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Cop28, sul clima Giorgia Meloni invoca una “transizione ecologica pragmatica”

Giorgia Meloni parla a Cop28: la necessità di una transizione ecologica pragmatica
Giorgia Meloni ha tenuto un discorso all’assemblea plenaria di Cop28, la conferenza Onu sul clima, sottolineando l’importanza di una transizione ecologica pragmatica.
La leader di Fratelli d’Italia ha sottolineato che il suo governo non intenta seguire l’ideologia di interventi radicali sul clima, ma piuttosto adotta un approccio di neutralità tecnologica. Meloni ha ribadito l’impegno dell’Italia nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico, senza compromettere l’economia e la sfera sociale.
Il discorso si è concentrato sull’importanza di un approccio razionale alla transizione ecologica, sottolineando che deve essere evitato il radicalismo inutile che potrebbe portare a costi insostenibili. Meloni ha evidenziato l’impegno italiano nell’incremento della produzione di energia rinnovabile entro il 2050 e ha sottolineato l’importanza di una strategia che rafforzi il mercato del lavoro e riduca l’impatto sui cittadini nel contesto della neutralità di emissioni.
La presidente del Consiglio ha anche annunciato l’intenzione dell’Italia di destinare parte del suo fondo per il clima al continente africano, oltre a diventare un hub strategico per l’energia pulita. La conclusione del suo intervento è stata arricchita da una riflessione più ampia, in cui ha sottolineato che gli sforzi attuali avranno un impatto sul futuro, citando le parole di Warren Buffet: “C’è qualcuno seduto all’ombra di un albero oggi, perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa”.
In ottica globale, il piano per triplicare la produzione di energia nucleare è stato sottoscritto da solo una ventina di Paesi, mentre oltre 100 Paesi, inclusa l’Italia, supportano il piano per triplicare la produzione di energie rinnovabili entro il 2050. Questo impegno rappresenta uno degli obiettivi della Cop28.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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