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Emergenza settore trasporto aereo: i sindacati chiedono misure di sostegno adeguate

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Emergenza settore trasporto aereo: i sindacati chiedono misure di sostegno adeguate

“EMERGENZA TRASPORTO AEREO: SERVONO MISURE A SOSTEGNO DI UN SETTORE
INDUSTRIALE STRATEGICO PER IL PAESE E PER LA REGIONE LAZIO”. La nota congiunta di FILT CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e UGL TRASPORTO AEREO.


L’attuale situazione legata alle condizioni dell’emergenza sanitaria a livello mondiale ha ridotto sensibilmente l’attività del trasporto aereo determinando conseguenze industriali, finanziarie e sociali senza precedenti. Le misure adottate dal Governo in favore delle compagnie aeree risultano essere utili ma allo stesso tempo insufficienti, perché lascia fuori tutte le aziende della filiera del settore, (Gestori aeroportuali, società di Handling, di catering, società di manutenzione e dell’indotto) le conseguenze derivanti dall’inattività sono visibili e note a tutti, questo è quanto denunciano i Segretari Regionali del settore Viviana Flamigni FILT CGIL, Stefania Fabbri FIT CISL, Mauro Carletti UILTrasporti, Emanuele Brosco UGL TA. L’assenza di interventi immediati da parte del governo a sostegno del settore, mirati a sorreggere aziende e lavoratori attraverso modifiche legislative sugli attuali ammortizzatori sociali, finanziamento e modifiche al regolamento del fondo di solidarietà del trasporto aereo, fanno prefigurare un’imminente catastrofe sociale dai contorni devastanti. Gli attuali strumenti attinenti agli ammortizzatori sociali che oggi stiamo utilizzando e che sono stati pensati e regolati
per l’ordinaria fase di gestione del settore, devono essere indiscutibilmente ripensati e adattati all’attuale situazione di straordinarietà epocale che stiamo vivendo. Non possiamo rimanere fermi ad spettare che un sistema industriale così importante per il paese e per la nostra Regione implodi, portando con sé tutte le conseguenze industriali e sociali. Riteniamo- concludono i Segretari Regionali, Flamigni, Fabbri, Carletti e Brosco, – che mai come in questa fase le basi di un confronto aperto, inclusivo della collaborazione con tutte le istituzioni e in particolare con le istituzioni locali,
“Regione Lazio” risultino essere fondamentali per l’individuazione di soluzioni finalizzate a mettere in sicurezza le aziende e il posto di lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori della nostra Regione.

ROMA Tassisti in protesta il 3 dicembre

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

#RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!

Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.

La rete di supporto in azione

In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite.

Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.

I risultati che stanno facendo scalpore

Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

#SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!

Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.

La sfida nascosta

Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.

La proposta che potrebbe fare la differenza

In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.

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