Attualità
Trapelano le parole di Messina Denaro ai Pm: “sono un uomo d’onore”

Proprio oggi, 8 Agosto, in concomitanza con il suo internamento presso l’ospedale dell’Aquila, ci arrivano le parole di Matteo Messina Denaro all’interrogatorio con i PM.
L’ex latitante si dice convinto che l’arresto sia stato causato dall’avanzamento della malattia, che o ha reso debole. Non lo avremmo mai preso, secondo il boss, se fosse stato in salute. Un massiccio dispiegamento di militari oggi pattuglia l’ospedale dove è ricoverato il boss, detenuto nel carcere dell’Aquila nel regime di 41-Bis.
All’arrivo delle frasi scioccanti dette dal superboss ai Pm siamo rimasti gelati, un uomo che non si pente, non si dichiara mafioso e ha vissuto fiero dei suoi massacri
“Non mi pentirò mai” “Non ho commesso stragi”
Questa frase è presente negli atti dell’interrogatorio di Matteo Messina Denaro dopo la cattura, dopo avere tra l’altro anche ammesso i legami con Provenzano.
Non si pentirà perchè ora sarebbe comunque troppo tardi, perchè l’immagine di Al Pacino attaccata sul muro di casa sua rappresenta quello che vede Matteo Messina Denaro ogni giorno allo specchio. Non possiamo semplicemente aspettarci altro, non possiamo sapere come il suo infinito potere decisionale su vita e morte lo abbia plagiato dall’interno.
Possiamo solo sperare che la sua malattia non lo faccia uscirà dal 41Bis, come richiesto dal suo avvocato difensore. Sul non aver commesso stragi si ci deve fermare poco, penso non andasse nemmeno a lui, malato com’è, di intrattenere giorni di discorsi con i Pm. Se li porterà nella tomba ormai, e alla tomba c’è veramente vicino.
“Non ho ucciso il piccolo Di Matteo” “Sono un uomo d’onore”
Anche su questo poco su cui soffermarsi, un reietto della società che prova a pulire un’immagine che trasuda sporcizia e corruzione. La sola idea che lui possa, attraverso deposizioni fittizie” influenzare la malavita organizzata fa venire i brividi. Il messaggio è per i colleghi: sono l’uomo da rispettare, mi hanno preso per stanchezza e rimarrò un santo della malavita. Perchè pentirsi, se il megaboss in primis non lo ha fatto? Perchè smettere con la malavita, se il megaboss ci è vissuto da “uomo d’onore”? Speriamo che le sue parole non facciano lo stesso effetto del suo abbigliamento e non siano “indossate” da aspiranti boss…
Attualità
Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?
In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?
Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.
I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.
Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.
Attualità
Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center
Telemarketing cosa cambia
“Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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