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Cronaca

I riders scendono in piazza: proteste per il nuovo contratto

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I riders scendono in piazza: proteste per il nuovo contratto

Mobilitazione nazionale organizzata dalla UGL rider a difesa della categoria: sotto accusa i nuovi contratti

Mobilitazione nazionale riders. E’ stata indetta una mobilitazione di protesta contro i nuovi contratti previsti per la categoria lavorativa dei riders , i grandi protagonisti dell’era Covid. Mai come in questo periodo di chiusure delle attività di ristorazione si era vista una tale diffusione del servizio di food delivery nelle case degli italiani. Un business enorme, che coinvolge una manciata di aziende che detengono il monopolio del settore, come Just Eat, Deliveroo e Glovo. Un lavoro che nasce senza garanzie contrattuali, ma di solito con partita iva o ritenuta d’acconto. A tal proposito è stata fatta una proposta di contrattualizzazione della categoria, che se a prima vista sembra garantire finalmente una maggiore sicurezza ai riders, si rivela essere un semplice specchietto per le allodole. Proprio per questo la UGL rider ha organizzato una mobilitazione nazionale. Vediamo i motivi.

I motivi della mobilitazione indetta da UGL

La UGL ribatte a tutti i punti del nuovo contratto, che sembrano promettere migliorie ma che invece non porterebbero giovamento alla categoria. Secondo quanti riportato nella locandina della manifestazione infatti, non sembra esserci né maggiore sicurezza né maggiori tutele, oltre al fatto di non poter scegliere liberamente la turnazione come avveniva prima. Inoltre ci sarà un forte ribasso del guadagno dovuto alla paga oraria fissa che prende il posto del rimborso per ogni singolo ordine consegnato nell’arco del turno. Questi ed altri temi saranno affrontati durante la manifestazione nazionale, che si terrà a Roma martedì 30 marzo dalle 10.00 alle 13.00, con punto d’incontro in Piazza Montecitorio

Cronaca

Bastogi, la protesta dei consiglieri Urru e Ianiro: “Non si tratta di riqualificazione, ma di pura speculazione”

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Bastogi, la protesta dei consiglieri Urru e Ianiro: “Non si tratta di riqualificazione, ma di pura speculazione”

BastogiSottoAttacco: Un Progetto Sportivo Che Potrebbe Distruggere l’Ultima Oasi Verde del Quartiere?

La Polemica Esplode nel Municipio XIII

Il quartiere di Bastogi a Roma è di nuovo al centro di un acceso dibattito, dove un ambizioso progetto per realizzare campi da padel minaccia di cancellare un prezioso spazio verde. Ma c’è di più: dietro questa iniziativa privata, approvata dalla maggioranza municipale, si nascondono tensioni che potrebbero sconvolgere l’equilibrio della comunità locale. I residenti si chiedono: è davvero una riqualificazione o un affare che ignora le vere esigenze del quartiere?

I Consiglieri Ribelli e le Accuse di Speculazione

Maristella Urru e Lorenzo Ianiro, esponenti della rete civica Aurelio in Comune, hanno fatto un passo clamoroso uscendo dalla maggioranza per contestare il progetto sostenuto dal Partito Democratico di Roma. "Non è riqualificazione, è mercificazione pura", dichiarano i due con passione. Secondo loro, trasformare un’area verde in un centro sportivo privato significa sacrificare il benessere della comunità a favore di interessi economici, alimentando curiosità su chi ci guadagna davvero.

Il Quartiere di Bastogi: Da Abbandonato a Sotto Pressione?

Bastogi è un esempio emblematico di periferia romana in balia del degrado, con anni di promesse di interventi mai concretizzati. I consiglieri accusano le istituzioni di riproporre vecchie logiche speculative, simili a quelle degli anni ’80 e ’90, senza coinvolgere i cittadini. "È un quartiere che merita sostegno, non un business da sfruttare", aggiungono Urru e Ianiro, lasciando intendere che questa mossa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di problemi più grandi. Chi fermerà questo ‘scempio’ prima che sia troppo tardi?

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Maturità, commissioni d’esame: 70 presidenti e 200 prof rinunciano alle sedute

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Maturità, commissioni d’esame: 70 presidenti e 200 prof rinunciano alle sedute

#TaskForceScolastica #SostituzioniMisteriose Scopri come una task force segreta sta rivoluzionando il mondo della scuola – non crederai ai risultati!

La task force entra in azione

L’ufficio scolastico regionale ha mobilitato una task force speciale per affrontare le urgenze delle sostituzioni scolastiche, lasciando tutti a chiedersi quali mosse innovative abbiano adottato. Immagina: in un settore spesso caotico, questi esperti stanno trasformando il modo in cui le assenze vengono gestite, con risultati che potrebbero sorprendere anche i più scettici.

I dettagli che ti faranno riflettere

Grazie all’intervento rapido di questa task force, le sostituzioni sono state effettuate con una precisione sorprendente, risolvendo problemi che da anni affliggono le scuole. Ma cosa c’è dietro questa efficienza? Fonti vicine all’operazione suggeriscono che strategie all’avanguardia stanno emergendo, alimentando la curiosità su come queste novità potrebbero cambiare il futuro dell’istruzione. Non puoi perderti i retroscena di questa storia affascinante!

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