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Festa Forze Armate, annullato l’evento al Circo Massimo: il motivo

Festa Forze armate, l’evento al Circo Massimo annullato per motivi di sicurezza
L’evento programmato al Circo Massimo a Roma il prossimo 4 novembre in occasione della festa delle Forze armate è stato annullato per “motivi di sicurezza”. La notizia è stata confermata da fonti informate. Questa eventualità era stata ipotizzata qualche giorno fa dal ministro della Difesa Guido Crosetto.
Sebbene la festa al Circo Massimo sia stata annullata, le celebrazioni istituzionali come quella all’altare della Patria e la parata a Cagliari si svolgeranno regolarmente.
L’annullamento dell’evento al Circo Massimo è stato deciso al fine di garantire la sicurezza dei partecipanti e prevenire eventuali situazioni di rischio. Sebbene sia una decisione deludente per tutti coloro che avevano programmato di partecipare, la sicurezza rimane la priorità assoluta.
Di fronte alle minacce e ai rischi sempre presenti oggi, è necessario agire con prudenza e responsabilità. Annullare l’evento è un modo per dimostrare l’impegno nel proteggere la sicurezza delle persone.
È importante sottolineare che le celebrazioni istituzionali continueranno a svolgersi, consentendo di onorare le Forze armate in modo appropriato. Questi eventi permetteranno alle persone di mostrare il loro sostegno e gratitudine per il lavoro svolto dalle Forze armate nel difendere il paese.
In conclusione, l’annullamento della festa delle Forze armate al Circo Massimo è una misura di precauzione necessaria per garantire la sicurezza di tutti. Nonostante ciò, le celebrazioni istituzionali offrono ancora l’opportunità di onorare le Forze armate in modo adeguato. La sicurezza rimane la priorità principale e si spera che l’evento possa essere riprogrammato in futuro senza compromettere la sicurezza dei partecipanti.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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