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Arrestato medico anestesista, rubava i farmaci dall’ospedale per utilizzarli nello studio privato
Arrestato medico anestesista, rubava i farmaci dall’ospedale per utilizzarli nello studio privato

Il medico aveva un contratto di esclusività con l’ospedale pubblico, ma esercitava di nascosto anche in privato, rubando i farmaci alla Asl.
Un medico anestesista è stato arrestato nei giorni scorsi dal Carabinieri del Nas di Roma con l’accusa di peculato e truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale. Nonostante avesse un contratto di esclusività con l’Asl che prevedeva solo un numero limitato di ore per le visite in intramoenia, due volte a settimana lavorava presso un dentista privato.
Non solo: sembra che rubasse i farmaci dall’azienda ospedaliera per poi usarli nello studio privato. Un ipotesi di reato questa, che gli è valsa la reclusione nel carcere di Velletri con delle accuse molto gravi.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri, che hanno monitorato gli spostamenti dell’anestesista. Dagli accertamenti è emerso che, dopo aver lavorato nel pubblico, andava nello studio privato per assistere il dentista.
Si occupava di qualsiasi tipo di operazione: dalla cura delle carie a interventi più complessi, a seguito dei quali veniva pagato. Ed era sempre lui a portarsi dietro tutto l’occorrente per effettuare le anestesie: quando i militari lo hanno bloccato aveva uno zaino pieno di farmaci, tra cui fiale di morfina, Fentanyl e MDA, molto probabilmente trafugate dall’ospedale.
Il medico non è stato infatti in grado di giustificare il loro possesso e la destinazione: un reato molto grave, per il quale è stato accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’anestesista si trova ora nel carcere di Velletri, in attesa di essere interrogato e dare la sua versione dei fatti. Il suo arresto è avvenuto nell’ambito di un’indagine più ampia coordinata dalla procura di Velletri, che è attualmente ancora in corso.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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