News
Rap e violenza, l’allarme di Fedez: “Ecco cosa potrebbe succedere entro un anno”

Il podcast “Muschio Selvaggio” mette sotto i riflettori il rapporto tra rap e violenza
La nuova puntata di Muschio Selvaggio ha avuto come ospiti il duo formato da Gigi D’Alessio e Luché e ha trattato diversi argomenti, tra cui il dibattito sul rapporto tra rap e violenza, focalizzandosi sul caso Shiva.
Durante la trasmissione, Fedez si è espresso in merito alla normalizzazione della violenza nella scena rap italiana, sollevando preoccupazioni sulle possibili conseguenze di tale fenomeno.
Il rapper ha evidenziato la pericolosità della difesa a prescindere da parte della scena rap nei confronti di Shiva, recentemente diventato padre ma attualmente in misura cautelare a San Vittore. Fedez è stato chiaro nel lanciare un’allarme sull’escalation di violenza all’interno della scena rap, esprimendo la preoccupazione che, se questa continua a essere normalizzata, si potrebbe arrivare a situazioni estreme, come lui stesso ha affermato: “Entro un anno, ci scappa il morto. Dobbiamo arrivare a questo?”.
Durante la puntata, anche Gigi D’Alessio ha condiviso la sua opinione, riflettendo sulla responsabilità nel racconto musicale e sull’inneggiare alla violenza. Luché ha invece sottolineato come il gangsta rap attuale sia influenzato anche dalle dinamiche economiche del mercato musicale, evidenziando come questo possa contribuire ad alimentare i problemi legati alla violenza.
Il podcast ha dunque offerto spunti di riflessione su una tematica complessa, sollevando domande importanti sul ruolo della musica rap e la sua relazione con la realtà sociale. La discussione ha coinvolto diversi punti di vista, mettendo in luce diverse prospettive su un tema delicato e attuale.
La trasmissione ha offerto spunti di riflessione su una tematica complessa, suscitando domande importanti sul ruolo della musica rap e la sua relazione con la realtà sociale. La discussione ha coinvolto diversi punti di vista, mettendo in luce diverse prospettive su un tema delicato e attuale. La preoccupazione di Fedez e gli interventi degli altri ospiti hanno aperto uno spazio di discussione sulla responsabilità e l’impatto della musica rap, stimolando la riflessione su questioni sociali e culturali rilevanti.
News
Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
News
Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
-
Calcio7 giorni ago
La Roma acquisti 2 campioncini. Piccoli lupacchiotti crescono
-
Roma e dintorni7 giorni ago
Morte in mare ad Anzio, Piero ed Enrico Arioli non ce l’hanno fatta
-
Attualità6 giorni ago
Metro C. Si avvicina l’apertura per la fermate Colosseo di Roma
-
Roma e dintorni7 giorni ago
Viterbo, uccide il cognato a bottigliate: arrestato 30enne