Attualità
Come Affrontare il Ghiaccio a Roma: Le Linee Guida della Protezione Civile

Piani della Protezione Civile per Fronteggiare il Freddo a Roma
In vista delle ondate di freddo, la Protezione Civile del Lazio e il Comune di Roma stanno adottando misure per supportare i cittadini in caso di ghiaccio. Vediamo insieme le principali raccomandazioni.
Indicazioni della Protezione Civile del Lazio
La Protezione Civile del Lazio e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, hanno pubblicato l’Ordinanza Sindacale n.131. Essa introduce alcune raccomandazioni per prevenire i disagi causati dal freddo, tra cui:
- In caso di temperature sotto lo zero, tenere leggermente aperto il rubinetto più vicino al contatore dell’acqua per evitare il congelamento delle tubature.
- Mantenere in funzione gli impianti di riscaldamento per prevenire la rottura dei sistemi idrici interni.
Tre Passi da Seguire in Caso di Ghiaccio a Roma
Le istruzioni del Comune di Roma prevedono tre fasi di comportamento: prima, durante e dopo il ghiaccio.
Prima: Prepararsi al Ghiaccio
Per prevenire problemi derivanti dal gelo, informati costantemente sulle previsioni meteo tramite radio, televisione e web. Assicurati di avere l’attrezzatura necessaria, come una pala e scorte di sale. Proteggi i contatori esterni dell’acqua con materiali isolanti e tieni aperto un filo d’acqua dal rubinetto. Monta pneumatici invernali sulla tua auto, verifica batteria e tergicristalli e assicurati della presenza del liquido antigelo nel radiatore.
Durante: Comportamenti da Tenere Mentre Gela
Spala la neve dai tuoi accessi privati e dal passo carraio. I proprietari e gestori di immobili devono mantenere sgomberi dalla neve i marciapiedi per due metri di larghezza. Evita l’uso di mezzi di trasporto a due ruote e limita gli spostamenti allo stretto necessario, preferendo i mezzi pubblici. Non camminare sotto alberi e presta attenzione ai lastroni di neve sui tetti.
Dopo: Precauzioni per il Dopo Ghiaccio
Dopo una nevicata, il ghiaccio può formarsi su strade e marciapiedi. Guida con prudenza e indossa scarpe antiscivolo per camminare. Il ghiaccio spesso non è visibile e può nascondersi sotto un manto di neve soffice.
Italia
Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

Al peggio non c’è mai fine. Infatti raccapricciante la notizia (per fortuna) del ritrovamento di una piccola bambina, da parte degli uomini della Polizia di stato, d’altra parte però la piccola è stata trovata positiva alla cocaina.
La minore è stata trovata in pessime condizioni igienico-sanitarie e positiva alla cocaina. La Polizia di Stato di Novara ha indagato tre persone per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali commessi in danno di una bambina di 14 mesi.
I fatti di Novara
Nei mesi scorsi, una donna italiana aveva denunciato di aver intrapreso una relazione sentimentale con un uomo, straniero, irregolare sul territorio nazionale e del quale conosceva solo il soprannome, che, in seguito a ripetuti maltrattamenti, l’avrebbe costretta a portare a termine una gravidanza in modo tale da poter richiedere il permesso di soggiorno legato alla nascita della figlia.
La relazione è continuata per alcuni mesi dopo il parto, fino a quando l’uomo ha preso con sé la bambina ed ha fatto perdere le proprie tracce. La Squadra Mobile di Novara, sezione reati contro la persona, ha immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare lo straniero che risultava essere anche senza fissa dimora e gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti e possesso di armi clandestine.
Dopo mesi di continue ricerche, l’uomo veniva rintracciato all’interno di un locale notturno e, dopo iniziali resistenze, confessava agli investigatori di aver affidato la bambina ad una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia. Gli agenti a quel punto riuscivano a individuare l’esatta ubicazione in cui si trovava la minore e, una volta fatto accesso all’interno dell’abitazione, riuscivano a trovare la bambina, costretta a vivere in condizioni di abbandono e di scarsa igiene, motivo per cui veniva trasportata presso l’Ospedale Maggiore di Novara.
Considerato il contesto in cui viveva la bambina, gli agenti hanno subito chiesto di sottoporre alla minore un test tossicologico che purtroppo dava esito positivo sulla sostanza della cocaina. La situazione, talmente grave che gli uomini delle forze dell’ordine insieme alla procura hanno immediatamente deciso di affidare la minore ad una struttura protetta, mentre entrambi i genitori e la donna alla quale era stata affidata sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Novara. E’ stata informata altresì la Procura per i Minorenni di Torino che, richiesta la convalida del provvedimento di urgenza, si è immediatamente attivata, chiedendo l’apertura di procedura di adottabilità della piccola, per garantirle finalmente un contesto di vita adeguato.
Attualità
Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!
L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.
Scopri le Dinamiche Nascoste
Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.Un Caso che Appassiona
Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.
In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.
-
Cronaca6 giorni fa
San Basilio, il boss alla ricerca di pusher: i giovani non si alzano al mattino e preferiscono fare solo i pali
-
Cronaca7 giorni fa
San Basilio, arrestato il Sorcio: è il padre del ragazzo rapito al ristorante sushi di Ponte Milvio
-
Cronaca6 giorni fa
Il sovrano del tiramisù Pompi ricattato dall’ex dipendente: “Pagami 50mila euro o ti elimino”
-
Cronaca1 giorno fa
Gli equipaggiamenti dei vigili urbani: le rivelazioni del report comunale