Politica
Migranti: al confine Francese in arrivo anti-terrorismo e elicotteri

Il metodo Francese di gestione dei migranti è stato bocciato dalla Corte UE, persino da Bruxelles la pratica di “scagliare” tutti i richiedenti asilo fuori dalle frontiere viene ritenuta eccessiva.
“L’espulsione dei migranti contro la loro volontà dovrebbe essere l’ultima istanza, non la prassi” tuona la Corte nei confronti del Presidente dell’Esecutivo Macron e del suo Ministro dell’Interno.
Intanto Meloni e Salvini dirigono le loro attenzioni verso Le Pen, anche se la prassi Macroniana è in tutto e per tutto simile a quella desiderata in Italia dalle sezioni più radicali del Parlamento e dallo stesso Salvini.
A Ventimiglia, luogo caldo della frontiera tra la Francia e l’Italia, i migranti si ritrovano nel loro inferno personale, qualsiasi cosa dicano o facciano vengono rigettati indietro ogni volta che si fanno vedere al confine.
Senza documenti non si passa, con queste parole l’Interno Francese giustifica la compromissione dei diritti umani sulla frontiera. E così viene giustificato l’intervento inaspettato dei mezzi dell’esercito sulla frontiera.
I mezzi dispiegati nelle scorse ore intanto sono arrivati sulla frontiera e sono già operativi: si tratta di un numero indefinito di mezzi anti-terrorismo e un elicottero della polizia di frontiera, che pattuglierà quotidianamente l’area di Ventimiglia.
La differenza di forze, tra migranti disarmati e infreddoliti e la polizia di frontiera armata per combattere una guerra, ci fa capire quanto ancora siamo distanti da un accordo Europeo congiunto per la gestione e la distribuzione dei migranti.
La risposta eccesiva del governo Francese, il parcheggiare torrette mobili sulla strada ed elicotteri da guerra sopra di esse, deve rappresentare un messaggio intimidatorio per gli stessi migranti.
Ma i migranti non hanno nulla da perdere, troveranno altri mezzi per entrare nel paese e per farsi accogliere forzatamente dal sistema di accoglienza Francese.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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