Politica
Regionali Lazio – D’Amato ai 5stelle: “Ecco come insieme possiamo battere il centrodestra”
Regionali Lazio – L’appello del candidato PD ai grillini in vista del voto di domenica

Regionali Lazio, manca ormai pochissimo. E i concorrenti in lizza per la poltrona più alta della Pisana affilano sempre più le armi. E’ il caso del dem Alessio D’Amato, che invoca unità contro la compattezza degli avversari. E chiama in soccorso persino gli ex alleati del M5S. Queste le sue parole, riportate da Il Riformista: “Dobbiamo mettere sotto la stessa bandiera tutti coloro che vogliono una svolta nella continuità. Serve rinnovare, ma senza buttare via l’esperienza positiva di questi dieci anni“.
Testimoniata dall’affetto dei cittadini: “Mi stimano molto per il lavoro svolto. Mi ringraziano soprattutto per come ho gestito l’emergenza Covid. La più grande sanitaria vissuta dal dopoguerra e che è partita proprio da Roma. Di me – prosegue – si fida chiunque a che fare con il Lazio. Perchè sanno che ho sempre avuto come priorità sanità, istruzione e welfare. Ma anche l’economia, il sociale e la sostenibilità“.
Tra gli estimatori ci sarebbero anche gli elettori 5s: “Sentono che parliamo il medesimo linguaggio, che dò corpo alle loro idee. A loro rivolgo un appello per il voto disgiunto: chi vuole votarli, ne barri il simbolo. Ma può dare il voto anche a me. Ed è quello più utile che possono dare. Perchè confermano una scelta di campo e permettono anche al centrosinistra di battere il centrodestra“.
E in caso contrario, le conseguenze sarebbero disastrose: “Rallenterebbero bruscamente tutti i progetti di finanziamento davvero importanti per cambiare la vita dei cittadini e il sistema delle imprese. Il Lazio concentra 9 miliardi dal PNRR e non possiamo permetterci ritardi. Inoltre abbiamo appuntamenti, come il Giubileo e Expo 2030, cui dobbiamo essere pronti“.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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