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Politica

Monica Lozzi contro Grillo: “Gente de fogna? Chieda scusa ai romani”

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Monica Lozzi contro Grillo: “Gente de fogna? Chieda scusa ai romani”

Scintille all’interno del M5S il Presidente del VII Municipio di Roma ha attaccato Beppe Grillo e il sonetto da lui condiviso

Non è piaciuto a Monica Lozzi il sonetto condiviso da Beppe Grillo che invitava Virginia Raggi a lasciare la Capitale e la sua “gente de fogna”. Il Presidente del Municipio VII ha chiesto al fondatore del M5S di chiedere scusa a tutta la città, con un lungo post pubblicato su Facebook.

Caro Beppe, per me che da cittadina romana ho trascorso molti week end in compagnia di altri volontari per prenderci cura del nostro metro quadrato (ti ricordi, Beppe, cos’è il nostro metro quadro?), sentirsi apostrofare come “gente di fogna” in un articolo pubblicato sul tuo blog ha fatto molto male. E ha fatto male che sia stata ripresa e riportata l’idea che a Roma siano tutti incivili, maleducati ed ingrati. Senza dubbio ci sono alcune persone che non hanno a cuore la nostra bella Roma, ma molti altri riuniti in gruppi di volontariato ed associazioni hanno davvero tenuto in piedi questa città, impedendole di affondare, anche ora. Chi non l’ha ancora capito, è meglio che di Roma non parli proprio. Roma è una città ferita, abbandonata, usata come merce di scambio e mai trattata col rispetto che merita la Capitale d’Italia. I suoi cittadini sono stanchi dei tanti proclami che non portano a nulla e, soprattutto, sono stanchi di essere additati come responsabili del fallimento ogni qualvolta si debba giustificare l’operato del politico di turno. Questo stile comunicativo basato sul vittimismo e l’insulto che fa sembrare la propria una missione solitaria contro tutto e tutti è alquanto fuori luogo. In realtà nessuno è mai stato lasciato solo. All’inizio di questa avventura il Movimento poteva contare su un esercito di oltre 300 persone tra eletti e nominati nei Municipi e in Comune, pronti a darsi una mano e a sostenersi sempre, anche perché soli non si va da nessuna parte. A Roma riesce solo chi gioca in squadra. Ma si è deciso di continuare con la solita solfa della “Fragile Donna” sola al comando: in realtà in politica si sente solo chi vuole essere lasciato solo. Penso sia davvero arrivata l’ora di crescere. Avere responsabilità di governo significa anche prendere coscienza di sé, del proprio lavoro e, quando è il caso, saper dire “ho sbagliato”. Invece in molte situazioni si continua a dare la colpa al destino, agli elettori che non capiscono, agli incivili, alla burocrazia (contro la quale non abbiamo neanche provato a combattere). Tempo ce n’è stato per dare una sterzata alla macchina impazzita, e in alcuni casi questa sterzata c’è stata. Ma in molti altri ambiti, si è fatto poco o nulla, e di questo i Romani non hanno alcuna colpa. Quindi Beppe prima di parlare di Roma e dei suoi cittadini ti invito a riflettere e al momento a chiedere scusa.

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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