Attualità
Cagnolina benedetta dal Papa, parla la padrona: “Il rimprovero? Ecco com’è andata”
Cagnolina benedetta dal Papa, la donna fa chiarezza sull’episodio raccontato dal Pontefice durante gli Stati generali della Natalità

Cagnolina benedetta dal Papa. Immaginate la sorpresa di Francesco quando ha imposto la mano sulla padrona e ha visto comparire il suo musetto. E’ la stessa donna, insegnante originaria di San Benedetto del Tronto, a raccontare l’episodio che ha visto protagonista la sua amica a quattro zampe. Su di esso si era già soffermato il Pontefice nel corso degli Stati Generali della Natalità. Suscitando feroci polemiche a causa delle frasi sull’amore che gli uomini riserverebbero più agli animali che non ai bambini. Per questo, la donna è stata costretta a intervenire, per fare chiarezza e difendere il Pontefice dagli attacchi.
“Le cose – spiega, riportata da Il Corriere Adriatico – sono andate un pò diversamente da come sono state strumentalizzate sui media e sui social. Io il rimprovero del Papa l’ho preso come quello di un nonno che lo ha fatto con il sorriso sulle labbra. Invece sono dispiaciuta per quello che gli hanno detto“. La donna si era recata più volte in Piazza San Pietro e vi si trovava anche il giorno dell’episodio, lo scorso 4 aprile. Era in prima fila e stretta a sè aveva una borsetta dove c’era la cagnolina, di nome Mialma (‘Anima mia’). “Si è avvicinato – ha aggiunto – e quando ha allungato la mano per sfiorare la mia, la cagnolina è spuntata“.
CAGNOLINA BENEDETTA DAL PAPA: “LE CRITICHE? SCHERZAVA”
“Quando gli ho detto come si chiamava, mi ha risposto di cambiarle il nome e metterle ‘Mia’, che era più adatto“. Un consiglio che non l’ha affatto contrariata, anzi l’ha resa felice: “Sono molto devota al Papa e ho pensato che si stava comportando come mio nonno, che quando mi doveva dire una cosa lo faceva apertamente“. A non andarle giù sono state invece le critiche rivolte al Pontefice. “Ho letto cose bruttissime e mi rattrista. Lui scherzava, era sorridente e per nulla contrariato. In più Mialma è un cane da pet therapy, quindi utile per ritrovare la salute“.
Attualità
Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

Era il 21 agosto quando il Leoncavallo è stato definitivamanente sgomberato dopo ben 133 rinvii. Una cosa mai vista per un normale cittadino, ma il caso del centro sociale più famoso d’Italia è stata soprattutto una cosa politica. protetta dalla sinistra con il consenso degli amici degli amici.
Sulla questione è intervenuto l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci,
“Il Leoncavallo andava sgomberato. Anzi mi stupisce che ci siano voluti 31 anni perché in uno Stato libero e democratico non può sopravvivere alcuno spazio di illegalità, alcuno spazio dove la sopraffazione e la prevaricazione dominano sullo Stato e sull’ordine costituito. Quindi non so se si possa chiamare cultura quella che è stata effettuata o creata all’interno del Leoncavallo”.
Queste le parole dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che si è occupato del recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano.
“Certo che era uno spazio abusivamente occupato e visto che l’articolo 42 della Costituzione tutela la proprietà privata, andava sgomberato al più presto”, ha proseguito Vannacci, “Nessuno vuole togliere spazi alle persone che li cercano, ma i famosi antagonisti o alternativi lo facciano, ma non alle spese della società. Lo facciano a spese loro, si affittino un capannone, paghino le bollette, pagano i costi e facciano gli alternativi con i propri denari”.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
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