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PIAZZA VITTORIO – Vendeva cellulari rubati sul marciapiede: sequestrati 12 smartphone

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PIAZZA VITTORIO – Vendeva cellulari rubati sul marciapiede: sequestrati 12 smartphone

PIAZZA VITTORIO – Vendeva Cellulari Rubati sul marciapiede per cercare di ricavare qualche soldo, i carabinieri lo hanno intercettato e bloccato

PIAZZA VITTORIO – Vendeva Cellulari Rubati per guadagnare dei soldi – Durante una normale ronda da parte dei carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante, si sono insospettiti dopo aver notato un 28enne che si trovava sul marciapiede concentrato nella vendita di un cellulare che aveva tra le mani a un passante cercando di convincerlo nell’acquisto. La scena vista li ha fatti insospettire e così hanno deciso di avvicinarsi ma a questo punto, l’uomo, appena li ha visti arrivare è scappato. L’inseguimento non è stato molto lungo, è durato poco e i carabinieri sono riusciti a bloccarlo sottoponendolo a una perquisizione. Qui hanno rinvenuto nello zaino 12 telefoni cellulari di varie marche e modelli, diversi modelli di cuffie e casse bluetooth, una macchina fotografica digitale, vari caricabatterie, nonché la somma di 520 euro in contanti.

Tra il denaro trovato in suo possesso è stata trovata anche una banconota da 100 euro palesemente contraffatta. I militari hanno subito avviato degli accertamenti sui vari apparati: 5 dei 12 telefoni sono risultati oggetti di furto. Dopo aver rintracciato i legittimi proprietari, i Carabinieri hanno provveduto alla restituzione, mentre sui restanti apparecchi sono in corso accertamenti al fine di verificarne la provenienza. Per il 28enne, un cittadino senegalese senza fissa dimora, si sono aperte le porte del carcere di Velletri, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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