Cronaca
Suv contromano sulla Laurentina travolge e uccide una donna
Suv contromano sulla Laurentina, alla guida (ancora) un ragazzo di appena 20 anni

Suv contromano sulla Laurentina. L’auto, lanciata a folle velocità, si sarebbe poi schiantata contro una Lancia Y. Nell’impatto sarebbe rimasta uccisa una donna di 67 anni, che era a bordo dell’utilitaria. Alla guida della supercar, del marchio Tesla, c’era invece un ragazzo di appena 20 anni. Una storia, raccontata questa mattina da La Repubblica, che sotto molti aspetti ricorda quella che nei giorni scorsi ha visto coinvolti, in quel di Casal Palocco, gli youtuber ‘TheBorderline’.
Anche il giovane conducente di questo Suv infatti era accompagnato da quattro coetanei. Il tutto si sarebbe consumato ieri pomeriggio verso le 18.30, quando l’auto di lusso avrebbe imboccato la Laurentina, in senso opposto a quello di marcia, nei pressi del km 21, verso Pomezia. Avrebbe percorso uno dei tanti tratti in rettilineo che caratterizzano l’arteria prima di scontrarsi con la Lancia della vittima. Che era già morta quando i Vigili del Fuoco l’hanno estratta dall’abitacolo.
Entrambi i veicoli sono stati posti sotto sequestro. A quanto riporta il quotidiano romano, il Suv era intestato alla società di lavaggio e manutenzione di auto di lusso di proprietà del padre del guidatore. Il ragazzo sarà ora sottoposto ai test per determinare se si sia messo alla guida dopo aver assunto alcol e/o droghe. Due dei passeggeri del Suv sarebbero inoltre rimasti feriti, ma le loro condizioni non sarebbero tali da pregiudicarne la permanenza in vita.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
Cronaca
Maxi Blitz contro il narcotraffico: 12 arresti shock tra Lazio, Abruzzo e Puglia!

Nelle prime ore di venerdì 25 luglio 2025, la Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione contro il traffico di droga, che ha coinvolto diverse province di Abruzzo, Lazio e Puglia. L’intervento, coordinato dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, ha portato all’arresto di 12 cittadini italiani, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “End to End”, ha consentito di sgominare due distinti gruppi criminali, entrambi specializzati nell’importazione e nella vendita di ingenti quantitativi di droga. Le squadre mobili di Roma, Teramo, Latina, L’Aquila, Frosinone e Foggia, insieme ai reparti prevenzione crimine di Abruzzo, Lazio e Puglia settentrionale, hanno eseguito le misure cautelari e sono attualmente in corso perquisizioni nelle abitazioni e negli altri luoghi riconducibili agli arrestati.
Oltre al traffico di stupefacenti, alcuni degli indagati sono gravemente sospettati di reati ulteriori come estorsione, tentato omicidio e corruzione, aggravando il quadro criminale dell’organizzazione. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore superiore a un milione di euro, ritenuti provento delle attività illecite.
L’azione della Polizia di Stato rappresenta un duro colpo al narcotraffico che alimenta la criminalità nelle regioni coinvolte, confermando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni mafiosi e alla diffusione della droga sul territorio nazionale.
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