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Aprilia 24 rapine da aprile a luglio. Arrestati due noti pregiudicati del territorio laziale

Questa mattina, ad Aprilia (LT), personale della Squadra Mobile di Roma, del Commissariato di Anzio unitamente a Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia e della Compagnia Carabinieri di Anzio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Velletri (RM), dott. Giuseppe BOCCARRATO, su richiesta del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Velletri (RM), dott. Luigi PAOLETTI, nei confronti di 2 persone da tradurre in carcere gravemente indiziate dei reati di rapina aggravata continuata in concorso.
Le indagini della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di Anzio
Il provvedimento cautelare nei confronti dei due pregiudicati scaturisce dopo un’attenta attività d’indagine, a seguito di svariate rapine perpetrate, dal fine Aprile fino all’ultima datata cinque luglio. I luoghi preferiti dai due malviventi erano ne Aprilia, Pomezia, Ardea, Nettuno, Albano Laziale, Ariccia, Velletri e Anzio. Reati a danno di diversi esercizi pubblici e semplici cittadini.
La dinamica delle rapine in due fasi
La dinamica delle rapine si sviluppava in due fasi: uno dei due soggetti prima rapinava l’automobile al malcapitato e successivamente, con lo stesso mezzo, raggiungeva i negozi per portare a segno la rapina. Successivamente, con l’ausilio del secondo soggetto, abbondonava l’anzidetto veicolo in zona sicura per poi essere riutilizzato.
Durante le 24 rapine compiute, sono stati rubati circa 20.000 euro cash e 5 autovetture. Solo un proficua collaborazione fra Polizia e Carabinieri hanno consentito di acciuffare i balordi, entrambi con svariati precedenti alle spalle.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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