28 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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Ha suscitato non poche polemiche il suggerimento dato dalla vicepreside del liceo romano Socrate a una studentessa dell’ultimo anno. “La vicepreside – racconta una rappresentante d’istituto – ha detto a una nostra compagna che non doveva vestirsi in quel modo, con la gonna corta, perché a qualche professore poteva cadere l’occhio”. E avrebbe poi aggiunto: “I banchi non sono ancora arrivati e sedute sulle sedie si vede troppo”. Non si è fatta attendere la risposta delle studentesse del liceo situato a Roma, in zona Garbatella, attraverso l’intervento delle ragazze del collettivo Ribalta femminista, organo fondato per parlare delle discriminazioni alle quali spesso le giovani donne sono, loro malgrado, sottoposte. Ieri infatti è stato appeso un cartello fuori dalla classe su cui era scritto “Non è colpa nostra se cade l’occhio“, citando le parole della vicepreside, e un appello destinato aisocial: “I nostri corpi non possono essere oggettificati: domani siete tutte e tutti invitati a venire a scuola con una gonna, ci vestiamo come vogliamo“. Il ministro Azzolina intanto ha chiesto una relazione urgente alla scuola per ottenere maggiori informazioni sull’accaduto.

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