Attualità
Chiusura Ospedale di Tivoli per Incendio: Acquistati Letti da Strutture Private

Annunciata la Chiusura Temporanea dell’Ospedale di Tivoli
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha comunicato che l’ospedale di Tivoli resterà chiuso per un periodo compreso tra quattro e sei mesi. Questa decisione si rende necessaria a seguito dell’incendio che ha gravemente danneggiato la struttura il 7 dicembre.
Misure d’Emergenza: Acquisto di Posti Letto Privati
Per fronteggiare questa emergenza, la giunta regionale ha adottato una delibera straordinaria. Attualmente, l’ospedale è sotto sequestro a causa dell’incendio, ma Rocca ha assicurato che i servizi ambulatoriali verranno ripristinati al più presto. La delibera include l’acquisto di posti letto da strutture private accreditate, l’assunzione di 1200 persone e lo sblocco dei fondi antincendio.
Nuovo Ospedale Tiburtino: Investimenti e Tempistiche
Rocca ha inoltre introdotto il progetto per la costruzione del nuovo ospedale Tiburtino. Per questo progetto sono stati stanziati 204 milioni di euro, con l’obiettivo di completarlo entro la fine del suo mandato. Già 178 posti letto sono stati acquistati da varie strutture private per far fronte a questa situazione di emergenza, un processo previsto per durare sei mesi.
Critiche e Polemiche sulle Decisioni d’Emergenza
La decisione di acquistare posti letto nelle strutture private ha sollevato critiche dalle opposizioni, che ritengono che sarebbe prioritario potenziare la sanità pubblica piuttosto che favorire il settore privato. Secondo gli oppositori, questa scelta evidenzierebbe una predilezione del Presidente Rocca per la sanità privata, a discapito di quella pubblica.
Conclusione
L’incendio all’ospedale di Tivoli ha rappresentato un grave colpo per la sanità locale. Le misure introdotte dalla giunta regionale intendono tamponare l’emergenza, ma hanno scatenato un acceso dibattito tra sostenitori della sanità pubblica e privata.
Attualità
Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.
Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.
La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.
Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.
Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.
Attualità
Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.
La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.
Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.
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