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Giorgia Meloni convoca Intelligence dopo l’attacco di Hamas, tensione alle stelle

Giorgia Meloni: “Il governo italiano segue da vicino il brutale attacco che si sta svolgendo in Israele. Condanna con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso. Il terrore non prevarrà mai. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi”

Così recita il messaggio diramato dalla Presidenza del Consiglio riguardo l’offensiva di Hamas ha già mietuto numerose vittime civili.

Ma questo bollettino non è tutto, lo sappiamo perché subito dopo l’attacco Giorgia Meloni non si è fermata un attimo, il bombardamento del nostro alleato più a Oriente ha scosso tutto l’esecutivo.

E così viene spiegato il meeting d’urgenza proclamato da Giorgia Meloni, al quale sono stati invitati i ministri degli Esteri Antonio Tajani, dell’Interno Matteo Piantedosi, della Difesa Guido Crosetto, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, i vertici dell’intelligence e l’ambasciatore Francesco Maria Talò.

La preoccupazione di Meloni è molto più grande di quanto non lei non voglia far trapelare, l’ordine degli eventi è diverso da quanto accaduto dopo, per esempio , il golpe in Niger.

Non si sta solamente pensando ai numerosissimi Italiani in suolo Israeliano al momento a rischio, il presagio della guerra questa volta è l’elefante a Palazzo Chigi e nessuno lo potrà ignorare.

Perché questa volta non è saltata in aria una macchina, non c’è stato l’ennesimo tira e molla tra un missile lanciato e uno ricevuto.

Oggi le truppe Palestinesi di Hamas sono entrate in Israele coperte da 5.000 missili, una cifra che nemmeno si può immaginare.

Oggi alle porte dell’Europa e soprattutto sulle coste del Mediterraneo c’è stata un offensiva di proporzioni apocalittiche, della quale La Cronaca Di Roma segue attentamente i risvolti.

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