Seguici sui Social

News

Ucraina, c’è il possibile piano di pace con la Russia: ecco cosa prevede

Pubblicato

il

ucraina piano pace russia

Il possibile piano di pace per l’Ucraina: un’analisi di Gastone Breccia

La situazione in Ucraina sembra essere in uno stallo dopo che la controffensiva estiva di Kiev non ha prodotto alcun risultato tangibile.

Si è osservata un’improvvisa rinascita dell’attività offensiva delle truppe russe lungo l’intero fronte, soprattutto nei pressi di Avdiivka e vere e proprie incursioni nella capitale ucraina. Le diplomazie occidentali stanno considerando l’ingresso dell’Ucraina nella Nato in tempi rapidi in cambio della cessione del 20% del territorio alla Russia come possibile soluzione. A un anno e nove mesi dall’inizio della guerra, sembra che l’unica via d’uscita sia il dialogo con Putin.

Si parla di colloqui tra Stati Uniti, Germania e il Cremlino per arrivare a un cessate il fuoco e, in futuro, ad una pace. Secondo alcune fonti, la soluzione proposta prevederebbe la cessione di una parte dell’Ucraina orientale in cambio dell’ingresso del Paese nell’Alleanza Atlantica. Questo potrebbe scoraggiare la Russia da futuri attacchi a Kiev. Per comprendere meglio la situazione, ai microfoni di Fanpage ha parlato Gastone Breccia, storico ed analista militare.

Gastone Breccia conferma che le truppe russe stanno attaccando prevalentemente la città di Avdiivka nell’oblast di Donetsk, l’unico punto del fronte dove gli ucraini non si sono arretrati dopo il 24 febbraio 2022. Secondo Breccia, Avdiivka è diventata un simbolo per Kiev e rappresenta un punto chiave, non solo dal punto di vista simbolico ma anche per le fortificazioni e i trinceramenti che sono stati costruiti dagli ucraini nel corso degli anni.

La strategia di pace proposta sembra essere in fase di valutazione da parte delle diplomazie occidentali. Questa possibile soluzione potrebbe porre fine alle ostilità in Ucraina, ma sarebbe necessario un dialogo aperto e costruttivo con tutte le parti coinvolte.

In conclusione, la ricerca di una risoluzione pacifica per il conflitto in Ucraina è cruciale per garantire la stabilità e la pace nella regione. La comunità internazionale deve continuare a impegnarsi per facilitare il dialogo e la negoziazione tra le parti in conflitto, al fine di trovare una soluzione sostenibile e duratura per la crisi ucraina.”La situazione attorno ad Avdiivka e l’offensiva russa su Kiev: cosa ci aspetta?”

La situazione attorno ad Avdiivka è sempre più tesa, con le truppe russe che stanno lentamente circondando la città senza un’altra linea difensiva pronta e altrettanto robusta alle spalle. Sabato scorso, i russi hanno lanciato il più massiccio attacco aereo su Kiev dall’inizio della guerra. Ma qual è la ragione di questa offensiva sulla capitale ucraina?

Secondo fonti informate sulla guerra aerea, l’attacco condotto esclusivamente con droni sembra essere stato pianificato per attivare le difese antiaeree nemiche. I russi hanno impiegato sistemi di rilevamento dei radar e delle postazioni missilistiche ucraine per mapparle in vista di attacchi futuri, molto probabilmente con missili ben più pericolosi. Si tratta di una strategia per costringere le difese aeree ucraine ad attivarsi e a rispondere, consentendo a Mosca di neutralizzarle per attaccare con maggior efficacia infrastrutture strategiche.

Mentre gli ucraini hanno passato alla difensiva dopo il fallimento della controffensiva estiva, mantengono l’iniziativa sulla riva sinistra del Dnipro, nella zona di Kherson. Qui, uomini delle forze speciali hanno condotto attacchi al di là del fiume, riuscendo ad allargare la testa di ponte. Tuttavia, è ancora presto per valutare se questa sia un’azione con rilevanza strategica e quali siano le prospettive operative, specialmente alla vigilia dell’inverno, che renderà più complicato combattere.

Negli ultimi mesi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrebbero elaborato un “piano segreto” per porre fine alla guerra. Secondo fonti, Stati Uniti, Germania e Russia stanno negoziando una qualche forma di cessate il fuoco per mettere fine al conflitto in Ucraina. Anche un membro dei servizi segreti tedeschi ha dichiarato che i contatti sono ben avviati. Con la controffensiva di Kiev che non ha ottenuto risultati tangibili e considerando la situazione economica e le prossime elezioni presidenziali, nessuno in Occidente è favorevole al prolungamento della guerra.

In una trattativa, è importante applicare la regola del “do ut des”. L’Occidente, non desiderando sostenere una lunga guerra d’attrito, potrebbe proporre a Mosca di tenere i territori conquistati in cambio dell’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Si sta lavorando verso una soluzione di questo tipo in cui la Russia otterrebbe il riconoscimento della vittoria e garanzie per evitare futuri attacchi a Kiev. Sembra che l’ingresso dell’Ucraina nella NATO sia la mossa che l’Occidente potrebbe offrire a Putin per avviare un negoziato con la Russia.Il Coinvolgimento dell’Occidente nell’aiuto all’Ucraina in un Nuovo Contesto Politico

Recentemente, un editoriale del Kiev Independent ha sollevato la questione se l’Occidente voglia o meno una vittoria completa dell’Ucraina. Questo chiaramente apre il dibattito sul coinvolgimento dell’Occidente nella crisi ucraina. Molti esperti fanno notare che è quasi impossibile negare la volontà dell’Occidente, in particolare di Washington, di non volere una vittoria completa dell’Ucraina. Ma la questione è davvero così netta?

Molte voci si sono alzate a difesa dell’Ucraina sottolineando che il supporto dell’Occidente è stato concreto. I Paesi europei hanno svuotato i loro arsenali per aiutare Kiev, fornendo armamenti come missili javelin, cannoni e obici. Tuttavia, è stato chiaro fin dall’inizio che la Nato non sarebbe intervenuta direttamente nel conflitto.

Ciò solleva un interrogativo: si poteva fare di più per aiutare Kiev senza entrare in un conflitto diretto con la Russia? Gli armamenti forniti si sono rivelati fondamentali per resistere all’aggressione russa, ma non sono stati sufficienti per respingere gli invasori. Questo ha suscitato diverse opinioni sulla prospettiva di ulteriori azioni da parte dell’Occidente.

In conclusione, la questione sull’efficacia del supporto occidentale all’Ucraina è ancora aperta. Mentre i paesi europei hanno fatto sforzi concreti per aiutare Kiev, la domanda rimane se ci fosse una strategia alternativa per contrastare l’aggressione russa senza coinvolgere l’Occidente in un conflitto aperto. La situazione in Ucraina rimane quindi un nodo cruciale delle relazioni internazionali, con importanti implicazioni geopolitiche.

News

Incornata da una bufala, rischia la vita

Pubblicato

il

Incidente all’azienda agricola. Una allevatrice settantottenne è stata fortuitamente incornata da una bufala mentre si occupava del cambio dell’acqua all’abbeveratoio dei suoi animali. La donna è attualmente in gravi condizioni.

L’incidente

L’incidente è accaduto questa mattina presso l’azienda agricola di famiglia ad Amaseno, in provincia di Frosinone. La donna stava facendo quel che faceva ogni mattina: cambiare l’acqua all’abbeveratoio. Improvvisamente, una bufala si è staccata dal gruppo e l’ha caricata, provocandole lesioni di gravità estrema. Le ferite al collo e all’addome riportate dalla donna sono talmente gravi che, dopo l’intervento sanitario del 118, è stato necessario l’arrivo di un’eliambulanza per trasportarla in ospedale nel minor tempo possibile.

Stato della donna

Adesso la donna è ricoverata all’ospedale San Camillo di Roma, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico delicato. Rimane in prognosi riservata a causa delle condizioni critiche, acuite anche dalla sua età avanzata. Non è ancora chiaro se il suo stato di salute sia in pericolo o meno. I medici stanno facendo il possibile per migliorare le sue condizioni.

Intervento dei soccorsi

Ad allarmare i soccorsi sono stati i parenti della donna, che, udite le urla, hanno immediatamente capito che qualcosa era accaduto. Giunti sul posto, si sono trovati davanti a una scena drammatica: la signora giaceva in una pozzanghera di sangue, a causa delle lesioni inferte dall’animale. Oltre agli operatori sanitari del 118, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione locale. Sarà loro compito indagare sull’incidente e verificare se le norme di sicurezza dell’azienda agricola siano state rispettate. I parenti della donna verranno ascoltati per fornire ulteriori dettagli sull’accaduto.Fonte

Continua a leggere

News

Richiesta di 8 mila euro con minaccia di rovinare il matrimonio

Pubblicato

il

Un tentativo di estorsione da parte di una badante

Una badante di 63 anni è stata accusata di tentata estorsione. Mentre lavorava in casa di un avvocato, ha tentato di convincere sua moglie che aveva una relazione con il marito. Tuttavia, la moglie non le ha creduto.

Un piano minuziosamente elaborato

Io voglio ottomila euro o rovino il tuo matrimonio, dirò a tua moglie che la stai tradendo”. Queste sono le parole che la badante ha detto all’avvocato per cui stava lavorando. La donna aveva un piano ben strutturato, con l’obiettivo di ottenere denaro minacciando l’avvocato. La badante, una sessantatreenne, è stata denunciata e deve ora rispondere dell’accusa di tentata estorsione in tribunale.

Prove inventate di una relazione inesistente

Mentre lavorava per lui – aveva in cura sua madre – nel corso di molte settimane ha finto una prestigiosa raccolta di prove di una presunta relazione tra loro, in realtà inesistente. Alcune di queste “prove” erano scontrini di ristoranti. Ma il piano di cui era convinta non ha avuto l’esito sperato, poiché la moglie dell’avvocato non le ha creduto.

Richiesta di denaro minacciando di rivelare un adulterio fittizio

Il Corriere della Sera riferisce che i fatti risalgono al pomeriggio del 19 maggio 2023. La badante ha chiesto un incontro con l’avvocato, qualche settimana dopo la morte di sua madre, alla quale aveva prestato assistenza. In quell’occasione ha chiesto all’avvocato di darle ottomila euro, minacciando di rivelare alla moglie un adulterio inesistente.

Moglie dell’avvocato non crede alle accuse della badante

Al contrario, l’avvocato ha respinto le sue accuse indicandole la via della porta. La badante quindi ha deciso di chiamare la moglie dell’avvocato e raccontarle la storia che aveva inventato, compreso il fatto che fosse incinta del marito. Tuttavia, la moglie dell’avvocato non l’ha creduta. Ora che è stata denunciata e portata a processo, dovrà rispondere delle accuse mosse contro di lei. Fonte

Continua a leggere

News

Bidello condannato a sei anni e tre mesi per abusi su studentessa di 13 anni a scuola

Pubblicato

il

Denuncia e Abusi

Una ragazzina ha denunciato un uomo di 67 anni dopo aver seguito un percorso terapeutico con una psicologa. L’uomo aveva abusato di lei in vari momenti a scuola; in una occasione, l’aveva addirittura rinchiusa in bagno.

Pena e Condizioni

L’uomo è stato condannato a sei anni e tre mesi di carcere e gli è stato imposto il divieto di avvicinamento alla vittima. Inoltre, gli è stata inflitta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e da qualsiasi incarico nelle scuole o che implichi il contatto con minori.

Le violenze, avvenute in una scuola di Latina nel 2019, sono state riportate da Il Messaggero. L’uomo, collaboratore scolastico nell’istituto, ha abusato fisicamente e psicologicamente della 13enne. In seguito a questi comportamenti inaccettabili, la ragazzina ha avuto parecchi problemi psicologici, riuscendo a denunciare ciò che era successo solo dopo due anni di terapia con una psicologa. Dopo avere informato i genitori, è stata fatta la denuncia ufficiale alle forze dell’ordine, le quali hanno arrestato l’uomo nel 2022 mentre lavorava a scuola.

Dettagli degli Abusi

Secondo le parole della ragazzina, pronunciate in modalità protetta, l’uomo si era avvicinato a lei durante una pausa scolastica per abusarla. In un’altra occasione l’aveva seguita in bagno e aveva tentato di baciarla comportandosi in maniera violenta. La ragazzina, tuttavia, era riuscita a fuggire. A seguito della denuncia, l’uomo è stato sospeso dal suo lavoro.

Verdetto e Condanna

La procura aveva chiesto una condanna di sei anni e mezzo di carcere ma la difesa si è opposta, chiedendo l’assoluzione o sostenendo la lieve entità dei danni provocati e richiedendo la pena minima. Il giudice ha, invece, accolto tutte le richieste dell’accusa, condannando l’uomo a sei anni e tre mesi di carcere. Fonte

Continua a leggere

News

Netanyahu teme mandato di arresto dalla Cpi, si susseguono colloqui frenetici

Pubblicato

il

Tentativo diplomatico per impedire emissioni di mandati di arresto. Gli Stati Uniti stanno attualmente partecipando ad un intenso sforzo diplomatico, come riportato dai media israeliani. L’obiettivo principale è di prevenire che la Corte penale internazionale (Cpi) emetta mandati di arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, del ministro della Difesa Yoav Gallant e del capo dell’Idf Herzi Halevi entro il corso della settimana.

Azione preventiva di Netanyahu

Il portale di notizie Walla ha affermato che Netanyahu ha effettuato diverse telefonate durante il fine settimana per tentare di persuadere gli Stati Uniti a bloccare qualsiasi decisione del Cpi.

Attesa per le decisioni della Cpi

Il quotidiano Haaretz ha riportato che il governo israeliano sta operando con l’ipotesi che il procuratore della Cpi Karim Khan potrebbe emettere i suddetti mandati di arresto questa settimana.

Fonte

Continua a leggere

News

Serie A: Lazio vince contro Verona 1-0 grazie a Mattia Zaccagni

Pubblicato

il

Il trionfo della Lazio di Igor Tudor

La Lazio di Igor Tudor celebra un altro trionfo con una vittoria per 1-0 sul Verona. Questo rappresenta il quarto successo consecutivo per i biancocelesti, che include anche una vittoria in Coppa Italia contro la Juventus. Il team ha riscosso quattro vittorie in cinque partite di campionato. Il tecnico croato Igor Tudor sembra aver rivoluzionato la stagione della squadra capitolina. Il messaggio da parte della squadra di Tudor è chiaro: la Lazio è in gioco anche per il 5° posto.

Un primo tempo equilibrato ma senza emozioni forti

Nel primo tempo le emozioni sono state poche, anche a causa dell’attenzione del Verona a controllare i fraseggi della Lazio. Il match è equilibrato. Un momento di emozione arriva al 13′ quando Isaksen costringe Montipò a un salvataggio miracoloso. Alla fine del primo tempo, la Lazio protesta per un possibile fallo in area su Guendouzi, ma l’arbitro decide di proseguire il gioco senza l’intervento del VAR.

Lazio accelera, Verona resiste

Nella ripresa, la Lazio accelera, mentre il Verona sembra in difficoltà a fronteggiare le avanzate della squadra di Tudor. Al 48′, la Lazio è vicina al gol con una conclusione di Luis Alberto, respinta dal portiere. Pochi minuti dopo, Luis Alberto manca un’opportunità da buona posizione. Il ritmo della Lazio aumenta con l’entrata in campo di Pedro, ma il Verona non crea grossi problemi alla difesa laziale. Al 63′, Luis Alberto manca nuovamente il gol, mentre tre minuti dopo Pedro sbaglia una conclusione in area.

Il gol di Zaccagni e l’ultimo assalto del Verona

Il gol sembra inevitabile, ma prima arriva una nuova occasione per Castellanos, a cui Montipò oppone un nuovo rifiuto. Tuttavia, all’72’, il portiere del Verona cede. Luis Alberto serve Zaccagni, che con un tiro potente segna il gol dell’1-0 per la Lazio, in quello che è il classico gol dell’ex. Nel finale, il Verona cerca di prendere il sopravvento e trova il pareggio, ma la squadra di mister Baroni non riesce a impensierire la difesa di mister Tudor. Nel tempo di recupero, Henry ha l’opportunità di pareggiare, ma il suo tiro finisce alto. Fonte

Continua a leggere

News

La Roma Femminile è di nuovo Campione d’Italia

Pubblicato

il

Campionesse d’Italia

Siamo ancora campionesse d’Italia“. Queste sono state le parole pronunciate dalle ragazze della As Roma ieri sera, al culmine della sfida tra Inter e Juventus. La partita ha visto la vittoria delle nerazzurre, consegnando così alle giallorosse di mister Spugna la matematica certezza del loro secondo scudetto consecutivo.

Vittoria Matematica

La Roma si trova ora avanti con 11 punti di distacco rispetto alle bianconere. Questa è una distanza ormai insuperabile a tre gare dalla fine del campionato.

Rinvio della Festa Scudetto

Le giocatrici della Roma hanno seguito tutte insieme la partita ere sera ed hanno esultato al termine. C’è stato un rinvio della festa scudetto la scorsa settimana, dopo il pareggio 0 a 0 contro la Fiorentina.

Appuntamento al Tre Fontane

Domenica 5 ci sarà un appuntamento allo Stadio delle Tre Fontane alle 12.30. Qui si svolgerà la partita contro l’Inter, seguita dagli inevitabili festeggiamenti con le tifose e i tifosi.

Fonte

Continua a leggere

News

Fiumicino, I familiari della Sposa aggrediscono il capitano della barca

Pubblicato

il

Il rinvio a giudizio richiesto per la zia e le cugine della sposa

Un rinvio a giudizio è stato richiesto per la zia e le due cugine della sposa. Le tre donne sono accusate di rapina, estorsioni e lesioni. Si rifiutarono di pagare lo skipper e lo minacciarono intimando di non denunciare l’accaduto.

Addio al nubilato finito male

La serata incriminata, un addio al nubilato, è stata segnata da una violenta discussione e minacce. Secondo quanto riportato, l’accaduto è avvenuto a Fiumicino, il 21 luglio 2021. Secondo le testimonianze, la zia della sposa e le due sue cugine avrebbero aggredito lo skipper. Quest’ultimo aveva secondo le donne servito un cattivo pasto e rifiutato di fare un secondo giro al largo della costa di Fiumicino. Le tre donne avrebbero aggredito l’uomo con coltelli, bottiglie e cavatappi, minacciando anche di incendiare la sua imbarcazione nel caso avesse denunciato l’accaduto.

L’aggressione e le minacce

Secondo Il Corriere della Sera, l’episodio risale al 21 luglio 2021. Durante l’addio al nubilato, le amiche della sposa hanno organizzato un viaggio in barca a vela a Fiumicino, con cena inclusa. Tuttavia, la cena non era gradita dalle invitate e lo skipper aveva rifiutato di fare un secondo giro con la barca, come concordato durante la prenotazione. Quel che era iniziato come un semplice diverbio si è rapidamente trasformato in una violenta aggressione con cavatappi, bottiglie e coltelli. Le donne si sono rifiutate di pagare il conto e hanno chiesto il rimborso del denaro pagato. Inoltre, la zia della sposa ha minacciato gravemente lo skipper, affermando che avrebbe dato fuoco alla sua barca se lui avesse sporgenza denuncia.

La denuncia dello skipper e il processo

Lo skipper, spaventato dalle circostanze, ha restituito alle donne il denaro pagato attraverso un bonifico, sperando che con quella mossa l’incidente si concludesse. Le minacce, tuttavia, sono continuate, con la zia che cercava di persuaderlo a non denunciare l’accaduto. Ignorando le minacce, appena le donne se ne sono andate, lo skipper ha denunciato tutto alle forze dell’ordine. Ora, la zia e le cugine della sposa sono accusate di rapina, estorsione e lesioni. Rigettano le accuse, affermando che lo skipper non ha rispettato i termini del contratto economico. Il pubblico ministero ha chiesto per loro il rinvio a giudizio.Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Roma Centocelle, Aggressione a 93enne: le strappano gli orecchini dai lobi

Pubblicato

il

L’Aggressione e il Furto

Cronaca Roma – Un uomo ha seguito una donna di 93 anni fino a casa, l’ha aggredita e le ha strappato gli orecchini dai lobi. Nonostante lo shock dell’incidente, la coraggiosa donna è riuscita a far arrestare il suo assalitore, il quale è stato condannato a sei anni di carcere.

La Descrizione della scena

L’aggressore ha atteso che la signora uscisse dal supermercato e ha seguito la vittima a casa. Una volta giunto nell’atrio del palazzo, l’uomo l’ha aggredita e le ha strappato gli orecchini d’oro, del valore di 200 euro.

Condanna e Dettagli del Tribunale

L’uomo, un 40enne, è stato condannato a scontare sei anni di carcere con l’accusa di rapina. Nonostante la pena sia stata ridotta di tre anni grazie alla scelta del rito abbreviato, i giudici hanno ritenuto l’episodio eccessivamente grave, vista l’età avanzata della vittima.

Dettagli dell’Incidente

L’incidente è avvenuto il 28 agosto 2023. Con la città svuotata per le vacanze di Ferragosto e le strade quasi deserte per via del caldo estivo, l’aggressore ha approfittato per trovare la sua preda in zona Centocelle. Dopo aver individuato la 93enne per i suoi orecchini d’oro, l’ha pedinata fino a casa e ha iniziato l’aggressione.

Reazione della Vittima

Nonostante l’aggressione, la donna ha resistito, gridato per chiedere aiuto e, alla fine, è stata fortunatamente in grado di scacciarlo. Prima che fuggisse, però, l’aggressore è riuscito a rubare i suoi orecchini. A seguito dell’aggressione, la donna non ha riportato ferite permanenti e ha successivamente denunciato l’incidente ai carabinieri.

Risultato del Processo

Considerando i numerosi precedenti penali dell’uomo, tra cui altre rapine, i giudici hanno deciso di condannarlo a una pena di sei anni, nonostante la riduzione di tre anni offerta dal rito abbreviato. Fonte

Continua a leggere

Calcio Roma

Progetto Stadio della Roma, Un bosco potrebbe bloccare tutto

Pubblicato

il

Possibile ostacolo alla costruzione dello Stadio della Roma

Cronaca Roma – Mentre le operazioni di carotaggio dell’As Roma sono a completamente ferme da due settimane, emerge la possibilità di un nuovo (grande) intralcio nel percorso di costruzione dello stadio della Roma. Nell’area di Pietralata, sono attualmente in corso delle verifiche per confermare l’effettiva presenza di un bosco, una questione che è stata molte volte sollevata dai comitati contrari al progetto. Se confermato, il bosco sarebbe vincolato da normative nazionali ed europee.

Un bosco a Pietralata

Il giornalista Alessio Di Francesco, della redazione di Radio Roma Sound 90 FM, ha divulgato la notizia il 24 aprile. I comitati che si oppongono all’avanzamento del progetto dello stadio da mesi, hanno richiesto un sopralluogo, probabilmente non l’unico. Sostengono che esista un’area boschiva lì, che di conseguenza dovrebbe essere protetta.

Il sopralluogo di Comune, As Roma e carabinieri

In risposta alle richieste ostinate, Roma Capitale ha deciso di inviare i propri tecnici, accompagnati da quelli dell’As Roma e dai carabinieri del nucleo operativo forestale. Il Comune ha affermato che “il piano territoriale paesaggistico regionale (Ptpr, ndr) non ha identificato nessun bosco nell’area meritevole di protezione, e quindi non esiste alcun vincolo paesaggistico ex lege”. Tuttavia, per cancellare ogni dubbio, l’amministrazione ha scelto di assecondare le richieste dei cittadini e andare a vedere con i propri occhi.

“Esiste un’area verde vincolata”

Il comitato Si al parco Si all’ospedale No allo stadio rivela: “Ad oggi noi non sappiamo nulla. C’è stato un sopralluogo, ma non siamo stati coinvolti. Probabilmente ne faranno un secondo. Secondo noi, esistono vincoli boschivi in base alla normativa vigente. Fino ad oggi il Comune non l’ha mai voluto riconoscere. Abbiamo segnalato più volte all’esistenza di quest’area, tutelata dalla legge italiana e dalla comunità europea, ed evidentemente abbiamo toccato un punto dolente, se hanno chiesto questo sopralluogo”.

“Il Comune continua a negare”

Per i contrari allo stadio, l’argomento del dipartimento di programmazione e attuazione urbanistica al piano paesaggistico regionale non reggerebbe: “Continuano a dire che per il Ptpr quel bosco non c’è. Ma la normativa prevede che, in caso di richieste da qualsiasi parte, si debba procedere alla verifica, cosa che avrebbero dovuto fare già al momento dell’indizione della conferenza dei servizi. Probabilmente qualcuno ha avuto dei dubbi, perché ad oggi non ci sono autorizzazioni per il taglio di alberi e ce lo hanno confermato gli uffici. Se si confermasse l’esistenza di un’area boscata, tutto ciò che è stato raccontato finora sull’inesistenza di un’area verde e la necessità di riqualificare un’area degradata verrebbe a decadere”.

L’intoppo dell’antica cisterna

Potrebbe essere necessario un secondo sopralluogo. Solo dopo un resoconto ufficiale, i proponenti (l’As Roma) e il Comune decideranno come proseguire. Questa non è la prima difficoltà che si presenta nel cammino di realizzazione dello stadio della Roma. Già settimane fa, la Soprintendenza ha richiesto la protezione di alcuni ritrovamenti archeologici, tra cui un’antica cisterna che si trova proprio nell’area dove dovrebbe sorgere lo stadio destinato ad accogliere i tifosi giallorossi.

Gli 800 alberi nell’area del progetto

Inoltre, a inizio marzo, il Comune ha rivelato una presenza di centinaia di alberi proprio nel luogo del progetto, in seguito ad una richiesta di accesso agli atti dei comitati anti-stadio. Si possono notare circa 800 cerchietti verdi e rossi, rappresentanti gli alberi identificati tramite “fotointerpretazione”, e quelli “classificati”, ovvero verificati senza ricorso alle immagini dall’alto. Secondo il Comune, almeno un’ottantina di questi dovrebbero essere abbattuti per le indagini archeologiche, in deroga al regolamento del verde che li tutela.

Fonte

Continua a leggere

News

Cronaca Roma – Padre riceve condanna a dieci anni di reclusione

Pubblicato

il

***

La scoperta degli abusi

Cronaca Roma – Il primo indizio emerse quando una bambina si presentò al pronto soccorso con diverse ferite sulle braccia e sul corpo. I medici, sospettando di abuso, chiamarono immediatamente la polizia. Gli ufficiali scoprirono, a seguito dei necessari inquirenti, una rete di abusi e maltrattamenti inflitti alla bambina.

Conferma delle accuse e condanna dell’aggressore

La Corte d’Appello di Roma ha condannato un uomo a dieci anni di carcere per aver maltrattato e abusato sessualmente della sua figlia di nove anni. Dopo che la sentenza è diventata definitiva, l’uomo è stato trasferito dal reparto di Medicina Protetta al carcere di Mammagialla.

Il terribile racconto della vittima

Secondo Il Messaggero, gli abusi sono avvenuti undici anni fa, nel 2013, quando la bambina aveva solo nove anni. Era stato il personale dell’ospedale a chiamare la polizia dopo aver notato le ferite sul corpo della piccola. Quando interrogata, la bambina rivelò alle forze dell’ordine chocche erano le crudeltà che suo padre le faceva subire. Le disse: “Mi frusta perché non sono brava”. Ma le crudeltà non terminavano qui.

Abusi sistematici e condanna definitiva dell’aggressore

Oltre a frustarla, il padre costringeva la bambina a scrivere ripetutamente “devo essere più brava”. La piccola rivelò anche che suo padre spesso la raggiungeva in doccia, toccandola inappropriatamente. Di conseguenza, le accuse nei confronti dell’uomo aumentarono, includendo non solo abusi in famiglia ma anche violenza sessuale aggravata dal vincolo di parentela. Durante il processo, le accuse della bambina furono confermate, emergendo un quadro di violenze e maltrattamenti sistematici inflitti alla bambina e alla sua famiglia, che vivevano nel terrore a causa dell’uomo.

Condanna definitiva dell’aggressore

Il 19 aprile, la condanna dell’uomo è diventata definitiva e dovrà scontare dieci anni di carcere.Fonte

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA