Connect with us

Attualità

Papa Francesco si dimette, il Pontefice rivela: “Ho già firmato la rinuncia”

Papa Francesco si dimette, le importanti ammissioni di Bergoglio. Che parla anche del suo possibile successore.

Published

on

Papa Francesco si dimette, il Pontefice rivela: “Ho già firmato la rinuncia”

Papa Francesco si dimette. Una decisione che sarebbe già stata messa nero su bianco e che potrebbe concretizzarsi a dieci anni esatti da quella del suo predecessore Benedetto XVI. E’ lo stesso Bergoglio a rivelarlo, in un’intervista al quotidiano spagnolo Abc. Spiegando anche di non averla presa di recente e di aver consegnato il documento all’ex Segretario di Stato Tarcisio Bertone. “Ho già firmato le dimissioni“, racconta il Pontefice. Che ha aggiunto come si tratti di una rinuncia “in caso di impedimento medico o che so io“. Un gesto che, per la verità, non è una novità tra i successori di Pietro.

PAPA FRANCESCO SI DIMETTE: “PAPA EMERITO? VI DICO CHE…”

Francesco, che proprio ieri ha compiuto 86 anni, si aggiunge infatti a Pio XII e a Paolo VI. Il tutto sarebbe avvenuto pochi giorni dopo essere stato eletto, il 13 marzo del 2013. “E’ la prima volta che lo dico – prosegue il Pontefice – E ora forse qualcuno andrà da Bertone e gli dirà ‘dammi quella lettera’. Ma lui sicuramente l’avrà consegnata al nuovo Segretario“. Nel caso diventasse effettiva, potrebbe diventare il secondo Papa Emerito consecutivo. “Non ho toccato lo status giuridico – afferma in proposito – Ho la sensazione che lo Spirito non sia interessato a che mi occupi di queste cose“.

PAPA FRANCESCO SI DIMETTE: “PACE IN UCRAINA? NON VEDO…”

Bergoglio ha poi svelato una novità di valore storico: una donna ai vertici della Curia di Roma. “Ne ho in mente una – ha spiegato – per un dicastero che diventerà vacante tra due anni. Ostacoli non ce ne sono, anche un laico potrebbe essere perfetto“. Invece all’accusa di aver reso troppo eterogenei i cardinali elettori nel conclave replica: “Lì è lo Spirito Santo che opera. Qualcuno aveva proposto che all’elezione partecipassero solo i cardinali residenti a Roma. Ma non è questa l’universalità della Chiesa“. Un cenno infine sulla pace in Ucraina: “Faccio quello che posso, ma non ascoltano. Non la vedo a breve termine, perchè la guerra è mondiale e ha in mezzo molti interessi“.

Attualità

Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

Published

on

Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?

In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?

Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.

I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.

Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.

Fonte Verificata

Continue Reading

Attualità

Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

Published

on

Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri
Prima rivoluzione in tema di telemarketing. Dal prossimo 19 agosto, infatti, scatterà il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Lo ricorda Assoutenti, che sottolinea tuttavia come la novità interesserà solo le telefonate provenienti da numeri fissi.

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center

“Da martedì 19 agosto diventeranno operativi i nuovi filtri anti-spoofing imposti dall’Autorità per le comunicazioni agli operatori telefonici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il CLI Spoofing, acronimo di Calling Line Identification Spoofing, è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero telefonico: il chiamante utilizza software che gli permettono di modificare il proprio ID chiamante, facendo apparire un numero diverso da quello reale. Il destinatario della chiamata vede comparire questo numero fasullo, ignaro che si tratti di un’identità contraffatta, ed è quindi portato con l’inganno a rispondere al telefono. Una tecnica utilizzata da operatori e call center illegali per proporre attraverso il telemarketing investimenti finanziari ma anche contratti di forniture energetiche”.

Telemarketing cosa cambia

Nello specifico con la delibera 106/25/CONS pubblicata lo scorso 19 maggio, l’Agcom ha approvato il Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI- Calling Line Identity) – analizza Assoutenti – La delibera prevede, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
Misure che saranno applicate in due passaggi: il primo il 19 agosto, e riguarderà esclusivamente il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, il 19 novembre, riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile. Per chi non si adegua, multe fino a 1 milione di euro. 
Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
Continue Reading

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.. Il sito è aggiornato con articoli pubblicati direttamente dalla stampa nazionale .
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità editoriale ma solo sulla base dei contenuti inviati dagli utenti in modo autonomo.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web e dai rispettivi siti originali,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025