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Yacht disperso in riva al mare: mistero a Fregene

Mistero a Fregene: uno yacht disperso senza equipaggio a bordo
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17, uno yacht di circa 16 metri di lunghezza, chiamato “Carpe Diem” e con immatricolazione francese, si è arenato sulla spiaggia del Villaggio dei pescatori a Fregene, località del litorale a nord di Roma nel Comune di Fiumicino. Ciò che rende questo evento ancora più intrigante è il fatto che non c’era nessuno a bordo dell’imbarcazione.
Le autorità competenti sono intervenute immediatamente sulla scena, con i militari della capitaneria di porto di Roma che stanno conducendo accertamenti sulla barca al fine di risalire ai proprietari e scoprire il possibile tragitto compiuto dallo yacht. Allo stesso tempo, si sta investigando per capire se l’imbarcazione possa essere stata oggetto di furto.
Al momento dello spiaggiamento a causa della risacca, lo yacht aveva un motore acceso ed uno spento. Gli interni dell’imbarcazione erano disordinati, forse a causa del moto ondoso, ma sembrava che l’abitacolo fosse stato “vissuto”. Non sono stati trovati altri elementi utili durante il pattugliamento nella zona di mare circostante condotto dalla capitaneria.
Da quanto si è appreso, è stato rintracciato un vecchio proprietario che aveva venduto la barca all’estero undici anni fa. La barca sembra aver avuto diversi passaggi di proprietà stranieri, ma nessuno in Italia. Dalle ricevute di bordo è emerso che di recente lo yacht ha fatto tappa sulla costa di Lecce e a Marina di Camerota.
Nella mattinata di domani, l’imbarcazione sarà rimossa dalla spiaggia. Il mistero di questo yacht senza equipaggio a bordo continua ad affascinare e le autorità faranno il possibile per risolvere l’enigma.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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