Seguici sui Social

Ultime Notizie Roma

Guida al Noleggio Auto a Medio Termine

Pubblicato

il

Noleggio a medio termine: cos’è e come funziona

Il noleggio auto ha conquistato il mercato automobilistico grazie alla sua versatilità. Esistono diverse soluzioni, come il noleggio a lungo termine (da due a quattro anni) e il noleggio a breve termine (da pochi giorni a sei mesi). A queste si aggiunge il noleggio a medio termine, una formula sempre più popolare che consente di avere un’auto per un periodo oscillante tra sei mesi e due anni.

Cos’è il noleggio a medio termine?

Il noleggio a medio termine è un’opzione flessibile che permette di sottoscrivere un contratto per un periodo variabile in base alle proprie esigenze. Sebbene manchi la possibilità di scegliere un veicolo specifico, si può selezionare la categoria dell’auto e gli optional desiderati. A differenza di altre forme di noleggio, non è richiesto un anticipo obbligatorio, anche se questa somma può essere pagata per ridurre le rate mensili.

Nel canone mensile sono inclusi vari servizi, come coperture assicurative, manutenzione e assistenza stradale, che assicurano tranquillità alla guida. Alla scadenza del contratto, il cliente può scegliere di restituire l’auto o prorogare il vincolo, optando per un nuovo veicolo o mantenendo il modello attuale.

Differenze tra noleggio a medio termine e altre tipologie di noleggio

Il noleggio a medio termine si differenzia principalmente dal noleggio a breve termine. Quest’ultimo richiede una carta di credito per i pagamenti e ha una durata limitata a pochi mesi. Al contrario, il noleggio a medio termine consente di avere un’auto per un periodo più lungo, rimanendo comunque inferiore a quello del noleggio a lungo termine. Questa opzione offre grande flessibilità nella durata del contratto e nei metodi di pagamento, posizionandosi perfettamente tra le soluzioni più brevi e quelle più durature.

Una delle differenze principali rispetto al noleggio a lungo termine riguarda il chilometraggio. Nei contratti a lungo termine, è possibile scegliere tra diverse opzioni di chilometraggio, il cui costo influisce sul canone mensile. Nel noleggio a medio termine, invece, il chilometraggio è solitamente illimitato, salvo alcune eccezioni.

A chi conviene il noleggio a medio termine?

Il noleggio a medio termine è ideale per chi ha bisogno di un veicolo per un periodo definito ma non esteso. È una soluzione perfetta per aziende impegnate in progetti temporanei, ma anche per privati che si trovano in altre città per motivi di lavoro o che amano cambiare modello di auto frequentemente.

Questa formula rappresenta un’interessante via di mezzo tra il noleggio a breve e a lungo termine, rispondendo alle esigenze di chi necessita di un’auto per un periodo intermedio.

Vantaggi del noleggio a medio termine

Optare per il noleggio a medio termine offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, la flessibilità nella durata del contratto permette di adattarsi a diverse esigenze lavorative e personali. Inoltre, il chilometraggio illimitato e l’inclusione di servizi come manutenzione e assistenza stradale offrono una maggiore tranquillità.

Infine, la possibilità di cambiare auto al termine del contratto senza vincoli a lungo termine consente di godere sempre di veicoli moderni e in perfette condizioni.

In sintesi, il noleggio a medio termine è una soluzione versatile e conveniente, che risponde alle esigenze di chi ha bisogno di un’auto per un periodo non troppo lungo né troppo breve.

Roma e dintorni

Allarme Arbovirus, da Dengue a West Nile il caldo aumenta rischio epidemie in Italia

Pubblicato

il

Allarme Arbovirus, da Dengue a West Nile il caldo aumenta rischio epidemie in Italia

L’arrivo delle alte temperature “è il preludio alla diffusione delle zanzare le cui punture, al di là del semplice fastidio pruriginoso, rischiano di trasmettere delle infezioni, le cosiddette arbovirosi, come ad esempio Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, infezioni neuro-invasive da virus Toscana. Conoscerle è fondamentale per una pronta diagnosi che può essere decisiva per la cura. Ma allo stesso tempo è importante conoscere e diffondere le buone pratiche per prevenire la proliferazione delle zanzare e le loro punture”. Con queste finalità, l’Istituto nazionale per le malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ Irccs di Roma ha organizzato il corso di formazione ‘Arbovirus: patogeni d’importazione con rischio di circolazione autoctona”.

La minaccia

“Gli arbovirus – spiegano Francesca Colavita, Alessandra D’Abramo e Martina Spaziante, responsabili scientifiche del corso – rappresentano ormai una minaccia per la salute pubblica che interessa sempre più spesso anche aree non endemiche, come dimostrano le recenti epidemie di Dengue verificatisi in Italia con circolazione autoctona. Inoltre, l’evento giubilare in corso rappresenta un ulteriore fattore di rischio di diffusione di questo tipo di infezioni, infatti la presenza di viaggiatori provenienti da aree tropicali potrebbe determinare un aumento delle diagnosi di malattie endemiche in quei Paesi. Ne consegue che l’impatto sul Ssn e Ssr è destinato a crescere nell’imminente futuro“. Pertanto, sottolineano, “è essenziale una specifica formazione in modo da fornire strumenti, aggiornamenti scientifici e informazioni utili per l’identificazione dei casi, la gestione clinica e di sanità pubblica”.

“Il corso – proseguono Colavita, D’Abramo e Spaziante – aveva come obiettivo quello di rendere i medici in grado di riconoscere tempestivamente i sintomi di arbovirosi, di fornire un counselling e un’assistenza medica adeguata ai pazienti, e di segnalare correttamente i casi per permettere di implementare le opportune misure di sanità pubblica; fornire agli operatori di laboratorio le competenze per una corretta diagnostica; rendere gli operatori del Dipartimento di Prevenzione delle Asl e degli Istituti zooprofilattici consapevoli dell’epidemiologia e del rischio delle arbovirosi e in grado di dare indicazioni circa gli opportuni interventi preventivi, la sorveglianza epidemiologica, i monitoraggi entomologici, la comunicazione del rischio e le valutazioni degli interventi di controllo, tenendo conto della pluralità di soggetti interessati”.

Oltre a numerosi professionisti dello Spallanzani, all’evento sono intervenuti gli esperti dell’Istituto superiore di sanità, del ministero della Salute, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana, del Centro di riferimento regionale Izslt per l’Entomologia sanitaria della Regione Lazio (Crres), del Centro regionale sangue, dell’Asl Roma 5, del Bambino Gesù di Roma, del Policlinico Sant’ Orsola – Ausl Bologna, della Fondazione Bruno Kessler. E ancora, gli esperti internazionali Pablo Bonvehì del Cemic di Buenos Aires e Hugh Watson del Clinical Research Consultant di Lione.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Roma e dintorni

Cancro polmone, il ruolo dei linfociti B nella risposta positiva alle cure: lo studio

Pubblicato

il

Cancro polmone, il ruolo dei linfociti B nella risposta positiva alle cure: lo studio

Un gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena (Ire) di Roma ha individuato un possibile meccanismo che spiega perché, in alcuni casi, il tumore del polmone risponde completamente alla chemio-immunoterapia prima dell’intervento chirurgico. Al centro di questa scoperta ci sono i linfociti B, cellule del sistema immunitario che, quando ben organizzate all’interno del tumore, possono attivare una potente risposta difensiva. I risultati dello studio, realizzato con il supporto di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, sono stati pubblicati sul ‘Journal for ImmunoTherapy of Cancer’.

Il lavoro – spiega una nota degli Istituti fisioterapici ospitalieri (Ifo) – nasce dalla collaborazione tra l’Unità di Immunologia e immunoterapia dei tumori, la Chirurgia toracica e l’Oncologia medica 2, e descrive il caso clinico di una paziente con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) e metastasi cerebrale sincrona. La paziente ha ottenuto una risposta completa e una lunga sopravvivenza libera da malattia dopo un trattamento neoadiuvante combinato, seguito da chirurgia e mantenimento immunoterapico. Lo studio identifica nei linfociti B e in specifiche strutture immunitarie presenti nel tumore dopo il trattamento un possibile indicatore chiave della risposta positiva alle terapie. Una scoperta che apre nuove strade per cure sempre più mirate nel campo dell’oncologia di precisione.

In Italia il tumore al polmone è la seconda neoplasia più frequente negli uomini e la terza nelle donne. Ogni anno si registrano oltre 40mila nuove diagnosi. Dal punto di vista clinico, si distinguono due tipi principali di tumore del polmone: il tumore polmonare a piccole cellule rappresenta il 10-15% dei casi; quello non a piccole cellule costituisce circa l’85% delle diagnosi. Lo studio dell’Ire si concentra proprio su quest’ultima forma e in particolare sulla terapia neoadiuvante, una strategia che prevede la somministrazione di trattamenti sistemici, come chemio e immunoterapia, prima dell’intervento chirurgico. L’obiettivo è ridurre la massa tumorale, eliminare le micrometastasi e stimolare una risposta immunitaria duratura. Nel tumore del polmone non a piccole cellule in fase iniziale, ma localmente avanzato, la terapia neoadiuvante con immunoterapia ha recentemente mostrato risultati promettenti, ma i meccanismi alla base della risposta efficace non erano ancora del tutto chiari.

L’uso di tecnologie di nuova generazione sta rivoluzionando la ricerca sul cancro, evidenzia l’Ire. Tecniche come la trascrittomica spaziale e l’analisi a singola cellula consentono di osservare come le cellule tumorali e le cellule immunitarie si distribuiscono all’interno del tumore e di comprendere come interagiscono dopo la terapia neoadiuvante.

“Dopo il trattamento neoadiuvante – riferisce Paola Nisticò, responsabile dell’Unità Immunologia e immunoterapia dei tumori del Regina Elena – abbiamo analizzato il tessuto tumorale con strumenti di altissima precisione ed è stata osservata una forte presenza di linfociti B e di strutture linfoidi terziarie nel tessuto polmonare residuo. Tali strutture possiamo descriverle come vere e proprie fabbriche di risposta immunitaria all’interno del tumore, e sembra abbiano un ruolo centrale nel generare una risposta efficace e duratura, suggerendo un potenziale nuovo biomarcatore predittivo di efficacia terapeutica”. Lo studio, precisa Nicla Porciello, ricercatrice Ire, ” dimostra, per la prima volta, come l’organizzazione locale dei linfociti B nel tumore possa contribuire alla produzione di anticorpi e alla memoria immunologica, aprendo nuove prospettive nell’ambito dell’oncologia di precisione”.

“All’Istituto Regina Elena – conclude Giovanni Blandino, direttore scientifico f.f. – il lavoro di un team multidisciplinare integrato e l’accesso a tecnologie diagnostiche avanzate rappresentano elementi fondamentali per affrontare il tumore del polmone con approcci sempre più efficaci. La stretta collaborazione tra immunologi, oncologi, chirurghi e patologi consente di tradurre rapidamente i risultati della ricerca in percorsi di cura innovativi per i pazienti”.  

Fonte Verificata

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.. Il sito è aggiornato in base agli articoli pubblicati dai rispettivi utenti. La registrazione è gratuita .Per registrarsi scrivi ai nostri contatti e partecipi al progetto Diventa Blogger con il quale potrai pubblicare i tuoi articoli liberamente e senza censura
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità editoriale ma solo sulla base dei contenuti inviati dagli utenti in modo autonomo.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web e dai rispettivi siti originali,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025