato un video di una pseudo Silvia nuda, che correva”, ha detto, “è tutto falso: quella ha un tatuaggio e poi non somiglia a Silvia. L’avete guardata in faccia quella?”. E poi “è un video che girava da anni”, ha spiegato, parlando anche dei fotomontaggi fatti per attaccare la ragazza “ma dai, finiamola”. E sulla questione del riscatto: “I soldi, che l’abbiano pagato o no il riscatto, non ne posso parlare, sono indipendenti delle tasche degli italiani”. Sulla conversione della nipote ha detto che solo il tempo ci potrà dire se le hanno fatto “il lavaggio del cervello” o se si tratta di una “sua scelta indipendente”. E poi è passato all’argomento Ong: “Ma lo sai che stanno indagando sulla Ong che non l’aveva registrata? La Farnesina non sapeva neanche che era là”. I bambini di cui dovevano occuparsi i volontari “venivano toccati senza neanche i guanti in lattice”. “Principianti allo sbaraglio che mandano ragazzi in mezzo ai leoni e ai coccodrilli, bisogna fare un albo in cui ci sono le Ong verificate”. I ragazzi “devono essere sicuri di non andare a morire”. Fumagalli ha infine spiegato che la nipote “non è incinta e non ha avuto nessuna relazione” e che il rientro a casa di Silvia “doveva essere una cosa privata”, senza telecamere.

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